Troppi di voi si affrettano a dire che è un attentato. E’ troppo presto. Anche per l’11 Settembre ci sono occorsi mesi, a me personalmente ad amici americani, per capire abbastanza. Per il significato politico che i neocon diedero a quell’azione – la guerra eterna all’Islam – ci vollero settimane, col recupero del documento del PNAC che auspicava “una nuova Pearl Harbor” – Eppure l’artificialità, e falsità di quel crollo saltava all’occhio. Eppure subito, quel giorno stesso, erano stati arrestati gli “israeliani danzanti”, quei giovanotti cittadini di Israele che, sul tetto del loro camion dei traslochi (la ditta si chiamava Urban Moving Systems) si fotografavano a vicenda sullo sfondo delle Twin Towers in fiamme. Il punto è che ne parlarono solo i giornaletti locali della Grande New York, e solo dopo settimane qualcuno si ricordò di questo particolare – subito sepolto nel profluvio delle pseudo-informazioni dei “grandi media”. Quindi anche qui, calma. Occorreranno giorni – e non si può escludere la sciagura accidentale, perché il tetto di Notre Dame era l’originale “foresta” di migliaia di travi di querce vecchie di otto secoli, che sostengono leggere la leggera struttura (le chiese gotiche erano fatte per non avere pareti di sostegno, per sostituirle con le vetrate colorate, farvi entrare la luce dei sacri misteri e dei boschi sacri) e gli archi rampanti.
Calma. Una sola cosa dobbiamo ricordare. Anzitutto, che gli esecutori sono molto diversi dai mandanti, regola prima dei false flag. Che i musulmani esultarono anche l’11 Settembre, per il semplice fatto che sono idioti incivili e che nulla capiscono di quel che succede a loro, fra loro, e contro di loro – (altrimenti non si sarebbero arruolati in 240 mila nell’ISIS di Hillary Clinton; altrimenti i Fratelli Musulmani sarebbero ancora al governo in Egitto, eccetera); oggi dimostrano ancora una volta che la loro stupidità è criminale ed autolesionista insieme – oltre che, beninteso, la loro barbara, incurabile estraneità a quello che di più alto e vero c’è nella cultura e storia europea, anzi nelle culture del mondo intero.
Infatti, guarda caso, è ricomparso il notorio SITE di Rita Katz a comunicare che sulle scene si giubilo e le esultanze sul web dei “jihadisti”.
A questo proposito, un lettore ci comunica:
Alle ore 22.45 circa ho ascoltato i due speaker di Sky news 24 scambiarsi le seguenti battute:
Sp. Donna- E’ appena arrivato il dispaccio del Site che gioisce per l’accaduto
Sp. Uomo (pensando di avere il microfono spento)- Almeno questa volta non hanno dovuto farselo da soli! (Ultima parte della frase con il volume dei microfoni abbassato dalla regia)
Sp. Donna- appunto il Site riferisce che i jiadisti gioiscono per l’accaduto
Potrei aver sbagliato qualche termine, ma garantisco che il senso di quello che ho ascoltato era proprio questo.
Il che indica almeno un certo livello di consapevolezza di “false flag” nel giornalista; speriamo non venga punito.
E ci sono anche le melliflue reazioni di ebrei su twitter .
“Vedrete cristiani, potrete farcela senza un tempio. L’esilio andrà bene”:
Un altro ricorda che “l’entrata di Notre Dame era adornata di una allusione antisemita” –
Schadenfreude, Chutzpah, idea fissa ossesiva…
Maybe the burning of #NotreDame is an iota of karma for the burning of the Talmud perpetrated by the Catholics in Paris in 124
ma non possono rivaleggiare con l’odio dei militanti anti-bianchi
e degli anti-cristiani e settari fino all’idiozia, di Repubblica:
Incendio della cattedrale di Notre Dame, la Waterloo dell’idea di nazione
Mai era andata a fuoco una chiesa così centrale, così nazionale e così internazionale, così unica e così copiata nel mondo
di FRANCESCO MERLO
Per una coincidenza che andrà esaminata, un incendio – molto più piccolo e senza conseguenze – s’è prodotto nelle stesse ore nella spianata delle Moschee
L’incendio è scoppiato nella stanza della guardia fuori dal tetto della sala di preghiera Marwani, Antar al-Hazmawi, una guardia della moschea al-Aqsa confermata al The New Arab . I vigili del fuoco del dipartimento islamico del Waqf di Gerusalemme sono riusciti a controllare l’incendio, mentre l’area è attualmente chiusa per esaminare la causa dell’incendio, che al momento non è chiara.