Paura, eh?)
https://twitter.com/ChanceGardiner/status/1466791024555180034?t=g3pHiyJtj3RaBzU4IwEgUg&s=09
“Non vaccinerei mio figlio2. Germania, bomba del presidente del Comitato vaccinazione
Thomas Mertens, presidente di STIKO (Commissione per le Vaccinazioni) di RKI citata da
“Non vaccinerei i miei figli. Non c’è nessun dato sulla sicurezza per i 5-11 anni. Gli studi attuali mostrano che non sono possibili previsioni sui danni a lungo termine.”
Una dichiarazione forte, che deflagra nel marasma della corsa alla vaccinazione per i più piccoli. Il presidente della Commissione permanente tedesca per le vaccinazioni (Stiko), Thomas Mertens, ha dichiarato che al momento non farebbe vaccinare il proprio bambino di sette anni contro il Covid a causa della mancanza di dati chiari sugli effetti di lungo periodo. Una vera e propria bomba che ha mandato su tutte le furie l’intero sistema. In pochi minuti, infatti, in molti si sono detti: “Se non lo fa lui, perché dovremmo invece vaccinare noi i nostri bambini?”. Mertens lo ha dichiarato a F.A.Z
Nella Bundesvehr chi si rifiuta di vaccinarsi subisce gravi conseguenze
DWN
Per i soldati la vaccinazione contro il Corona è obbligatoria come primo gruppo professionale. Chiunque si ritiri ostinatamente da questo sarà sanzionato. Punizioni disciplinari, arresti – e licenziamenti senza preavviso.
La leadership militare della Bundeswehr vuole far rispettare rigorosamente l’obbligo di vaccinazione contro la corona appena introdotto: chiunque rifiuti una vaccinazione senza una buona ragione medica deve affrontare gravi sanzioni. E’ quanto emerge da una lettera dell’ispettore dell’esercito Alfons Mais, a disposizione dell’agenzia di stampa tedesca. Anche la funzionalità e la prontezza all’azione dovrebbero essere mantenute al fine di fornire aiuto nella pandemia. La protezione completa delle donne e degli uomini non vaccinati dovrebbe essere stabilita “il prima possibile”.
Dopo mesi di discussioni, il ministero della Difesa ha reso la vaccinazione corona per gli oltre 180.000 soldati “soggetti a tolleranza” la scorsa settimana. Ora appartiene al cosiddetto programma di vaccinazione di base. La vaccinazione diventa così un requisito in un primo gruppo professionale – con la legge sui soldati come base.
“Durante l’attuazione di questi ordini, occorre prestare attenzione che non vi sia stigmatizzazione o esclusione di soldati precedentemente non vaccinati al fine di preservare la struttura interna dei nostri ranghi”, ha scritto Mais ai “Gentilmen Generals”. “Tuttavia, non si può escludere che i singoli soldati non rispetteranno l’obbligo di tollerare la vaccinazione contro il Covid-19 e non seguiranno gli ordini corrispondenti”.
Mais fa riferimento a una sentenza del Tribunale amministrativo federale del dicembre dello scorso anno, secondo la quale l’obbligo di tollerare non è discutibile. Si trattava di un soldato che aveva resistito a otto giorni di arresto disciplinare per essersi rifiutato di vaccinarsi. La corte ha anche affermato che, soprattutto, il rifiuto ripetuto di obbedire agli ordini è un reato militare – che è punito con una riduzione dello stipendio, un divieto di promozione o una riduzione di grado.
“L’obbligo di tollerare è una caratteristica militare speciale. Significa che i soldati sono obbligati a vaccinare, il cui uso è raccomandato dalle società specializzate competenti per evitare alcune malattie infettive “, ha spiegato un portavoce del ministero. Questo è ancorato alla legge sui soldati. L’obbligo di tollerare è un “pilastro per mantenere la capacità di leadership e la prontezza operativa della Bundeswehr”.
Nella Bundeswehr, i corpi coinvolti inizialmente si sono scontrati con le vaccinazioni corona obbligatorie, sebbene siano necessarie tutta una serie di altre vaccinazioni, contro alcune malattie meno pericolose o meno contagiose. Un collegio arbitrale ha poi votato a favore. Nel complesso, secondo la Bundeswehr, la percentuale di soldati vaccinati, di oltre l’80%, è già superiore a quella dell’intera popolazione. Non c’è ancora il numero esatto di coloro che hanno rifiutato di essere vaccinati.
Nei casi “in cui i soldati non rispettano il dovere di tollerare e gli ordini loro impartiti”, ritiene ineludibili le indagini preliminari finalizzate al procedimento giudiziario disciplinare, scrive l’ispettore dell’esercito Mais. Per i soldati regolari fino al termine del quarto anno di servizio e per quelli che svolgono il servizio militare volontario è consigliabile il licenziamento senza preavviso. Altrimenti c’è una “grave minaccia all’ordine militare o alla sicurezza delle truppe”.