Roberto Pecchioli

vacanze anni 50

A Ferragosto chi può è in vacanza. Lasciare la residenza abituale è diventato un dovere sociale, quasi un lavoro da documentare sui social media. La televisione parla di bollino nero sulle strade per le lunghe code sotto la canicola. Capita lo stesso nella mia città, Genova,  terminale dei traghetti per le vacanze; le spiagge tanto agognate sono precedute da file all’imbarco, sudore, disagi. In questo periodo dell’anno i lettori- eroici di per sé, nel tempo dell’immagine e dell’audiovisivo – non … Leggi tutto

La vita è sogno e i sogni, sogni sono. Così conclude Calderòn de la Barca la sua opera massima. Ma senza sogni non si vive; i più volitivi riescono talvolta a trasformarli in realtà.
Scrisse Nicolàs Gòmez Dàvila, coltissimo reazionario, che si può essere partigiani irriducibili solo delle cause perse. Forse aveva ragione, ma la sconfitta o la vittoria non sono prove della validità o dell’errore di una tesi, di un’idea, di un principio. Forte di questa certezza, confido ai … Leggi tutto

Il vecchio doganiere che ancora sonnecchia in chi scrive ha la sua rivincita: nonostante il globalismo, in barba al liberoscambismo e alle panzane liberiste, mai come ora i dazi sono tornati al centro del dibattito politico ed economico. Il penoso spettacolo di Ursula Von der Leyen dinanzi a Trump che detta la linea della nuova politica doganale americana nei confronti della colonia europea ricorda un’opera teatrale del primo Novecento, Marionette che passione! di Pier Maria Rosso di San Secondo. … Leggi tutto

Cuore Immacolato di Maria - La Nuova Bussola Quotidiana

Se l’imitazione, il desiderio mimetico, spiegano- nei termini esposti nella prima parte dell’elaborato- le motivazioni profonde di molte condotte individuali- rivelandosi  elementi distintivi della psiche, la categoria di capro espiatorio descritta da René Girard fornisce un’ interpretazione della tendenza umana all’esclusione, all’identificazione di un nemico comune e al desiderio collettivo di punirlo con l’eliminazione, senza cercare di comprenderne le ragioni. “È criminale uccidere la vittima perché essa è sacra,  ma la vittima non sarebbe sacra se non la si uccidesse”, … Leggi tutto

Poster, Quadro Michael the Archangel with sword and shield, sky backdrop,  40x26.7 cm

L’articolo 575 del codice penale italiano recita : “chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno”. I manuali di diritto spiegano che il reato si configura quando la condotta che causa la morte è caratterizzata dal dolo, la volontà consapevole di uccidere. La pena prevista per l'omicidio volontario può arrivare all'ergastolo in presenza delle circostanze aggravanti stabilite dai successivi articoli 576 e 577. La fonte cui attingiamo rammenta che il testo … Leggi tutto

Marcello Veneziani ha espresso la fatica, la stanchezza e finanche l’angoscia di impegnarsi, scrivere, pensare, obiettare, in un mondo che non riconosciamo più, che non ci piace, non ascolta e che rinunciamo a comprendere. All’intellettuale pugliese ha risposto uno scienziato, Franco Battaglia, noto per le sue battaglie contro i talebani del clima, esortando Veneziani a non cedere allo sconforto, poiché il suo sarebbe il disagio di chi si sente solo, l’unico a difendere , come il tenente Drogo, la svuotata … Leggi tutto

La movida, tra inciviltà urbana e diritto a divertirsi - Corriere.it

Bisogna ascoltare con attenzione Luca Ricolfi, sociologo, docente, acuto osservatore della società di massa. Ancora di più quando analizza l’universo giovanile con il determinante contributo della moglie, Paola Mastrocola, docente anch’essa, indagatrice del declino della scuola e dell’istruzione. Ricolfi sostiene che una delle preoccupazioni delle ultime generazioni è uscire dall’anonimato della società di massa. Forse, riflette lo studioso torinese, non si tratta di individualismo sfrenato, liquido, ma della “ricerca ossessiva di un’identità che distingua da chiunque altro.” Il nemico è … Leggi tutto

Mario Draghi, un anno dopo: il Covid, le regole, il Pnrr, la politica- Corriere.it

Governare significa far credere, ossia ingannare. E’ un insegnamento di Niccolò Machiavelli, il fondatore della scienza politica. Nel capitolo VI del Principe il segretario fiorentino argomentò con finezza: “conviene essere ordinato [ il potere] in modo che quando non credono più si possa fare loro credere per forza. “

Realismo politico che disvela un carattere permanente di ogni regime, compreso quello democratico , il cui capolavoro è di essere creduto emanazione del popolo. Pura tautologia che conferma la conclusione di … Leggi tutto