Una donna ha interrotto la conferenza stampa di Blinken e lo ha definito “il sanguinario Blinken segretario del genocidio” riferendosi al suo sostegno al massacro dei bambini a Gaza
https://twitter.com/Megatron_ron/status/1879195151597477962
Dalla dichiarazione del cessate il fuoco, l’occupazione israeliana non ha fermato i massacri contro i palestinesi indifesi a Gaza. Gli aerei hanno bombardato tende, case e tutti i luoghi in cui avevano trovato rifugio gli sfollati
Il giornalista Sam Husseini è stato allontanato con la forza dalla sala stampa dopo aver chiamato Blinken “criminale”.
https://twitter.com/Megatron_ron/status/1880066568740360578
mentre fingevano di sostenere un accordo di cessate il fuoco a Gaza, Biden e Blinken lo stavano attivamente sabotando dietro le quinte, schierandosi di fatto con Netanyahu. Le loro azioni hanno frustrato perfino i negoziatori israeliani…
Dalla dichiarazione del cessate il fuoco, l’occupazione israeliana non ha fermato i massacri contro i palestinesi indifesi a Gaza. Gli aerei hanno bombardato tende, case e tutti i luoghi in cui avevano trovato rifugio gli sfollati
https://twitter.com/mar40248589/status/1880159282693595428
Lavrov commenta sui trucchi sporchi dell’amministrazione Biden diretti a sabotare un possibile dialogo tra Trump e Putin.
https://www.mid.ru/en/press_service/minister_speeches/1991476/
“…La scena politica americana, in particolare tra i democratici, mostra spesso la tendenza a lasciare un “pasticcio” all’amministrazione entrante. Ciò è stato evidente quando Barack Obama, tre settimane prima del primo insediamento di Donald Trump, ha espulso 120 diplomatici russi e le loro famiglie e ha sequestrato, in stato di arresto, a causa di proprietà immobiliari inviolabili dal punto di vista diplomatico, alle quali è tuttora vietato l’accesso. Questo ci ha costretto a reagire e di certo non ha facilitato le relazioni tra Stati Uniti e Russia durante la nuova amministrazione Trump.
Allo stesso modo, sembra esserci un tentativo di “mettere i bastoni tra le ruote”, come diciamo noi, sia ai serbi che all’amministrazione Trump. Un vice assistente per l’energia è arrivato sul posto, ha partecipato a una conferenza stampa congiunta con il presidente Aleksandar Vučić e ha moralizzato, insistendo sul fatto che il capitale russo dovrebbe essere escluso dalla Naftna Industrija Srbije e dal settore energetico serbo in generale. In caso contrario, ha minacciato di bloccare l’accesso al mercato per le merci serbe. È stata una performance piuttosto sfacciata, eppure questo è il “marchio di fabbrica” dell’amministrazione americana uscente.
Quando non si è stati rieletti e la propria squadra percepisce l’America in un modo che non è stato appoggiato dalla maggioranza degli americani, eticamente parlando – al di là della politica, per una elementare decenza umana – si dovrebbe semplicemente attendere la conclusione dei tre mesi che separano le elezioni dall’insediamento, comprendendo che il popolo desidera una politica diversa. Invece no, si insiste a “sbattere la porta”, assicurandosi di lasciare un impatto significativo…”