Francesco Giavazzi, oggi consigliere economico del primo ministro italiano Mario Draghi, ha affermato oggi che aumentare i tassi di interesse della Banca centrale europea non è il modo giusto per frenare l’impennata dei prezzi.
La scorsa settimana la BCE ha suggerito l’intenzione di aumentare il tasso di interesse di 25 punti base a luglio e ha affermato che potrebbe essere necessario un aumento maggiore a settembre, poiché le pressioni inflazionistiche stavano aumentando e si stanno ampliando.
“La Bce promette di aumentare i tassi in risposta all’aumento dell’inflazione con lo strumento sbagliato”, ha detto Giavazzi a una conferenza di Roma. “Non abbiamo inflazione derivante dalla domanda interna come negli Stati Uniti, abbiamo inflazione legata al (aumento) dei prezzi del gas”.
Giavazzi ha poi detto a Reuters che non era sua intenzione criticare la Bce, che “sta usando lo strumento a sua disposizione per cercare di frenare i prezzi”, ma ha ribadito che era lo strumento sbagliato nelle circostanze attuali e rallenterà l’economia. Piuttosto, “i governi dovrebbero imporre limiti al prezzo del gas”, ha affermato, un approccio per cui l’Italia ha spinto a livello dell’UE.
Fonte: Reuters (https://www.reuters.com/markets/europe/ecb-hikes-are-wrong-way-curb-inflation-says-draghis-right-hand-man-2022-06-13/))
Per una volta nella vita Giavazzi ne dice una giusta. C’è solo un problema: la Germania da quell’orecchio non ci sente. Il ministro delle finanze Lindner ha appena detto che l’elevata inflazione è figlia dell’Euro debole, suggerendo che auspica una politica di rialzo dei tassi da parte della BCE.
C’è poco da fare, prima o poi le asimmetrie e gli squilibri dell’Eurozona vengono a galla. Buona fortuna a tutti i migliori. Ne hanno bisogno!
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