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Il 14 luglio di quest’anno il Presidente della Federazione russa Vladimir Putin ha rilasciato, a San Pietroburgo, in margine ai matchs preliminari della Coppa del Mondo di Calcio che nel 2018 si terranno in Russia, un’intervista ad un giornalista della RTS Radio Télevision Suisse.

Vediamo quello che Putin, giocando come il suo solito a tutto campo, ha detto al giornalista intervistatore.

RTS: Buonasera signor Presidente. Grazie molto di questo colloquio che ci ha voluto concedere.

Putin (che parla in francese): Leggi tutto

Andrea Cavalleri

 

Noto che tantissime persone restano sempre più perplesse nell’accostarsi alla pagina economica dei grandi giornali, come il “Corriere”, “La Stampa” “Repubblica” o lo specializzato “Sole 24 ore”, in quanto continuano a ritrovarvi una girandola di temi ed espressioni, degli autentici ritornelli, che sentono in qualche modo scollati e lontani dalla realtà che vivono e di cui fanno esperienza.

Per cui arrivano talvolta a chiedersi: “Possibile che i redattori di … Leggi tutto

Di Giulio Giampietro

Don Ariel Levi di Gualdo (www.isoladipatmos.com ) , prete cattolico ( non è così scontato), brillante polemista con buoni studi teologici, per difendere il recente motu proprio pontificio di modificazione del processo canonico sulla nullità di matrimonii (in realtà gli atti pontifici sono due, ma qui si omette di considerare quello destinato alle Chiese orientali), sceglie la tattica collaudata dell’attacco come miglior difesa. Non si limita quindi ad esprimere la sua filiale adesione (e fa benissimo) … Leggi tutto

UNA BOLLA CHE VIENE DA LONTANO (parte terza) – di Luigi Copertino
on set 12, 2015

Dalla bolla finanziaria alla bolla delle esportazioni asiatiche

Dunque, il ruolo svolto dall’Asia emergente, in particolare dalla Cina, e dai nuovi ceti medi extra-occidentali come finanziatori a credito del parvente benessere dei vecchi ceti medi occidentali, a rischio di depauperamento, è stato decisivo nel processo di finanziarizzazione dell’economia globale. L’antefatto di questo scenario ha la sua radice nelle politiche neoliberiste, inaugurate dalla Thatcher e … Leggi tutto

 

Un sistema globale bipolare basato sullo squilibrio credito-debito

«A cominciare dal 2000-2001, – ha scritto un osservatore attento come Giulio Tremonti – il PIL degli USA è stato “dopato” con la continua iniezione di “bolle”: prima la bolla della new economy, poi la bolla di borsa, infine e soprattutto la bolla creata con la crescita vertiginosa dei valori immobiliari (…). La nuova tecno-finanza ha fatto tutto il resto. E’ così che negli ultimi anni, soprattutto dagli immobili e dai Leggi tutto

IL DEFAULT CINESE COME SEGNO DEL FALLIMENTO DELLA GLOBALIZZAZIONE MERCATISTA

Tre date “significanti”

Correndo l’anno 1807, Georg Wilhelm Friedrich Hegel, nella “Fenomenologia dello spirito”, all’indomani dello sconquasso napoleonico, descrivendo il “sentimento di ignoto” che si era impossessato dei popoli europei, osservava che « … l’intera massa delle rappresentazioni, dei concetti che abbiamo avuto finora, le catene del mondo, si sono dissolte e sprofondano come in un’immagine di sogno». Oggi, dopo la fine del mondo bipolare fuoriuscito dal secondo conflitto … Leggi tutto

Attualmente nel panorama culturale dei cattolici conservatori occidentalisti, ed in genere americanofili, fanno bella mostra le opere storiche dello statunitense Rodney Stark, protestante (convertito al cattolicesimo, vero, ma a quello, molto protestantizzato, statunitense), edite in Italia da case editrici catto-conservatrici.

Tuttavia, quella dell’opera storiografica dello Stark da parte di settori del mondo culturale cattolico italiano è una valutazione troppo benevola. Personalmente nutro forti riserve sull’opera di questo americano e naturalmente sui suoi emuli italiani. Consentitemi di spiegarne alcuni motivi.

1)Spesso, … Leggi tutto

Publio Cornelio Tacito, storico dell’antica Roma, assunse un atteggiamento disincantato e realista di fronte all’emergere di un potere cesaristico sulle macerie della “virtù” repubblicana, venuta meno per il diffondersi dell’empietà tra i romani, e finì per accettare come irreversibile tale esito per lo Stato romano del suo tempo. Senza dubbio Tacito parteggiava per l’aristocrazia senatoria che si vedeva contendere il potere dall’autorità imperiale, la quale, dal canto suo, cercava di legittimarsi mediante un più vasto consenso popolare. Tito Flavio Domiziano, … Leggi tutto