L’Occidente Arcobaleno s’illude se crede che la prevalenza di Prigozhin su Putin significa che il primo perderà la guerra in Ucraina. Anzi, Prigozhin è più probabile che la vinca. Solo che la vincerà come ateo, plebeo e delinquente comune qual è.
Quello speciale tipo di delinquente capace di atti grandiosi e disinteressati che esiste solo in Russia e che Dostojevski, riconoscendolo in sé stesso, descrisse nei suoi celebri personaggi negativi.
Anche fisicamente Prigozhin appare come (Dostojeski dixit) “ una caricatura di una parte dell’ anima russa, dove si nasconde un “turpe sguattero di cucina”»
Ma in quale paese uno sguattero allestisce una compagnia di mercenari per patriottismo e serve eroicamente il suo paese in Siria e in Africa per nove anni, prima di rivoltarsi?
Abbiamo uno sguattero dotato però “di una forza immensa” come Stavroghin, il cattivo de I Demoni. Avete detto cattivo? Nemmeno immaginate quanto:
Stavrogin non conosce la paura. In un duello è capace di restare immobile e impavido sotto il fuoco dell’avversario, per poi prendere la mira e uccidere con una tranquillità feroce. Se qualcuno lo schiaffeggiasse, non sfiderebbe a duello l’offensore, ma lo ammazzerebbe sul posto, a mani nude, in piena coscienza, perfettamente consapevole delle conseguenze, della condanna ai lavori forzati. Nell’ira non perde mai la testa, anche nella collera smisurata conserva il pieno dominio di sé.
Stavrogin provoca, dissacra, uccide, violenta e, al tempo stesso, è capace di concepire idee luminose, grandiose, imponendosi come il portavoce di concetti fondamentali del pensiero dostoevskiano.
Giudicate voi quanto il capo e fondatore della Wagner corrisponde al cattivo di Delitto e Castigo:
Svidrigailov è la controparte ideologica di Raskolnikov. ….ha già fatto la sua scelta: è dalla parte del male e non ha dubbi. Si considera libero dalla legge morale. Ma questa realizzazione non porta gioia all’eroe. Sperimenta la noia del mondo. Svidrigailov si sta divertendo come meglio può, ma niente aiuta. Di notte, i fantasmi delle anime che ha rovinato appaiono all’eroe. L’indistinguibilità del bene e del male rende la vita di Svidrigailov priva di significato La sua teoria è che “una singola malvagità è consentita se l’obiettivo principale è buono”. Ha commesso molte atrocità nella sua vita, il sangue umano è sulla sua coscienza. Ha commesso atrocità per essere libero di scegliere come vivere. Si è stato un baro, ha ucciso un servitore, in prigione, colpevole della morte della propria moglie. Ma allo stesso tempo non si considera un cattivo ed è in grado di compiere buone azioni
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Putin rappresenta(va’) l’anima russa cristiana, ortodossa e zarista che sa di lottare contro l’Impero del Male della perversione arcobaleno – la Russia di Prigozhin fa a meno di ogni spiritualità, e perciò di ogni limite. Chi vincerà?
Nella giornata della marcia di Prigozhin verso Mosca, lacerato, Aleksander Dugin ha colto con dolore questa situazione:
“Oggi ho sentito in modo vibrante che Dasha [la figlia uccisa da Z.] era molto vicina. La sua presenza sottile ma decisa mi ha aiutato a superare questa giornata mostruosamente difficile. Tutto quello che è successo oggi riguardava Dasha in prima persona: ne scriveva nel suo diario, ne parlava nelle conferenze e nelle interviste.
Come si relaziona un ethos esaltato e puramente militare con l’ordine statale? Come si concilia un’esistenza emancipata con il Logos rigoroso? Quando la sintesi tra eroe e impero si spezza, Dasha prova dolore fisico. Forse continua a cercare risposte a queste domande anche in cielo e non dimentica la Russia, che ha tanto amato, e le persone a lei care”.
E poche ore dopo, a ritiro di Prigogin avvenuto:
Per affrontare una sfida diretta alla sovranità del Comandante supremo in capo [Putin, N.d.T.] non c’era una sola figura abbastanza forte e coraggiosa tra il suo entourage. Solo il sovrano Lukashenko, insieme allo stesso sovrano Putin, l’ha affrontato. Con quanto accaduto si è scoperto che molti possono incastrare il Presidente e il popolo, agendo nell’ombra e apparentemente per suo conto, ma salvare la Patria in una situazione critica non è la loro specialità. La defezione di ieri delle élite è più spregevole di Upper Lars.
C’è solo una soluzione sistemica: l’ideologizzazione immediata e genuinamente patriottica della classe dirigente e la rotazione delle élite. Solo da un’élite ben formata ci si può aspettare che sia eroica e si comporti in modo appropriato in una situazione di emergenza. È inutile da parte di un’élite come quella attuale, abbiamo bisogno di un’élite sovrana, altrimenti tutto si ripeterà. Le debolezze del nostro sistema sono state mostrate ieri in tutto il loro splendore, ma abbiamo anche visto la volontà di Putin, la vera amicizia di Lukashenko e il pieno e intransigente sostegno al nostro presidente da parte di tutti i veri patrioti. Molti di loro la pensano come Prigozhin ma hanno sostenuto Putin in una situazione critica, e questo vale molto. Aleksandr Dugin”.