Roberto Pecchioli

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Nelle precedenti parti di questo elaborato abbiamo cercato di delineare una mappa dei detentori del potere nel mondo, o meglio in Occidente e nella parte del pianeta ad esso legato. Detto dell’alleanza strategica tra i signori del denaro (finanza) e i padroni delle tecnologie relative alle nuove scienze, abbiamo affrontato il tema degli strumenti di cui si servono per affermare e perpetuare il loro potere. L’orizzonte è quello della privatizzazione di tutto, l’estromissione della dimensione pubblica e comunitaria e i … Leggi tutto

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Nella prima parte d questo elaborato abbiamo cercato di fornire una risposta al quesito su chi esercita davvero il potere nel mondo, attraverso due livelli di indagine: comandano coloro di cui non si può “dir male” e, concretamente, i signori del denaro, in particolare la cupola finanziaria che si è impadronita dell’emissione monetaria. Abbiamo riconosciuto tristemente il ruolo secondario, se non servile, della dimensione pubblica – Stato e politica- ma la domanda restava in parte inevasa. Occorreva una serie di … Leggi tutto

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Un amico, conversando davanti a un caffè, ci ha posto la domanda da un miliardo di dollari: chi comanda nel mondo? Ha aggiunto di non volere una risposta complessa e che gli interessa sapere nomi e cognomi. Vasto, arduo programma, rispondere a un quesito che ci tiene chini sui libri da anni; ancora più difficile indicare persone fisiche in un tempo in cui il potere – più oligarchico e chiuso che mai- ha una dimensione reticolare, in cui ogni snodo, … Leggi tutto

Nell’intero corso del tempo sono esistiti al mondo tre tipi di persone: gli Alti, i Medi e i Bassi. Inizia così un libro nel libro, Teoria e prassi del collettivismo oligarchico, inserito da George Orwell nel suo capolavoro, 1984. Il testo è vietatissimo in quanto sarebbe l’opera ideologica di Emmanuel Goldstein, l’arcinemico del partito unico. Tuttavia Goldstein non esiste, è una creazione del potere, quindi Teoria e prassi del collettivismo oligarchico è un falso, una psyop (operazione psicologica) contro il … Leggi tutto

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G.B. Vico costruì la sua Scienza Nuova attorno a postulati universali che chiamava “degnità”, condivisi da tutti gli uomini, confermati dalle vicende storiche. E’ assai conosciuto il brano seguente.Osserviamo tutte le nazioni così barbare come umane, quantunque, per immensi spazi di luoghi e tempi tra loro lontane, divisamente fondate, custodire questi tre umani costumi: che tutte hanno qualche religione, tutte contraggono matrimoni solenni, tutte seppelliscono i loro morti; né tra nazioni, quantunque selvagge e crude, si … Leggi tutto

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Ormai inoltrati nel Terzo Millennio dell’era cristiana – l’ultimo, se prestiamo fede ai soli segni materiali – ci troviamo al cospetto dell’uomo senza contenuto, pronto ad essere trasceso, superato dall’inquietante figura del transumano, il cyberuomo ibridato, guidato dalla macchina, invaso dagli apparati artificiali. L’uomo senza contenuto è un saggio di filosofia dell’arte di Giorgio Agamben che esplora l’estetica moderna vista con il prisma dell’autoannientamento dell’arte.

Un autoannientamento esteso all’intera condizione dell’uomo d’Occidente: senza contenuto in quanto, diventato liquido, (la … Leggi tutto

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Roma senza papa è un romanzo di Guido Morselli, uscito postumo dopo il suicidio dell’autore, sconvolto dal rifiuto degli editori. Il fondale è una Roma del tutto secolarizzata di fine XX secolo, in cui la chiesa cattolica, uscita frastornata dal Concilio Vaticano II, elegge i papi a tempo e il governo è collegiale. Il pontefice ha abbandonato il Vaticano e vive in una villetta a schiera a Zagarolo, nell’ hinterland romano. Lo scenario generale è quello di un’Italia con fabbriche … Leggi tutto

Buone giornate di fine anno. Ci siamo portati avanti: in Gran Bretagna- orgoglioso impero su cui non tramontava il sole- è vietato augurare il buon Natale. Brutta parola, che nella lingua di Shakespeare e del grugnito coloniale si dice Christmas. Orribile allusione al Fondatore. Di una religione, ma anche di una civiltà, il cui tramonto è una notte senza stelle. Bisogna augurare “buone feste di fine anno”. Noi, desiderosi di sorpassare il progressismo, eliminiamo anche il riferimento alle festività. … Leggi tutto