Maurizio Blondet

Per Regeni, chiedere i danni ai britannici.

La cosa è ormai così evidente che anche i media ufficiosi lo fanno capire: era un agente. Britannico. Incaricato di inserirsi nei gruppi sindacali anti-regime. Mandato allo sbaraglio, approfittando della sua ingenuità?

Ricapitoliamo: Regeni, 28 anni, era dottorando alla American University del Cairo.

Che la American University sia uno strumento della Cia, è persino superfluo dirlo. Basta ricordare che John Brennan, l’attuale capo dell’Agenzia, è stato mandato a studiarvi nel 1975-76. Un corso di perfezionamento per quelle carriere. Vi si … Leggi tutto

Di Roberto Pecchioli  —

Gli spazi di libertà e di dissenso sono ormai pochi e piccoli; la rete Internet offre ancora margini di verità per esprimere convinzioni fuori dal coro, in particolare idee, valori o semplici opinioni che non vengono accolte, anzi accuratamente censurate dal sistema di informazione “mainstream”, in mano, come non ci stanchiamo di ricordare, a non più di una mezza dozzina di grandi agenzie globali , i cui azionisti sono le grandi multinazionali, alcune grandi famiglie … Leggi tutto

E' anche l'Impero della Doppiezza. Oltre che del Caos

L’ambasciata americana a Tunisi s’è fatta spedire 1,5 tonnellate di esplosivi, detonatori, pentole a pressione riempite di bulloni? Ovviamente la notizia non è stata ripresa da nessuno. L’ha data solo un giornale tunisino, Tunis Tribune, che l’ha data – paradossalmente – come una confusa smentita. Ecco come:

  • un generale delle dogane tunisino, Mohamed Bazina, rivela durante un dibattito tv che esiste un “pericolo imminente” dopo la sospetta, all’aeroporto di Tunisi Chartage, di 1500 kg di esplosivi, detonatori, pentole a pressione
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(mb. non ho tempo di tradurlo  – ma la notizia è bomba, è il caso di dirlo)

 

Tunis Tribune, 12 febbraio

Un général de brigade de la douane tunisienne a alerté au cours d’une émission télé d’un « danger imminent » après la découverte, à l’aéroport Tunis-Carthage, de 1500 kg d’explosifs, détonateurs, cocotte-minute remplie de vis et de boulons, ceintures d’explosifs et de grenades dans une cargaison en provenance des Etats-Unis vers la Tunisie. Le général, Mohamed Bazina, a … Leggi tutto

Bagnasco  ha diritto all’opinione. E’ cittadino italiano (per ora)

Son giorni e giorni ormai che i media strillano: “Bagnasco irrompe sulle unioni civili (Secolo XIX). “I vescovi a gamba tesa sul Senato” (Libero). “Nel giorno dell’87esimo anniversario dei Patti Lateranensi, le parole di Angelo Bagnasco gettano altra benzina su un dibattito parlamentare “ (Huffington Post) . “Bagnasco scende in campo”, “chiedendo, anzi ordinando ai suoi chierichetti di votare con voto segreto il disegno di legge Cirinnà” (Il Fatto Quotidiano). Le … Leggi tutto

ALEPPO  PRESTO LIBERA. TAGLIATE LE VIE DI RIFORNIMENTO TURCHE AI  TAKFIRI

The Syrian Patriot

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Per chi non fosse al corrente della reale situazione sul terreno di battaglia in Siria, visto che i media italiani fanno piú che altro disinformazione e propaganda, presento semplicemente alcune mappe dei campi di battaglia siriani, accompagnandole con brevi spiegazioni.

 

Infatti, giá nella foto n. 1 potete vedere alcuni di questi poveri rifugiati dare ordini dal tettuccio di un veicolo (presumibilmente un trattore o un buldozer), attrezzati di tutto punto con fucili automatici a tracolla … Leggi tutto

Di Luciano Garofoli

 

Quasi sempre chi governa una nazione è un amministratore, uno che ne regge le sorti barcamenandosi attraverso crisi interne ed esterne o, peggio, campando alla giornata. I proclami, i grandi programmi elettorali sbandierati o urlati in faccia ad una popolazione che li ascolta talvolta incuriosita, talvolta attonita o impaurita quasi sempre vengono disattesi. O peggio devono passare attraverso la cruna d’ago di un giudizio politico che è condizionato da particolarismi, da interessi più o meno appalesati … Leggi tutto

ISLANDA: DISOCCUPATI AL 2 PER CENTO. SENZA UE.

Giustamente fiero, il governo di Reykiavik ha dato la notizia: l’Islanda è tornata più o meno al livello di disoccupazione del 2007, prima della grande crisi delle sue banche. I disoccupati sono l’1,9 per cento della popolazione attiva. D’accordo, l’Islanda ha solo 320 mila abitanti, ma la crisi che ha subìto era proporzionalmente catastrofica, come ha riconosciuto il Fondo Monetario: le tre banche maggiori fallite tutte nel giro di pochi giorni, avevano “attivi” (ossia: erano esposte) per 10 volte il … Leggi tutto