L’anno che verrà
Ho un pessimo rapporto con la fine dell’anno. Già da bimbo non riuscivo a capire perché si dovesse festeggiare il tempo che fugge. Le riflessioni filosofiche infantili non potevano comprendere l’esorcizzazione della morte e, per contrasto, la necessità di sperare, l’illusione di un nuovo inizio. Tuttavia, volevo partecipare all’evento della nascita del nuovo anno, che nel mio mondo incantato non significava botti e brindisi, ma la convinzione che a mezzanotte precisa avvenisse una vera e propria staffetta tra un vecchio … Leggi tutto