Roberto Pecchioli

La febbre del pezzo di mondo che chiamiamo Occidente – sintomo di una malattia degenerativa  giunta alla fase terminale- ha il delirio come effetto collaterale. Il delirio è una sindrome caratterizzata da perdita di coscienzadifficoltà nel mantenere l’attenzionealterazione dell’orientamento e della memoria, disturbi della percezione che portano all’insorgenza di allucinazioni.  Il soggetto si sente confuso, i suoi pensieri diventano frammentati e non collegati, con frequente  sovrapposizione di agitazione ed eccitamento. Chi ne è colpito … Leggi tutto

La verità è così semplice ed elementare che appare incredibile, scrisse Giovannino Guareschi. Le classi dominanti – politiche e mediatiche- parlano la lingua della guerra. E’ una novità immensa, un cambio di paradigma impressionante. Eravamo abituati, in Europa, alla prassi della pace, all’irenismo finanche irritante della cultura ufficiale. E’ tutto finito, un ricordo del passato. La stessa costruzione europea, dagli anni Cinquanta del secolo passato, nasceva dalla volontà di evitare guerre tra popoli abituati a massacrarsi.

I sintomi del riaffiorare … Leggi tutto

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Il calo demografico è diventato il problema più stringente della nazione più grande del mondo, la Cina, destinata a guidare l’umanità nelle prossime generazioni. A differenza dell’esausto Occidente, che agonizza gaio, il governo cerca di correre ai ripari. La popolazione cinese ha iniziato a diminuire da pochi anni, ma il calo della forza lavoro è stato constatato sin dal  2000. Questo, contrariamente a quanto fa credere la narrazione occidentale, è un grave limite alla crescita economica. Meno lavoratori attivi mettono … Leggi tutto

In Francia l’aborto sta per diventare diritto costituzionalmente protetto. In Gran Bretagna sono abolite le sanzioni per l’interruzione di gravidanza oltre i termini stabiliti dalla legge. Dovunque in Occidente nascere- ossia riprodurre biologicamente la specie e la società umana- diventa sempre più difficile. In compenso è facile morire per la normalizzazione dell’eutanasia, praticata in alcuni paesi non solo a malati terminali, ma anche a poveri, depressi, minori. Il calo demografico investe varie parti del mondo. Cause culturali di lungo periodo, … Leggi tutto

Giandomenico Fracchia, dopo aver subito i soprusi, gli insulti e le angherie del potente di turno, sospirava con voce strozzata e occhi semichiusi: come è umano lei ! L’ impiegatuccio maltrattato incapace di reazione, inventato dal comico Paolo Villaggio, è l’epitome della nostra condizione al tempo della tirannia umanitaria. Come definire diversamente un sistema in cui la persona e la comunità contano sempre meno, tra obblighi, divieti, parole e idee proibite e altre obbligate, avvolti dalla sorveglianza, disprezzati come populisti … Leggi tutto

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Ci è capitato spesso, riflettendo sul tempo che ci è toccato in sorte, di parlare di Via Crucis, un percorso di sofferenza dal peso insopportabile con la previsione della fine. Una stazione della Via Crucis in cui il fardello della postmodernità diventa tormento riguarda la sessualizzazione precoce imposta ai bambini.

Come siamo arrivati a questo punto? Dove si fermerà la degenerazione? Abbiamo visionato un filmato delle scuole francesi in cui bambini e bambine delle prime classi erano alle prese con … Leggi tutto

E’ l’era degli specialisti, anzi degli “esperti”. Sanno tutto di una minuscola porzione dello scibile umano, hanno la tendenza a considerarsi infallibili e a ritenere il proprio giudizio superiore a quello altrui su ogni questione. Caratteristiche comuni sono la fronte aggrottata, l’aria pensosa, la supponenza, il tono assertivo, le pause studiate per ottenere il massimo effetto su chi pende dalle loro labbra. Lo specialismo- intendiamoci- è pressoché obbligato, in un‘epoca tanto complessa. Ciò che è detestabile negli esperti- autentici oracoli … Leggi tutto

Un granello di sabbia può far incespicare sino alla caduta più rovinosa. Ci è capitato pochi giorni fa. Richiesti da un gruppo di persone- buone, animate da rette intenzioni- di dare una mano per organizzare un programma politico “antagonista”, ci siamo imbattuti nel più inaspettato intoppo. Due gentili, miti signore ci hanno ingiunto, con cortese fermezza, di far precedere ogni progetto dall’indicazione che esso è rivolto alle “cittadine e ai cittadini”. Poco vale, a giustificazione del nostro disorientamento, la sorpresa … Leggi tutto