ANCHE IL NOBEL AL CAPOLINEA
Certo che l’interruzione del Nobel per la letteratura è un potente segno dei tempi. Indica la crisi della laica consacrazione suprema occidentale, con cui il Luteranesimo si faceva pietra di paragone assoluta dei “valori” indiscutibili. Ricevere un Nobel, anzi “essere” un Nobel (il verbo “essere” imprime un carattere ontologico, sacramentale) voleva dire incarnare l’autorità superiore, anzi massima; inconfutabile perché – nel mito che l’Accademia svedese ha instaurato – oggettiva, imparziale e pura, scesa dall’empireo luterano. Ciò ovviamente riusciva meglio per … Leggi tutto