Roberto Pecchioli

Chi contrasta i miei principi, valori, interessi, è un avversario. Ho l’obbligo di rispondere con idee e argomenti migliori. Chi mi impedisce di esprimere, diffondere e difendere quei valori, quei principi, quegli interessi, è un nemico. Oggi nemico è il democratico. Esistono, nell’inconscio collettivo, alcune parole “divine”, intoccabili, i cui significati equivoci, elastici, non possono essere contrastati sotto pena di esclusione e repressione penale. Il sostantivo democrazia e l’aggettivo democratico sono le parole totem– insieme con progresso- del presente.

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notizia | Agenzia Italiana del Farmaco

Dicono che esista il siero della verità, in grado di vincere le resistenze dei bugiardi più incalliti. Se c’è, funziona a scoppio ritardato. Invece è attivissimo il siero delle menzogne, particolarmente utilizzato da chi esercita il potere. La prova sono le conclusioni dell’Aifa-  Agenzia Italiana del Farmaco- che dopo anni ha ammesso il castello di bugie attorno ai sieri genici che abbiamo dovuto inoculare con il ricatto. I preparati mRna- chiamati impropriamente xxccini ( il lettore ci scusi, ma la … Leggi tutto

L’estate del nostro scontento lascia ferite troppo profonde per poter essere rimarginate. Le cicatrici rimarranno per sempre: nel mondo invertito abbiamo visto tutto ciò che non potevamo neppure immaginare. Olimpiadi in cui la civiltà è stata fatta a brandelli da una cerimonia inaugurale folle, figlia legittima del tempo dei pazzi al potere e in cui donne-non donne vincono medaglie per manifesta superiorità endocrina mentre travestiti blasfemi sbeffeggiano l’eucaristia. Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale afferma di non saper distinguere un’atleta … Leggi tutto

Ci volevano le Olimpiadi cloaca perché molte cose divenissero chiare. Il filo conduttore dell’Olimpo progressista è l’odio, il sentimento che imputano a chi non è come loro, che vogliono far diventare reato penale. Una clava contro gli avversari da parte di chi fa del rancore il movente della vita. Odiano i cristiani e le tradizioni religiose di questo pezzo di mondo ( con le altre non osano, ci sono troppi permalosi poco propensi all’ironia, quando si tratta di Dio), odiano … Leggi tutto

Il volgare, triviale spettacolo woke LGBT inscenato in mondovisione sotto il titolo bugiardo di cerimonia inaugurale delle Olimpiadi , è l’ultima cena d’Europa. La ridicolizzazione del cristianesimo e della sua civiltà attraverso la parodia di orribili travestiti – metà folle e metà blasfema- dell’ultima cena (uno dei racconti fondamentali della nostra storia comune) è solo l’ultimo episodio di una serie inarrestabile di spettacoli vomitevoli imposti alle platee televisive. Lo scopo è evidente: distruggere tutto ciò che è buono, spazzare via … Leggi tutto

Parigi 2024, le drag queen Minima Gesté, Miss Martini e Nicky Doll ...

Iniziano le Olimpiadi di Parigi, il grande circo mondiale della società dello spettacolo. Forse non è un caso che sia la Francia, patria di Guy Debord e della modernità iniziata nel 1789, la sede del grande baccanale commerciale e propagandistico, la prima olimpiade dell’era trans. Non soltanto perché la fiamma olimpica, tradizionale simbolo risalente alla Grecia antica, ha per ultimo tedoforo non un grande atleta o una personalità di spicco, ma un transessuale, abbigliato e identificato come una dark queenLeggi tutto

Povero Aristotele! E’ passato da autorità indiscutibile, per cui bastava pronunciare Ipse dixit! citando lo Stagirita per zittire l’avversario, a sconfitto della morente civiltà europea e occidentale di cui è stato per oltre due millenni l’architrave. Se prima l’essere umano, sulle piste dell’Organon aristotelico, era l’animale sociale e politico che fondava se stesso sulla razionalità, il rapporto con gli altri e la comunità, oggi non è che un atomo impazzito alla deriva, solitario, privo di centro, fluido eppure convinto di … Leggi tutto

Pochi concetti ci sono estranei quanto l’uguaglianza. Gli esseri umani sono terribilmente diseguali, benché ciascuno nasca, viva, muoia ed esistano esigenze e pulsioni comuni a tutti i conspecifici. Pure, non condividiamo la sentenza di René Guénon, per il quale il parere della maggioranza non può che essere l’espressione dell’incompetenza. La teoria dell’autore de Il regno della quantità e i segni dei tempi conduce alla dittatura tecnocratica. Solo gli esperti (di un pezzetto piccolissimo dello scibile umano) sarebbero in grado di … Leggi tutto