Un amico che abita in Ticino mi dice che quest’anno non potrà avere i fondi che la UE versa per le ricerche scientifiche, perché Bruxelles ha escluso la Svizzera dal mega-progetto Horizon 2020, mega-finanziato con 80 miliardi di euro. Ciò, come ritorsione per il referendum del 2014 con cui i cittadini svizzeri hanno cercato di mettere un tetto all’immigrazione di massa. La Confederazione, non essendo membro della UE pagava per partecipare ai progetti di Ricerca europei, e profumatamente: 400 milioni ogni anno. Era un socio “paritetico”. Adesso è stata esclusa persino dal programma Erasmus. Ora la Svizzera ha dovuto accollarsi integralmente il costo dei progetti di ricerca cui prima contribuiva la UE. Finché non si rimangia il referendum, la Svizzera “non” è Europa, è uno stato-paria.
Ovviamente Bruxelles è la “nuova Europa”: quella della burocrazia transnazionale impegnata a stroncare ogni manifestazione della volontà popolare, ogni atto di sovranità nazionale. Deve umiliare e punire la democrazia, come ha già fatto contro la Grecia.
Il caso dell’espulsione della Svizzera è però ancora più grave, se si può, per un motivo: ai soldi dello Horizon 2020, e allo scambio di informazioni e scoperte scientifiche, partecipa invece Israele. Pienamente, benché non sia uno stato europeo; e non ha le porte spalancate all’immigrazione di musulmani nè di altri, come sappiamo; anzi, è uno stato razziale che pratica l’apartheid e la discriminazione degli stranieri, cosa sancita in una legge approvata nel gennaio 2015 dove Sion si autodefinisce “stato degli ebrei” dove solo gli ebrei hanno pienezza di cittadinanza.
Da questo stato, l’oligarchia burocratica non ha preteso a violazione della volontà popolare razzista, mentre ha preteso dalla Svizzera – che di stranieri ne accoglie da decenni – che sputi sulla volontà espressa dal suo popolo con il metodo del referendum, caposaldo del sistema democratico. Ovviamente Sion esulta: partecipa a tutti i progetti che vuole, ficca il naso nelle ricerche altrui, e – di fatto – si fa’ finanziare dalla UE tutta una serie delle sue industrie militari e di quelle che hanno fatto pratica di tecnologia repressiva sugli abitanti di Gaza assediati.
Si va’ dalla ISRAEL AEROSPACE INDUSTRIES (IAI) che produce i droni Heron usati negli assassini mirati, al TECHNION – ISRAEL INSTITUTE OF TECHNOLOGY, che crea e sperimenta armamenti avanzati poi “provati” sui palestinesi, alla Elbit che fornisce gli speciali trattori per abbattere le case palestinesi, eccetera.
Le ricerche israeliane riceveranno da noi contribuenti europei almeno 425 milioni di euro per sviluppare il loro prezioso know-how distruttivo, contro le minoranze etniche che vuole opprimere.
La nuova dittatura sta ottenendo ciò che non è mai riuscito ai regimi europei totalitari di ieri: cancellare la Svizzera come isola del diritto e della libertà, rifugio estremo per i perseguitati politici o ideologici. Addio Lugano bella.
Uno stato europeo benemerito, deve rinunciare alla sua libertà: “glielo chiede l’Europa” con il ricatto eonomico, anche se non è della UE. Israele non è nella UE, ma Bruxelles non ha niente da rivendicare…
E’ un esempio tipico del modo in cui governa l’oligarchia che non abbiamo mai votato: con “due pesi e due misure”, e con lettere segrete.
Segreta – riservata – è la lettera con cui i due commissari europoidi Vestager e Hill hanno vietato o all’Italia l’uso del Fondo interbancario di tutela dei depositi, per le banche collassate, giudicandolo “aiuto di stato”. Leggo dai giornali che il governo Renzi “è tentato di rendere pubblica” la lettera dei due Commissari.
Scusate, come “tentato”? Accettare lettere segrete e tenerle segrete, significa farsi guidare da una entità che, oltre non essere legittima perché non eletta, governa su di noi con metodi occulti. Da qui all’istituzione di tribunali segreti non manca troppo. L’entità che chiamiamo “Bruxelles” diventa sempre più simile al Consiglio dei Dieci dell’oligarchia di Venezia; anzi a quell’organo enigmatico che aveva profetizzato Franz Kafka ne Il Processo: dove Josef K viene condannato al termine di una procedura che non gli è dato di capire, e per un’accusa che non gli è consentito conoscere.
Naturalmente bisogna esigere non solo che vengano rese pubbliche le lettere con cui la commissione guida noi italiani; abbiamo il diritto e dovere di esigere che siano pubbliche le lettere inviate dal Serenissimo Consiglio dei Dieci a tutti gli altri stati: perché è ovvio che questo sistema di governo a teleguida occultata consente arbitri, concessioni ad uno e divieti ad un altro membro. Magari alla Germania o ai suoi satelliti vengono consentite pratiche che a noi e ai greci sono proibite? Se non è ancora avvenuto (e dubito) di certo avverrà: è il sistema di teleguida segreto che finisce per sboccare in arbitri e inequità.
E’ il metodo stesso che dobbiamo rigettare radicalmente.
Anche perché di ieri la prova che Juncker in persona dirama statistiche e dati fasi per far sembrare che la prediletta Turchia d Erdogan sta effettivamente sforzandosi per contenere l’ondata di migranti che invia in Europa,e giustifica i 3 miliardi che Bruxelles e Berlino hanno dato all’Ottomano. La mail del capo di gabinetto di Juncker pretendeva 9.093 la settimana scorsa. Ora, il sito Politico ha posto mano a carte della Commissione, secondo le quali il numero de migranti che hanno attraversato la frontiera fra il 7 e il 13 dicembre sono stati 27.069, il triplo di quanto detto dal nostro dittatore flaccido.
http://www.politico.eu/article/refugee-numbers-dont-sum-up-selmayr-juncker/
Ma chi dovrebbe e potrebbe contestare questa dittatura segreta? Un’autorità legittima. A trovarla. Avete visto come il capo di Bankitalia è corso a farsi proteggere da Mattarella, che è il garante ultimo dei parassiti inadempienti e strapagati da denaro pubblico (ne è stato esponente tutta la vita). Quando a fanno grossa – e Visco l’ha fatta – si proteggono e difendono a vicenda. Mattarella l’intoccabile dichiara Visco intoccabile: è la repubblica di Re Mida… L’altra volta, era bastato “salvare” l’emolumento della disastrosa Tarantola, che ci ha fatto perdere miliardi in pasticci coi derivati (quanti non lo sapremo mai), mettendola dove non poteva far danni, alla presidenza della Rai. Stavolta ci voleva il sacro toccamento del Quirinale.
Non si fanno mancare niente, i nostri oligarchi interni. Miliardari di Stato, anche in questa finanziaria (orwellianamente Patto di Stabilità) hanno 1) rinnovato l’emolumento a Radio Radicale, 10 milioni di euro per il 2016 (pagina 83) e. 2) , “tre milioni per il nuovo Fondo destinato allo studio dell’ebraismo”: leggere per credere a pagina 91.
Come vedete, anche i nostri oligarchi interni sono “europeisti”: fanno sempre un favore ad Israele, e danno sempre soldi alla Massoneria nichilista, con il classico “due pesi e due misure”. Il segreto è ottenuto affogando le norme spese relative nelle 375 pagine della finanziaria.
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00953260.pdf