Maurizio Blondet

Di Ticino Live , il 10 novembre 2016

 

 

Sembra che l’ondata di panico che aveva colpito i mercati dopo l’elezione del nuovo presidente americano sia già rientrata.

Nel pomeriggio di mercoledì 9 novembre, un quotidiano della Svizzera romanda spiegava che “In forte calo dopo l’elezione di Donald Trump, i titoli delle due grandi banche svizzere UBS e Credit Suisse erano sotto pressione, mercoledì mattina, alla Borsa di Zurigo, così come gli altri istituti di credito europei.

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Fiocchi di neve e picchiatori negri uniti nella lotta. Durerà?

Un lettore mi scrive dagli Usa: “Il collega  con l’ufficio di fianco al mio, uno scienziato sessantenne piuttosto famoso, mi ha appena detto, sconsolato, che la sua alma mater, Yale, ha cancellato la sessione di  esami di mezzo termine, perché gli studenti sono troppo stressati per parteciparvi…”.

La generazione  Snowflakes (”Cristalli di Neve”,  così perfetti e delicati)  è  traumatizzata dalla vittoria di Trump.  Università e scuole superiori stanno offrendo “safe spaces”, spazi sicuri dove  i giovani delicati e perfetti non … Leggi tutto

BASTA BUGIE

9 novembre 2016

 

Ha combattuto tutte le battaglie (aborto, eutanasia, ”matrimoni” gay, ecc.) contro i principi non negoziabili

di Tommaso Scandroglio

E’ morto Umberto Veronesiall’età di 91 anni nella sua casa di Milano. E’ toccato anche a lui morire. L’affermazione è priva di accenti cinici o polemici. Infatti – ammettiamolo – nell’immaginario collettivo l’oncologo milanese non poteva morire mai. Immortale come la fiducia che infondeva in tutti noi nei progressi della scienza, quella scienza che ci Leggi tutto

IL MESE  PERICOLOSO E AMBIGUO  DI "THE  DONALD"

Tanti lettori mi chiedono giudizi e valutazioni sulla Amministrazione Trump. Sarei lieto di accontentarli, se solo avessi la sfera di cristallo che alcuni di loro mi attribuiscono. Non ci possono essere che chiacchiere interlocutorie, fino a che non si precisa la squadra che assocerà a sé. Posso solo dire  che  la vera incoronazione –il voto dei 537 grandi elettori –  avverrà il 19 dicembre. Si apre un mese e mezzo pericolosissimo per lui e il suo progetto – ammesso che … Leggi tutto

(MB —L’indimenticabile amico, grande scrittore e pensatore Mario Palmaro scrisse queste riflessioni dopo il terremoto dell’Aquila, il 19 agosto  20009. E’ da rileggere nel pieno della polemica intra-cattolica su “i castighi di Dio”).

 

 

 

Giobbe insegna: ogni sciagura mette alla prova l’essere umano. Lo costringe a una verifica trasparente di sé, lo obbliga a guardarsi allo specchio, senza trucco e senza inganno. Una tragedia collettiva come il terremoto che ha colpito l’Abruzzo, o la psicosi mondiale per il … Leggi tutto

IL RITRATTO DI TRUMP - CHE LA BOTTERI NON HA MAI DATO (ma cosa fa a New York?)

Lo ha scritto, mesi fa – dunque  in tempi non sospetti, quando ancora la vittoria di Trump sembrava incredibile – il corrispondente del Figaro per gli Usa, Laure de Mandeville.   Un pari grado della Botteri,   la corrispondente che noi contribuenti paghiamo con 200 mila euro annui, e “buca” le informazioni utili.

Attenzione,  avvertiva il francese: Trump è una caricatura, e lui stesso gioca molto bene col suo lato caricaturale:  la voglia di potere, la grossolanità, l’ego, le ossessioni, l’esibizione dei … Leggi tutto

Il CONSUETO RITARDO CULTURALE DELLA CHIESA. ULTIMO ESEMPIO.

Da Radio Vaticana: “Papa Francesco ha ricevuto in udienza privata questa mattina Emma Bonino. Il colloquio – informa la Sala Stampa vaticana – si è focalizzato soprattutto sui temi dei flussi migratori, dell’accoglienza ai migranti e della loro integrazione”.

Il giorno stesso della vittoria elettorale di Donald Trump, portato da un vento rivoluzionario, è una strana e ridicola conferma: il consueto ritardo culturale con cui le gerarchie adottano le mode del mondo.  Io che sono vecchio, ne ho viste tante … Leggi tutto

POVERO GENTILONI ...E GRANDE POPOLO AMERICANO

Confesso la mia prima reazione: “Non sarà un trucco?”  –  Dall’11 Settembre, tutte le novità che vengono  dagli Usa mi odorano di  false flag.  Ma lascio a domani i miei dubbi, e per oggi saluto il popolo  americano. Il grande popolo dei “bianchi senza laurea”,  dei rednecks (i colli rossi,quelli che lavorano all’aperto,   muratori, coltivatori) spregiati da tutti i radicalchic con la puzza al naso.  Un popolo che nella sua rozzezza e semplicità,  ha mostrato una libertà di spirito … Leggi tutto