Come Bruxelles impone l’agenda LGBTQ a Ungheria e Polonia (pagando)

Bruxelles ha stanziato quasi 80 milioni di euro alle ONG in Ungheria e Polonia per “destabilizzare” i governi patriottici di Orbán e PiS.

Un recente rapporto del centro accademico ungherese MCC Brussels con sede a Bruxelles rivela come la Commissione europea utilizzi il bilancio comune per finanziare organizzazioni allineate all'”europeismo progressista”, molte delle quali operano come ali politiche contro i governi sovranisti dell’Europa centrale.

Solo attraverso il programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV), Bruxelles ha erogato 41 milioni di euro alle ONG in Ungheria e 38 milioni di euro in Polonia. Lungi dall’essere utilizzata per scopi neutrali o caritatevoli, una parte sostanziale di questi fondi è andata a organizzazioni direttamente coinvolte in campagne di agitazione contro i governi legittimi, come quello di Viktor Orbán a Budapest o l’ex governo PiS a Varsavia. Queste entità agiscono, nella pratica, come strumenti di ingerenza politica al servizio del progetto federalista promosso dalle élite comunitarie.

https://gaceta.es/europa/bruselas-destino-41-millones-de-euros-a-ong-20250328-1340/

https://t.me/LaMiaTribuPadMini

LA GACETA (https://gaceta.es/europa/bruselas-destino-41-millones-de-euros-a-ong-20250328-1340/)

Bruselas destinó casi 80 millones de euros a ONG en Hungría y en Polonia para “desestabilizar” a los gobiernos patriotas de Orbán y del PiS

ONG y centros de pensamiento globalistas actúan como «instrumentos ideológicos» al servicio de las élites de Bruselas

Giavazzi, il tipico “esperto” cui si rivolge il potere

Leggo cose senza senso sulla questione dazi che sono del tutto analoghe al pensiero magico usato con l’Ucraina. Qui c’è una marea di gente cotta nel brodo UE che pensa che basti desiderare una cosa e questa accade. Perché sono abituati così, l’opinione degli Stati non conta.

Peccato che poi incontri un Putin o un Trump e tutto il tuo mondo di unicorn* e arcobalen* va a farsi friggere. Pronti? Vi do una triste notizia. PUTIN PUÒ ANCHE VINCERE LE GUERRE E TRUMP PUÒ ANCHE METTERE I DAZI INDIPENDENTEMENTE DA QUELLO CHE LA UE DESIDERA. Ci siamo? Quando siamo scesi dall’arcobalen*.

Rimane quindi la questione del che si fa per tutelare l’interesse nazionale italiano Dire in coro che i dazi sono brutti e puntare il dito contro quello che dice che SE la gestiamo bene possono essere un’opportunità NON AIUTA A CAMBIARE LO STATO DI FATTO. Volete che diciamo abbasso i dazi? Benissimo. ABBASSO I DAZI E dopo? C’è una superpotenza in deficit commerciale (importa molto di più di quello che esporta) che vuol mettere dazi, che si fa? Provo a fare uno schemino, poi mi dite cosa preferite.

Gli dico di non mettere dazi a nessuno se no lo picchio, così chiama la security e ci porta al manicomio vado insieme agli altri a cui lui vuole mettere i dazi e gli diciamo di non metterli se no lo picchiamo così ci mette nello stesso calderone con il vero problema per il commercio usa ovvero la Germania e ci mette dazi doppi

gli dico di non mettere dazi A ME che sono suo amico e gli spiego che i miei prodotti non sono in concorrenza con i suoi e che anzi, posso comprare più merci sue in cambio, per esempio per la difesa.

Magari non funziona, ma se funziona Se nonostante tutto lui mette i dazi a me li metto anch’io a Cina, India Turchia e C. così si torna a produrre in Italia e in qualche anno saremo più forti