Bagnai segnala l’insidia nel Piano Draghi

Berlino ha già detto nein, però..

…Alberto  Bagnai:

sarei tranquillo, perché, come sempre fino a oggi, sarebbero gli stessi elettorati tedeschi a opporsi a qualsiasi soluzione “comune” (cioè coi soldi nostri). Il problema però è che ora anche i tedeschi stanno prendendo coscienza di essere quella cosa che vi spiegai tanto tempo fa (qui un riepilogo: goofynomics.blogspot.com/2024/09/i-cret), e questo complica le cose.

I nostri 5000 miliardi di euro di risparmi gli servono, lo stanno capendo, e il “fate presto!” di Draghi su soluzioni “comuni” (cioè coi soldi nostri) è in parte frutto anche di questa nascente consapevolezza.

Non che mi piacessero di più, ma erano senz’altro più innocui quando tutti tronfi segavano il ramo su cui erano seduti, convinti che non si sarebbe mai spezzato, negando agli altri quella solidarietà di cui oggi hanno disperato bisogno.

Anche Mazzalai la vede così:

a tu pensa! Siccome non sono riusciti a fregarci con il MES, solo ora che la Germania sta implodendo e la Francia collassando, il banchiere #Draghi chiede di condividere il debito e aiutare le banche dei due principali Paesi responsabili della crisi dell’euro! WAKEUP!

È possibile che da domani non si parli più del fantasmagorico Piano Draghi. Ma si tenga conto dell’osservazione di Bagnai…

Per fortuna finora non hanno capito…

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