“Il mese scorso Jared Kushner, il principale consigliere di Trump e suo genero, ha fatto una visita personale a Riyad. Si dice che i due principi abbiano fatto le 4 per diverse notti, scambiandosi racconti e progettando la strategia”. Così David Ignatius, il massimo columnist del Washington Post sul Medio Oriente.
L’idea che gli eventi in corso siano stati delineati da due figli di papà nati viziati e sempre accontentati in tutto nei loro capricci, farà pure paura. Ma ecco un completamento di questo retroscena, da parte di un analista di solito molto ben informato, Anis Nakache sulla tv Al Majadeen del Libano.
Ridendo e scherzando, Jared in quella visita ha chiesto al giovane principe Impulsivo di mantenere le sue promesse quanto ai miliardi di dollari promessi a suo suocero, The Donald.
Ovviamente, Mohamed Bin Salman ha cominciato a lamentarsi: i tempi sono duri, il petrolio è basso, sono pieno di debiti …. a questo punto, Jared ha tirato fuori una lista delle fortune detenute all’estero dai principi della famiglia reale o imparentati. Basta espropriare questi principi accusandoli di corruzione, e si possono metter le mani su 2 o 3 trilioni di dollari. Si tenga presente che il debito pubblico USA è poco sui 20 trilioni di dollari, e la superpotenza campa “stampando” denaro.
Quando è stato chiesto a Nakache se il suo racconto era una semplice deduzione o gli veniva da precise informazioni, ha risposto: è informazione, non deduzione.
Se vero, ciò spiegherebbe lo strano tweet di The Donald il 4 novembre. Mentre Bin Salman procedeva alle ondate di arresti del parentado e dei clan rivali, Trump invece di commentare questo, ha scritto:
“Apprezzerei moltissimo che l’Arabia Saudita quotasse l’Aramco alla Borsa di New York. Importante per gli Stati Uniti!”.
Donald J. Trump @realDonaldTrump – 12:49 PM – 4 Nov 2017
Would very much appreciate Saudi Arabia doing their IPO of Aramco with the New York Stock Exchange. Important to the United States!
Praticamente una benedizione al golpe, in cambio di miliardi. Diventa spiegabile anche il dispaccio diplomatico segreto (ma rivelato da Channel 10) che il ministero esteri di Israele ha diramato a tutti gli ambasciatori israeliani, da cui si vede come Israele abbia coordinato con il principe saudita le azioni, a cominciare dalle dimissioni del premier libanese Hariri, approfittandone per elevare la tensione nell’area e appoggiando di fatto il golpe e di Bin Salman .
Il dispaccio, in ebraico, istruiva i suoi diplomatici di “fare tutto il possibile per” incitare i paesi ospiti “a intensificare la pressione diplomatica contro Iran ed Hezbollah”, a sottolineare che “l’Iran è coinvolto nella sovversione regionale; e invitare “i più alti governanti” nei paesi a fare tutto per “espellere Hezbollah dal governo libanese” (Hezbollah ha tre ministri in carica).
Il blogger ha aggiunto che, mentre Jared era a Riyad, uno yacht misterioso ha attraccato al porto di Geddah, e – sotto la protezione di reparti armati – caricato di valige contenenti un miliardo di dollari in contanti. Non sono denari che finiranno mai rivelati nei Panama Papers, non c’è pericolo. Secondo l’informato, l’edificio della Knesset (il parlamento ebraico), costruito grazie ad una donazione di David de Rotschild, conserva nei suoi sotterranei, molto in fondo, un vero Fort Knox -un tesoro finanziario gestito dai Rotschild ed immune da ogni inchiesta o controllo. Ma questa sicuramente è una fake news.