I pezzi miei

L'esplosione dell'A321 sul Sinai. Lo zampino saudita.

L’intelligence Usa rivela: probabilmente è stata una bomba dell’ISIS ad abbattere l’aereo russo. Perché l’annuncio viene dalla “intelligence Usa”? Perché i servizi russi volevano tener riservata la notizia.

Una fonte dello spionaggio russo ha appena confermato che il governo russo non renderà pubbliche le sue prime rilevazioni a proposito del precipitato A321 sul Sinai. Tuttavia, la loro intelligenze ha solidamente indicato l’Arabia Saudita come responsabile dell’attentato che ha ucciso 244 persone. Con la piena complicità dei servizi egiziani. La Leggi tutto

Lavrov e Putin, un'altra vittoria.  Diplomatica.

D’improvviso, a Vienna, è stato possibile parlare di pace in Siria. Staffan De Mistura: “L’intervento militare russo ha radicalmente e bruscamente modificato le prospettive di chi sperava ancora di usare le armi per cambiare il governo di Damasco. Allo stesso tempo c’è la consapevolezza russa che per evitare di entrare in uno scenario afgano con tonalità somale e libiche è indispensabile contribuire adesso, concretamente, a un processo di soluzione politica sotto l’egida Onu».

Ma questo è proprio ciò che Mosca Leggi tutto

Draghi e BCE, stile di governo  "K. e Kamicia"

E’ accaduto a Londra il 18 maggio scorso. Benoit Coeuré, membro del comitato esecutivo della Banca Centrale Europea, si incontra a cena con dirigenti di Goldman Sachs e Citigroup , nonché alcuni gestori di fondi speculativi, e li informa: la BCE comprerà altri titoli di stato, accelerandoli, prima della pausa estiva. In pratica, il banchiere centrale ha dato ai suoi amiconi notizie riservate in anticipo, e non a tutti gli operatori finanziari; la conseguenza della decisione della BCE fu il Leggi tutto

Preghiamo per la Russia. Di nuovo sul Calvario.

Il sostegno dell’opinione pubblica russa all’intervento in Siria sicuramente crollerà se vengono uccisi più soldati russi o avviene un attentato terroristico di grande portata in patria…”: così, su Newsweek del 31 ottobre, i due analisti William Courtney (già ambasciatore Usa in Georgia e Kazakhstan, dunque uno specialista della sovversione estera) e Donald Jensen, della John Hopkins.

Alla luce della tragedia del volo russo da Sharm el Sheik, le parole di cui sopra assumono un senso preciso. Non si tratta Leggi tutto

I candidati alla Casa Bianca fanno campagna: in Israele

In una grandiosa manifestazione di indipendenza e orgoglio nazionale, i candidati presidenziali Usa vanno a fare il prossimo dibattito…in Israele. “Da Gerusalemme – recita il comunicato – ogni candidato presidenziale avrà l’occasione di presentare le proprie idee sulla politica estera Usa, le relazioni Usa e Israele, i pericoli che minacciano gli alleati degli Stati Uniti in Europa ed Asia, l’instabilità del Medio Oriente, terrorismo (…)”.

Strano. Qualcuno può credere che, essendo l’elettorato americano in America, è agli americani che i Leggi tutto

Sabato  vado a Bergamo (perciò il blog è fermo)

Comunico qui che sabato 31 ottobre sarò a Bergamo, invitato da Domus Orobica, per una conferenza sulla Russia di Putin.

Non sarà una cosa eccezionale, ve lo dico subito. Se do la notizia con un certo rilievo è per scusarmi di un errore: nella pagina “dove incontrare Blondet” ho messo la data sbagliata, 31 novembre, e nonostante molti lettori mi abbiano segnalato l’errore (“trenta giorni ha novembre – con april. ecc”) non l’ho corretto.

L’altro motivo è, spiegare il Leggi tutto

Sembra che la Serbia non entrerà nella NATO, dopotutto

Il primo ministro serbo Aleksandr Vucic è andato in Russia per acquistare armamenti. Comprerà una decina di elicotteri, di cui due già pagati. Ha ordinato un automezzo a russo a 8 o più coppie di ruote su cui piazzare il cannone di quarta generazione 155 mm NORA, fabbricato e concepito a Belgrado, pesante 35 tonnellate; con la ditta russa che fornisce il mezzo, KamAz, la Serbia ha stretto un contratto di manutenzione a lungo termine. Inoltre vuole montare sul suo Leggi tutto

Siamo la generazione che morirà sotto euro-dittatura?

Come dice Jacques Sapir, il Portogallo ha subito un colpo di Stato. I partiti di destra al governo hanno perso: meno 28 seggi in Parlamento, il 38,5% dei voti. Esausti dei programmi d’austerità, i portoghesi hanno dato la maggioranza (50,7%) a partiti della sinistra, uniti da una volontà di rinegoziare in Europa  i programmi di tiro della cinghia imposti dalla UE. Ebbene: il presidente della repubblica, Cavaco Silva, ha deciso di non consentire alle sinistre di andare al governo. Con Leggi tutto