Luigi Copertino

  • NON È TEMPO DI “PONTI”

Il Vangelo non ammette neutralità

  • 15-07-2020

Dialogare? Costruire ponti? Non è possibile perché, come dice il Vangelo, o si è con Cristo, anche inconsapevolemente, o si è contro di Lui. San Giovanni Bosco disse: «L’unica vera lotta nella storia è quella pro o contro la Chiesa». Mentre il papa santo chiarì: «Ci troviamo di fronte ad uno scontro immane e drammatico tra il male e il bene… non solo “di fronte”, ma necessariamente “in mezzo”… Leggi tutto

PAPA BERGOGLIO, I GESUITI, FIDEL CASTRO E PERON: QUALI LEGAMI?

In precedenti occasioni lo scrivente ha osservato che il “nativismo”, a volte, può assumere un carattere  ideologico piuttosto che storico ed antropologico. Questo carattere ideologico  lo abbiamo visto all’opera in azioni che delle ragioni storiche, legittimamente vantate dal nativismo, ha fatto un pretesto di nichilistica e, pertanto, infruttuosa contestazione (a meno che non si voglia ritenere cosa fruttuosa abbattere vecchie statue di pur discutibili e spesso odiosi personaggi del passato).… Leggi tutto

SUL CASO CASAPOUND

L’UTOPIA DELLO “STATO DI DIRITTO”  ED I SILENZI STORIOGRAFICI

lotta politica, strumentalizzazione del diritto e falsificazioni storiche

Quella che segue, per i motivi che diremo, non è affatto una difesa di Casapound ma soltanto una serena riflessione sui più recenti eventi di cronaca nella prospettiva della realistica presa d’atto sull’impossibilità effettiva per lo Stato di essere, in senso assoluto, “di diritto” ovvero politicamente neutro e senza “nemici”.

Una presa d’atto alla quale porta l’analisi disincantata dei fatti, … Leggi tutto

ATOMO DI FUOCO

Un breve cenno sul rapporto tra Cristianesimo e Perennialismo

In questi giorni di reclusione più o meno forzata da pandemia, ho letto un libro prezioso e bellissimo. Si tratta dell’opera di un amico storico delle religioni. Il libro ha per titolo “Un Atomo di fuoco – Forme e dinamiche culturali d’Occidente: storia delle religioni, ermeneutica, Tradizione” (edizioni Il Cerchio , Rimini, 2019). Il suo autore Marco Toti, borsista di ricerca presso il “Fulbright” e l’Accademia … Leggi tutto

IL PROBLEMA TEOLOGICO DELL’UNIONE EUROPEA

Nella storia nulla di quanto è seminato, nel bene o nel male, si perde perché il cuore umano è sempre lo stesso.

Apprendiamo che il gotha economico tedesco, nonostante l’emergenza sanitaria mondiale in atto, si è ancora opposto all’idea di condividere il debito con l’Italia e gli altri Paesi in difficoltà per via della pandemia. Germania, Olanda e Finlandia guidano l’opposizione alla concessione di crediti senza condizionalità all’Italia, alla Spagna e ad altri Stati bisognosi … Leggi tutto

RITORNO “CORONOVIRALE” AL REALISMO POLITICO

Il coronavirus è dunque arrivato anche in Italia. Alcuni dicono che era prevedibile giacché i virus non conoscono barriere né statuali né culturali né etniche, e da ciò traggono argomentazioni favorevoli al globalismo. Un’età impolitica come la nostra, per la quale tutto si risolve nel mercato, nell’economia, nella scienza e nella tecnica, non può arrendersi all’evidenza che le barriere sono state per millenni la difesa dei popoli contro ciò che dall’esterno poteva sconvolgere le loro … Leggi tutto

GIORGIA L’AMERICANA

SULLE AMBIGUITA’ CULTURALI E POLITICHE DEL CONSERVATORISMO NAZIONALE

Ero ancora adolescente quando, nella mia giovanile militanza politica, in polemica con il  liberalismo ed il comunismo, imparai a pensare la “patria”, l’“appartenenza”, l’“identità”, nei termini di una comunità nazionale organica e socialmente integrata nella equa redistribuzione della ricchezza tra tutti i ceti. Quella che, in quegli anni, imparai ad amare era la “patria di popolo”, la “patria comunità”. Nulla a che vedere, dunque, con l’aggressivo sciovinismo né con imperialismi … Leggi tutto

Dallo Stato nazionale del lavoro alla globalizzazione del capitale

Il Labour in Inghilterra ha perso le elezioni surclassato dai tories proprio sui temi sociali. E’ l’effetto interno della Brexit. Dietro il dibattito intorno ad essa, infatti, si nasconde l’esigenza di protezione sociale espressa dai ceti medi e dalla classe lavoratrice che i conservatori hanno saputo intercettare meglio dei laburisti, nonostante che con Corbyn il Labour fosse tornato su posizioni più di sinistra rispetto all’epoca Blair. Non deve, del resto, meravigliare … Leggi tutto