I pezzi miei

"NATO guerrafondaia": Steinmeier si sveglia. Tardi.

Non è Mosca, ma la NATO  che “provoca”. E’ la NATO ad essere “guerrafondaia a ”far tintinnare  le sciabole”. L’ha detto  (finalmente) il ministro degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier, il cui paese è membro centrale della NATO.  L’ha detto al Bild  am Sonntag.  La sua è stata una critica  esplicita alla  gigantesca esercitazione NATO in corso in Polonia, con la partecipazione di 31 mila uomini di 16 eserciti (fra cui il germanico) il cui scenario consiste nel  simulare di  “respingere … Leggi tutto

Agli schiavi italioti. Con omaggio agli indiani.

Questi pensieri li dedico ai controllori di volo di Fiumicino, che hanno scioperato per vedere la partita Italia Svezia (110 voli cancellati); ai dipendenti dell’ATAC iscritti al sindacato Ugl che  lunedì hanno scioperato dalle 20.30  alle 0.30 per vedere l’Italia contro il Belgio. Li dedico ai palermitani dell’Amat, l’azienda trasporti di Palermo, che hanno fatto lo stesso.

Siete negri. Lo dimostrate col vostro comportamento: negri. Quei negri che Alexis de Tocqueville  vide e descrisse nel suo grandissimo saggio “La Leggi tutto

Ma allora si può osare di "stare con Putin"?

“L’Italia   può andare fiera di Renzi, dico sul serio”: così Vladimir Putin al Forum di San Pietroburgo.  Vero  che è la Russia che può andar fiera di Putin.  Isolata, la Russia? Al Forum di San Pietroburgo   ci sono 10 mila partecipanti di 130 paesi; 1500 uomini d’affari e imprenditori da 62 paesi; è arrivato Juncker (speriamo sobrio) per a detta sua “costruire ponti”  (ma la UE ha rinnovato le sanzioni), c’è Ban Ki Moon, c’è Sarkozy, ci sono i paesi … Leggi tutto

Il piano di guerra per Killary. Scritto dai soliti noti.

Nell’anno 2000,  un pensatoio chiamato PNAC (Project for a New American Century)  pubblicò un piano chiamato “Rebuilding American Defense” (Ricostruire la Difesa Americana).  Era, rivolto al futuro presidente Usa che ancora non si sapeva chi sarebbe stato (fu Bush jr.) l’immenso progetto di riarmo e bellicismo americano  cui dobbiamo  la condizione in cui è il globo: “L’America”  vi si leggeva, “deve preservare ed estendere la sua posizione di leadership globale mantenendo la superiorità delle forze armate USA”. E’ … Leggi tutto

Euro-oligarchia:  nel panico, ma  incorreggibile

L’ultima prova di demenza (per ora)  è la minaccia di Jens Stoltenberg, il segretario generale della NATO:  anche attacchi di hackers nelle reti occidentali possono far scattare la clausola di difesa reciproca. Insomma tutti noi europei saremo obbligati a  scendere in guerra contro la Russia, perché una rivista (Oilprice.com) ha scritto che, forse,  Mosca è in possesso di tutte le email che Hillary Clinton ha memorizzato sul suo server privato, e potrebbe girarle a Wikileak:  in queste mail –  su … Leggi tutto

Orlando.  Strana la ditta per cui lavorava Mateen

La G4S è una multinazionale britannica, una grande agenzia  paramilitare  (anzi, la dicono più grossa delle stesse forze armate britanniche)  che offre servizi di sicurezza e sorveglianza;  quindi si ritiene che  selezioni con cura il suo personale. Come può  garantire “scurezza” se prima non assume personale “sicuro”?

Orbene, una tale ditta assume  nel 2007 come guardia giurata un Omar S. Mateen,  e se lo tiene,  nonostante costui sia stato due volte in Arabia Saudita        (nel 2011 e nel 2012, per … Leggi tutto

Perché Rita Katz ci ha messo la firma?

I selfie  dello  stragista di Orlando sono stati  diffusi ai media con stampato il logo del SITE  (Search for International Terrorist Entities) della nota (ai nostri lettori) Rita Katz. Come mai la signora (grande produttrice di video di Osama bin Laden, nota provocatrice e in passato fabbricatrice di accuse a musulmani a beneficio dell’FBI) ci ha voluto mettere la firma?

C__Data_Users_DefApps_AppData_INTERNETEXPLORER_Temp_Saved Images_CkwkmPzWEAAKupl

L’assassino  solitario  era noto all’FBI, che l’aveva interpellato tre volte  (un classico); tuttavia aveva armi regolarmente detenute, perché lavorava come … Leggi tutto

Frenesie belliciste di Nuland & Neocon

Ecco l’ultima: il Comando operazioni speciali del Pentagono (SOCOM)  sta cercando ditte americane che fabbrichino armi russe:  ne ha parlato il Washington Post, edizione Tampa Bay.   Alle “operazioni speciali” servono  armi “non conformi agli standard Usa e NATO” – ovviamente kalashnikov,  il fucile di precisione SVD (per cecchini), mitragliatrici di medio e grosso calibro, cannoncino 14,5 mm  aeromontato. Perché? “Ciò avrà impatto positivo  nelle relazioni coi partner  stranieri familiari con quelle armi”;  ha detto il portavoce del  SOCOM, Matt … Leggi tutto