(LifeSiteNews) – Il prossimo passo della rivoluzione informatica è il cosiddetto metaverso, una potente piattaforma che va oltre qualsiasi cosa vista finora. Verrà commercializzato come la prossima generazione di Internet, facilitando intense esperienze e aprendo nuovi mercati. Alcuni temono che questo metaverso peggiori le attuali dipendenze dai social media. Altri lo vedono come una distrazione molto più dannosa, soprattutto per i giovani.
Tuttavia, nessuno sembra considerare le implicazioni morali del progetto. Il metaverso danneggerà le anime. Purtroppo, nessuno vede alcuna ragione per coinvolgere Dio e la moralità in un’invenzione tecnologica apparentemente al di fuori del regno privato della religione. Peggio ancora, il clero non mostra alcun segno di riconoscere la questione. Essa non rientra nemmeno nel suo radar.
Tuttavia, il problema esiste. Il metaverso è un attacco metafisico alla visione del mondo che ha la Chiesa. Cancella la natura di un universo creato da Dio. Rende possibili atti immorali che Lo offendono gravemente.
Un processo di immaginazione e distruzione
Il metaverso deve essere compreso nel contesto di un processo di sforzo continuo della modernità per mettere l’umanità, non Dio, al centro di tutte le cose.
In effetti, la modernità ha l’ossessione di immaginare nuovi mondi senza Dio. L’Illuminismo introdusse modalità per estendere la realtà ai propri limiti sviluppando nuove tecnologie, filosofie e stili di vita.
I tempi moderni hanno inaugurato la glorificazione dell’uomo. La società è diventata un insieme di persone, quel “mucchio di sabbia fatto da individui” di Hobbes, ognuno guidato dall’interesse personale e tenuto in ordine da una forte norma di legge come si trova nel suo Leviatano.
Così, l’individualismo moderno è teso a distruggere le strutture esterne – tradizione, costumi o corpi intermedi – che ostacolano l’interesse personale, distruggendo molti meccanismi morali che facilitano la pratica della virtù in comune. Inoltre, ha creato un ordine frenetico in cui, messo l’uomo al centro di tutto, la religione è relegata ad essere una questione privata.
La postmodernità ha frantumato la società
L’ordine della modernità è stato frantumato dalla postmodernità inaugurata negli anni ’60, che ha proposto di liberare l’immaginazione e di rimuovere tutti i vincoli morali. La postmodernità ha portato l’individualismo all’estremo attraverso l’uso di nuove tecnologie, filosofie e stili di vita. La società fu messa sottosopra dalle droghe psichedeliche, dalla musica rock e dalla rivoluzione sessuale.
Con la stessa logica con cui la modernità idolatrava l’interesse personale, l’individualista postmoderno fa del “diritto” all’autogratificazione l’unico diritto assoluto – anche quando tale comportamento è autodistruttivo. L’individualista postmoderno cerca di distruggere quelle strutture interne – logica, identità o unità – che impediscono la gratificazione istantanea. Le narrazioni “decostruite” della postmodernità hanno isolato ancora di più gli individui e li hanno spinti a creare le loro realtà al di fuori di Dio e della sua moralità.
Tuttavia, la modernità e la postmodernità erano ancora in qualche modo ancorate a una realtà esterna a cui le persone non potevano sfuggire completamente. C’erano limitazioni fisiche e ontologiche che tenevano sotto controllo l’immaginazione. Un uomo poteva auto-identificarsi come qualcosa che non era, ma il desiderio non alterava la realtà. Inoltre, le sue immaginazioni non erano evidenti a tutti coloro che lo circondavano.
Una nuova fase di percezione della realtà
L’introduzione del metaverso sta superando questo ostacolo per alterare la realtà. Fa parte di ciò che molti futurologi chiamano una Quarta Rivoluzione Industriale. Seguendo le orme della modernità e della postmodernità, il prossimo passo del processo è l’auto-immaginazione al di fuori della realtà. Gli ostacoli che si frappongono sono il modo attuale di percepire la natura, l’esistenza e l’essere.
Questa prossima ondata di innovazione tecnologica permetterà agli individui di immergersi in un mondo creato da loro. Le persone diventeranno avatar, cioè cyber-rappresentazioni di uomini, donne, animali o cose che “vivono” nella cybersfera. Saranno capaci di essere ovunque vogliano, che sia sulla luna, in cima agli edifici o “in una campagna popolata da unicorni”. Questa piattaforma può essere abitata da extraterrestri, angeli, demoni, o qualsiasi cosa che segua le fantasie coinvolte.
La gente farà cose sovrumane in cui gli atti sembreranno non avere conseguenze. Anche se non cambierà ciò che esiste, si potrà alimentare potentemente la menzogna che la propria immaginazione sia più reale della realtà.
Questa enorme piattaforma virtuale è molto più di un’estensione di Internet, che permette alle persone di guardare nel world wide web. Questa nuova tappa “incarna Internet mettendo le persone al centro di esso”. In questo nuovo regno, l’immaginazione regna.
Non è fantascienza
Questo progetto non è più roba da fantascienza. Se ne parla nei media istituzionali come il Wall Street Journal. Tutte le aziende di social media stanno inserendovi elementi. Mark Zuckerberg ha appena rinominato Facebook, chiamandolo Meta. Investirà 10 miliardi di dollari e assumerà 10.000 nuovi dipendenti per costruire questo nuovo mondo.
“Il metaverso sarà la più grande rivoluzione nelle piattaforme informatiche che il mondo abbia mai visto, più grande della rivoluzione mobile, più grande della rivoluzione web”, dice Marc Whitten di Unity Software in un articolo sul Wall Street Journal.
Il Metaverso propone un universo parallelo tridimensionale di realtà virtuale e aumentata dove gli avatar digitali si incontreranno in numero illimitato. Le persone saranno dotate di occhiali specializzati e persino di un equipaggiamento tattile avanzato, che permetterà loro di sentire e toccare cose remote in tempo reale, potendo mescolare il mondo reale con quello immaginario.
Daren Tsui, amministratore delegato di Together Labs Inc. dice: “L’esperienza avatar sarà così reale che difficilmente si potrà dire la differenza tra un incontro virtuale e uno fisico. E l’esperienza virtuale sarà migliore”.
Creazione senza conseguenze di un mondo illusorio
Ci sono tre problemi principali con il metaverso. Il primo è che incoraggia le persone a staccarsi dalla realtà creando un mondo illusorio senza conseguenze o significato. Le persone sono libere di sfidare la natura facendo cose impossibili, come camminare sulla luna o guardare una partita di baseball dalla pedana del lanciatore. Le cose più assurde diventano possibili in un mondo immaginario slegato dalla realtà.
Le persone non sono più legate al tempo e possono viaggiare in quello che immaginano sia il passato o il futuro. Anche la morte può essere “superata” con avatar e algoritmi che ci riportano indietro quelli che sembreranno essere parenti defunti o figure storiche con cui si può conversare e interagire. Si è liberi di fare cose agli altri (che possono o non possono esistere) o addirittura tagliarsi le proprie braccia senza conseguenze. Ogni fantasia, anche la più macabra, può diventare realtà nel metaverso. Si potranno aprire così spazi oscuri e sinistri che faciliteranno gli atti peccaminosi o le loro simulazioni.
Un mondo così isolato e scollegato dalla realtà e dalla natura delle cose può alimentare le passioni sfrenate che rifiutano ogni freno morale. Uno spazio come questo può passare rapidamente da Alice nel paese delle meraviglie a manicomio. L’intemperanza frenetica dell’attuale Internet e dei social media sta già causando problemi psicologici e sociali. Quanto più esponenziale sarà la capacità del metaverso di sommergere le persone nelle loro frenesie e depressioni?
Distruzione dell’identità
La seconda ragione per essere preoccupati del metaverso è che esso equipara l’identità alla scelta. Il paradigma postmoderno permette già ad una persona di auto-identificarsi come qualcos’altro. Tuttavia, questa identificazione esiste solo nella mente della persona illusa. In genere il mondo esterno può percepire l’illusione.
Ciononostante, il metaverso cambia questa percezione. La persona diventa il modello perfetto di ciò che desidera e non può essere. Non deve necessariamente essere una persona, ma può essere un animale, una pianta o una cosa. Non deve essere necessariamente un singolo essere, ma una cacofonia di esseri senza unità in questo mondo di fantasia.
La menzogna di identificare sé stesso con la libertà si rende possibile con il metaverso. Il filosofo esistenzialista Jean-Paul Sartre scrisse che “l’uomo è libertà”, il che renderebbe le persone essenzialmente senza limiti. Nel suo libro L’essere e il nulla, Sartre disse che “la libertà non è altro che una scelta che crea per sé stessa le proprie possibilità”.
Il metaverso è la realizzazione di questa idea distorta di libertà che si ribella alle limitazioni contingenti della natura umana, potendo trasformare gli individui negli dei delle loro fantasie.
Demolizione della metafisica
Tuttavia, l’aspetto più pericoloso del metaverso è la demolizione della visione metafisica della vita che conduce l’anima al Creatore.
Tutti, anche i bambini, di dedicano nella metafisica. La natura umana e specialmente l’anima richiedono una comprensione razionale di sé e dell’universo. Per ciò una definizione classica di metafisica è che essa è un’indagine filosofica sui principi e le cause ultime. Impegnandosi nella metafisica, gli individui cercano la natura delle cose che esistono e le inseriscono in una visione coerente.
Una vera visione delle cose rende dolorosamente chiara la natura finita e contingente di ogni essere umano. Eppure, attraverso la comprensione dei disegni della Creazione, le persone vedono che lo scopo dell’esistenza trascende le limitazioni fisiche e sociali, perseguendo un cammino verso il Creatore come riflesso nella natura. Questo processo conferisce significato e scopo alla vita, mentre le anime si sforzano di raggiungere il loro fine ultimo in Dio.
La rivoluzione del transumanesimo
Le filosofie all’origine del metaverso sono contrarie a questa visione metafisica classica. Non c’è alcun tentativo di comprendere la natura delle cose, ma solo avere l’esperienza illimitata di eventi casuali. Questa nozione “transumana” del mondo intende l’umanità come un processo in costante evoluzione. L’ingegnere del “Grande Reset” Klaus Schwab descrive questa fase successiva come l’imminente “fusione dei mondi digitale, biologico e fisico”.
L’idea del metaverso è coerente con la visione dell’autore di bestseller del New York Times Yuval Noah Harari, che scrive frequentemente su questi argomenti immaginando esplicitamente un futuro senza anima né libero arbitrio, senza un sé stesso unificato e senza Dio. Il suo è un mondo algoritmico di esperienze casuali dove si è ciò qualunque cosa si diventi. Sostiene che non ci sono religioni ma solo potenti finzioni, proprio come il metaverso, in cui le persone “creeranno interi mondi virtuali completi di inferni e paradisi”.
L’autore non è il solo a credere in questo futuro agghiacciante. Parla per una classe progressista di scienziati, uomini d’affari e studiosi di Big Data e di Silicon Valley, che si sono tutti dati il compito di cambiare la natura umana e la realtà attraverso artifici come il metaverso e che non fanno mistero del loro rifiuto della creazione divina e del suo ordine morale.
È necessario il rifiuto
Queste sono preoccupazioni urgenti di fronte al metaverso in arrivo. Certo, non tutte le sue applicazioni conterranno la dose completa di questi piani distruttivi per l’umanità. Tuttavia, la direzione generale sta portando ad un arrogante nuovo mondo senza Dio. Tali conclusioni non provengono da teorie della cospirazione, ma sono apertamente rivelate dai promotori del metaverso.
Quindi, il metaverso deve essere respinto perché la sua visione del mondo è contraria a quella della Chiesa. È afflittivo che qualcosa di tanto grande possa apparire all’orizzonte e che i pastori di anime abbiano così poco da dire al riguardo. Nella società senza Dio di oggi, l’apostasia dalla pratica della Fede è causata molto più da invenzioni tecnologiche come queste che da astratte dispute teologiche.
Preoccupa ugualmente che non si vuole vedere dove questo porterà. La storia mostra che quando si da libero sfogo alle passioni, alla fine si finisce nella disperazione nichilista. L’esperienza eccessivamente intemperante del piacere cagionato dal metaverso alla fine potrebbe eventualmente richiedere le più intense sensazioni di dolore esistenzialista. Così, il processo di decadenza della modernità farà il suo corso completo: dall’interesse egocentrico all’auto-gratificazione, all’auto-immaginazione, all’auto-annientamento.
Infatti, sarà un mondo dominato da illusioni, assurdità e negazione dell’essere, dove significato e scopo sono cancellati e bizzarre regole della fantasia vengono denominate con un altrettanto bizzarro nome. In tale modo, i visionari secolarizzati del metaverso stanno progettando un inferno virtuale sulla terra.
John Horvat
John Horvat II è uno studioso, ricercatore, educatore, oratore internazionale e autore del libro ‘Ritorno all’Ordine’, nonché autore di centinaia di articoli pubblicati. Vive a Spring Grove, Pennsylvania, dove è il vicepresidente della Società Americana per la difesa della Tradizione, Famiglia e Proprietà (TFP).
___________________________
*Metaverso (in inglese Metaverse) è (…) una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar. (…) Su questa piattaforma ogni persona può realizzare in 3D ciò che desidera, negozi, uffici, nightclub e altro, il tutto potenzialmente visitabile dagli utenti (fonte: wikipedia)
Fonte: LifeSitNews, 17 Novembre 2021. Traduzione a cura di TFP – Italia.