Cari lettori, Blondet va in vacanza per un po’. Almeno due settimane, forse più. Non porto computer né risponderò alle mail, perché ho bisogno di disintossicarmi (la fame di comunicare notizie – e sparare opinioni e idee – è diventata dipendenza), perché praticare il giornalismo non fa’ avanzare nel Regno di Dio, e disperde l’anima. Ho disperso la mia più di quanto convenga alla mia età e alla prossimità dell’aldilà (la meditazione della morte è forte come l’orma dell’elefante, disse Buddha), e quindi provo a ricomporla. Se ci riesco.
Criticare, analizzare, esprimere giudizi, chiude un po’ troppo dentro il mondo della “conoscenza del bene e del male”, in cui consiste, forse, il peccato che abbiamo ereditato da Adamo. Mangiare dall’albero della conoscenza, dell’intelligenza analitica, mai esente da passione, dalla maldicenza spesso, e dal parteggiare. Ma ci vien detto: “Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro dei Cieli”,la cui perfezione consiste in questo: “Poiché egli fa sorgere il suo sole sopra i buoni e sopra i malvagi, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti”
Al disopra delle pur giuste passioni morali e civili, lotte politiche legittime, c’è l’oasi della indistinzione; che non significa la serena indifferenza del saggio di fronte alle malvagità umane, ma l’assenza di paura nel viverle. Per cui: “Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli”.
Come vedete, la teoria la so. E’ la pratica che mi manca, parecchio. Tanto che ho ragione di temere, quando sarò invitato alla Festa, che il Re mi troverà senz’abito da nozze.
Saluti e se volete, pregate per me.
(Pietro Annigoni, “San Giuseppe”, cattedrale di San Lorenzo in Firenze)