Jacopo Coghe
Almeno su una cosa siamo davvero tutti d’accordo: la DAD (didattica a distanza) ha generato mostri.
Oltre a una maggiore analfabetizzazione e all’aumento dell’abbandono scolastico, medici specialisti e ospedali denunciano lo spaventoso aumento nei nostri figli e nipoti di episodi di ansia, depressione, disturbi psichici, alimentari e cognitivi, autolesionismo e, addirittura, istinti suicidari.
Molto di questo è dovuto all’eccessivo isolamento causato dalla DAD.
È per questo che sono rimasto sconvolto quando ho letto le nuove misure del Governo, che condannano centinaia di migliaia di bambini e adolescenti a ritornare nell’inferno della DAD di massa insieme ai loro insegnanti e alle loro famiglie, nonostante l’ormai altissimo tasso di vaccinazione di adulti e anziani (cioè docenti, genitori e nonni).
Sì, il Governo ha deciso che si tornerà – tutti – in DAD con 1 caso positivo all’asilo, 2 casi positivi alle elementari, e 3 casi positivi alle medie e ai licei, o anche solo 2 casi se i ragazzi coinvolti non hanno iniziato o finito il ciclo vaccinale – determinando, oltre alla clamorosa violazione del diritto alla privacy sanitaria, una orribile discriminazione nelle classi che indurrà sospetto o disprezzo verso i compagni “untori”.
Con queste regole anche decine di migliaia di giovani sani saranno costretti all’incubo della DAD entro pochi giorni, e non è giusto!
La pandemia e il lockdown ci hanno provato tutti. Restare chiusi a casa non è stato facile, per nessuno. Ma per bambini e adolescenti socializzare non è un’attività sacrificabile. È una necessità insopprimibile da cui dipende il loro sano sviluppo psico-attitudinale e affettivo.
Quello che chiediamo al Governo è molto semplice e di buon senso.
I bambini/ragazzi che risultano positivi al tampone o che presentano i tipici sintomi influenzali devono ovviamente rimanere a casa e devono potersi collegare alla lezione online.
Ma i compagni di classe che non presentano alcun sintomo (vaccinati e non) devono poter continuare le lezioni in presenza, ovviamente con mascherine e distanza di sicurezza.
Inoltre, nei giorni successivi devono poter effettuare a scuola tamponi gratuiti per monitorare il loro stato di salute in tutta sicurezza.
Rispetto all’anno scorso, infatti, docenti, genitori e nonni (oltre a molti ragazzi) sono immunizzati grazie a un altissimo tasso di vaccinazione di massa. Non è più giustificato sacrificare il diritto allo studio e al benessere psicofisico dei nostri figli e nipoti, le condizioni sono completamente diverse!
Infine, chiediamo che dopo due anni di pandemia il Governo inizi ad affrontare il problema del Covid a scuola in termini di prevenzione con serie riforme strutturali:
- Tamponi gratuiti nelle scuole per i compagni di alunni/studenti positivi o con sintomi influenzali
- Sistemi di ventilazione meccanica per il ricambio dell’aria nelle classi
- Potenziamento del trasporto pubblico locale a misura di studenti
- Accordi locali per l’uso di spazi pubblici o privatiper diminuire la pressione sugli istituti scolastici con “classi pollaio”
Non ti sembrano le soluzioni migliori, invece di continuare a spedire i nostri figli agli ‘arresti domiciliari’ a ogni nuova ondata? Così non si può andare avanti!
Ti prego di firmare la petizione subito: entro poco le norme del Governo faranno scattare la ghigliottina della DAD sul diritto allo studio e alla socialità di decine di migliaia di bambini e adolescenti.
Insieme possiamo (e dobbiamo) evitarlo.
Grazie di cuore del tuo aiuto prezioso,
ti aggiornerò sugli sviluppi nei prossimi giorni.
Jacopo Coghe
Vicepresidente di Pro Vita e Famiglia Onlus
P.S. Maurizio, migliaia di classi stanno passando in DAD forzata già in queste ore, mentre ti scrivo, costringendo all’isolamento migliaia di bambini e ragazzi perfettamente sani e già provati dal lockdown e dalla pandemia. Per questo è fondamentale firmare subito questa petizione e far giungere la nostra voce al Governo, grazie!
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