Maurizio Blondet

I DOLORI DEL "REGIME  CHANGE" A  WASHINGTON

Dopo aver provocato tanti regime changes, i responsabili provano sulla loro pelle il regime change in Usa. Non si hanno notizie  precise  dell’agenzia di lobbiyng dei due fratelli Podesta,  quelli per cui la  “artista”  Abramovic   cucinava gli  spiriti. Ma possiamo esser certi che Tony  ha perso il contratto per avanzare gli  interessi della Casa Reale Saud  presso la Casa Bianca: per il quale percepiva 140 mila dollari al mese, abbastanza da togliersi tutti i suoi costosi vizi.  Casa Saud  … Leggi tutto

Nella  Mente Eletta si rafforza un  progetto....

Un diplomatico israeliano nell’ambasciata di Londra parla  di come “togliere di mezzo”  un vice-ministro britannico, sir Alan Duncan, colpevole di aver definito l’occupazione dei Territori “un furto”.

Il  diplomatico, che si chiama Shai Masot, ne parla ad una assistente di un sottosegretario, Robert Halfon, del gruppo “Amici di Israele”  nella politica britannica. L’assistente ha il nome italiano di Maria Strizzolo (sarà una Erasmus?) e risponde  ammiccando:   “Mai dire mai  –  si può ben trovare qualcosa…un piccolo scandalo magari”.

Nel video  … Leggi tutto

Grillo, ancora uno sforzo per somigliare a  Kim

Fatti tagliere i capelli  come lui, che è più  fresco.

 

 

 

Gli chieda il barbiere

 

Prima fa l’euroscettico, adesso fa  l’europeista.  Ha cambiato idea: prima stava con Le Pen e Farage, oggi vuole stare con  Verhofstadt, che è il Bilderberg, l’europeismo, anzi il mondialismo oligarchico.   Perché, non si sa. Con chi si è consultato? Con Cacaleggino? Con il suo povero se stesso?  Con l’ambasciata?  Va bene. Ma è  nord-coreano  lo stile:   ha fatto  approvare,  anzi acclamare   la … Leggi tutto

di Roberto  Pecchioli

IL  2016 si è chiuso all’insegna della nuova sbalorditiva scoperta  fatta dai fedeli servitori mediatici ed intellettuali del liberalismo progressista al potere globale: quella della post-verità.  Nella celebre quartina del  Demetrio di Metastasio “è la fede degli amanti /come l’araba fenice: /che vi sia, ciascun lo dice;/ dove sia, nessun lo sa.”  Diconsi post verità, nella lingua di legno perfettamente invertita di lorsignori, le fandonie mascherate da controinformazione diffuse da malintenzionati e cattivoni di varia specie ed … Leggi tutto

MONTEPASCHI: DRAGHI SAPEVA. E AUTORIZZO'.

(mb. La crisi del Montepaschi ha le sue origini nella acquisizione di Antonveneta nel 2008 ad un prezzo demenziale.  L’avvocato italiano Paolo Emilio Falaschi, nell’interesse dei soci, ha prodotto la lettera con cui il governatore di Bankitalia – tale Mario Draghi – autorizzava e giustificava l’acquisto. Ben due procure,  pur avendo visto la lettera, hanno escluso “ogni responsabilità” di Bankitalia e di Draghi: prova di come le oligarchie inadempienti e le plutocrazie pubbliche in Italia si coprano l’un l’altra.

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La Cia minaccia apertamente la Casa Bianca. Perché si sente forte?

Persino la Botteri dovrebbe essersene accorta: è in  corso una guerra civile negli Stati Uniti.   Una guerra non (ancora) dal basso, ma che  oppone i vertici. Una guerra pericolosissima. Anche per noi vassalli, ovviamente, perché deciderà se saremo in mano ad  un superpotere  totalmente criminale  o meno.

E’ la guerra civile  che oppone la Cia al presidente eletto Donald Trump. Ovviamente, nella frase qui sopra,  “la Cia”  è una semplificazione. Sta per i numerosi “servizi”  in attività clandestina che, dall’11 … Leggi tutto

L'ARMATA ROSSA USAVA LA SVASTICA....

Mai sentito che nell’ “ARMATA ROSSA” di Trotskij (Lev Davidovic Bronstein) prima della falce e martello usassero la swastika?
Pare svastica-rossasiano simboli, noti nell’indo-arianesimo, che all’epoca
venivano veicolati dalla giudeo-massoneria, in comune coi
nazional-socialisti della Thule-Gesellschaft,

svastica-thule

 

 

 

che stipendiava Vladimir
Ilic Ulianiov Blank, detto Lenin, dal fiume Lena, a Zurigo e Capri, con tutti gli altri, al 99,99% suprematisti ebrei talmudici fanatici,
con in odio furioso il cristianesimo, che li arginava, e i cristiani,
che infatti immediatamente inizieranno … Leggi tutto

Anche in Olanda l’hanno capito:  il governo italiano non vuole risolvere il problema migranti

Quello che segue è un articolo apparso sul sito del think tank olandese Gefira.org  (Global Analysis from the European Perspective. Preparing for the world of Tomorrow), che rende noto ad un più vasto pubblico ciò che noi italiani sappiamo, o dovremmo sapere:   gli interessi grossi e spesso sporchi che nutrono il traffico di migranti. Gefira è  l’organizzazione   che ha documentato  come le ONG “umanitarie” facciano traffico industriale di migranti andandoli a prendere –  con le loro navi –  Leggi tutto