Pezzi che ci sono piaciuti

Il 10 dicembre 2015 il Vaticano ha pubblicato un nuovo documento sul dialogo ebraico-cristiano. Il nuovo documento, intitolato “Perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili”, segna il 50° anniversario e la continua espansione della dichiarazione “Nostra Aetate” del Concilio Vaticano II. La “Nostra Aetate” ha presentato un cosiddetto “nuovo quadro teologico” per il rapporto tra la Chiesa cattolica e il popolo ebraico. La dichiarazione ha fatto varie dichiarazioni che hanno provocato un allontanamento … Leggi tutto

Probabilmente ben pochi se ne sono accorti in questi giorni, ben pochi hanno fatto caso a questo articolo…

L’offensiva di Schäuble sulle banche, troppa esposizione sul debito pubblico

Ad eccezione di Finlandia e Slovacchia, non esiste in Europa un sistema bancario esposto sul debito nazionale come quello italiano. Gli istituti guadagnano sui titoli di Stato, e lo Stato conta su un finanziatore costante. Ma, visto da Berlino, si tratta di un equilibrio instabile da smantellare.È per questo che il mese Leggi tutto

 

 da Radiospada

di Luca Fumagalli

Lo scrittore Julien Green, nom de plume di Julian Hartridge Green, un anglicano convertitosi al cattolicesimo, dopo che ebbe la ventura di assistere per la prima volta alla nuova messa di Paolo VI, stupito per averla trovata incredibilmente simile al rito protestante, si rivolse alla sorella Mary chiedendole: «Ma, allora, perché mai ci siamo convertiti?».

Quello di Green è solamente uno dei tanti aneddoti che raccontano dello sconcerto che molti provarono innanzi alle innovazioni

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Chi combatte Daesh e chi no (e lo dice Limes)

(dall’editoriale della rivista Limes 11/15)

Sgombriamo il campo dall’equivoco della «grande coalizione» che giura di combattere lo Stato Islamico.

Allo stato dei fatti in questa gloriosa compagnia occorre distinguere fra coloro che non combattono affatto, offrendo al massimo addestramento e qualche supporto (una quarantina, fra cui l’Italia), coloro che si impegnano con misura e quasi esclusivamente dall’aria – in particolare Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna – e coloro che fingono di farlo (Turchia, Arabia Saudita e altri arabi del … Leggi tutto

SALVA BANCHE: PRESTITI SUBORDINATI, CAMPO DEI MIRACOLI

Andrea Mazzalai, Iebergfinanza

(MB. Qualche lettore mi chiede un parere sullo scandalo delle banchette, in cui è coinvolto il papà della Boschi – su cui si concentra la furia della cosiddetta “opposizione politica”, come fosse quello il problema, e via la Boschi, sarebbe risolto. Ora, scrivere un pezzo è inutile, perché non saprei scriverlo meglio di Iceberfinanza di Andrea Mazzalai,   che non conosco personalmente. Vi consiglio di andare lì e leggervi tutto, specie le illuminanti tabelle:

http://icebergfinanza.finanza.com/2015/12/14/salva-banche-prestiti-subordinati-come-campi-dei-miracoli/)

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Tolkien, nelle sue lettere al figlio, quando spiega Il Signore degli Anelli, dice che nelle sue intenzione non c’era quella di attribuire caratteri religiosi ben definiti a ciascun personaggio. Non voleva scrivere un poema religioso; piuttosto un poema intriso di religiosità. La sua idea (geniale), quindi, fu piuttosto quella di distribuire caratteri dei protagonisti del Vangelo tra più personaggi (per questo i caratteri di Maria sono in parte ravvisabili in Galadriel, in parte nella moglie di Manwe, Angelo del … Leggi tutto

Fabio Mini: cosa "non" sappiamo del Califfo

Mentre Russia e Turchia si scambiano insulti e accuse è tornata di moda la madre di tutte le accuse: il sedicente Califfo Al Bagdadi sarebbe il prodotto “involontario” del sistema di detenzione adottato dagli americani. Avrebbe ideato e creato il mostro Isis sotto il naso dei suoi secondini.

 

La tesi è suggestiva, ma non convince. Su al Bagdadi si sa poco o nulla e la stessa ex moglie appena liberata in Libano dopo uno scambio di prigionieri con al … Leggi tutto

Giulietto Chiesa

Forse questo discorso di Putin di fronte all’Assemblea Federale è stato il più importante in assoluto.

La Russia è  impegnata in un confronto con l’Occidente la cui asprezza e pericolosità è senza precedenti. E il leader russo, intenzionalmente, ha voluto rimarcare, piuttosto che i successi delle sue presidenze,  le difficoltà che il popolo, la gente, dovrà incontrare nei tempi che verranno.

È stato un discorso forte, duro, a tratti spavaldo, di chi è sicuro di disporre del consenso … Leggi tutto