“Covid-19: l’Italia è stata punita per l’alleanza (sic) con Cina e Iran?”, così suonava un articolo pubblicato da Veteran’s Today l’11 marzo. L’autore accusava una “nuova Gladio” o Israele. Ma senza portare prove, altra che un articolo di Giulio Meotti, neocon che scrive sul Foglio, un forsennato attacco alla Cina, e pubblicato in USA dal Gatestone Institute, noto sito di informazione (e dis-) pro-israeliano, diretto da Nina Rosenwald, già dirigente dell’AIPAC (American Israeli Public Affairs Committee) e del JINSA (Jewish Institute for National Security Affairs) le due corazzate della lobby.
https://olivierdemeulenaere.wordpress.com/2020/03/12/covid-19-italie-punie-alliance-chine-et-iran/
Nulla di conclusivo.
Resta che l’infezione fra Bergamo e Brescia, col suo aspetto “esplosivo” e di strage in quella zona limitata, presenta tante anomalie da giustificare ogni sospetto. Dal fatto che il virus devastatore lì non fosse quello stesso di Wuhan; il sospetto generale che sia stato “fabbricato”; fino al modo di diffusione, che non ha seguito le vie di comunicazione umane, strade e autostrade, ma piuttosto i venti (“come la radioattività a Chernobyl”, dicono gli studiosi svizzeri). Bastano a spiegare tutto le vaccinazioni anti-influenzali e anti –meningococco cui era stata sottoposta la popolazione? E poi l’arrivo degli specialisti militari russi i tenuto ABC, bocche cucite dall’inizio alla fine: tale che il professor Giulio Sapelli, l’economista, ha voluto superare tutti in complottismo, sostenendo che Putin li ha mandati a Bergamo d’accordo con Trump, per scoprire le responsabilità cinesi sulla pandemia lombarda. Senza prove e con un forsennato attacco al regime di Pechino, cavallo che tutti cavalcano oggi.
Poi qualche luce. Il lettore Ferda posta un collegamento a un sito che mi apre un mondo scientifico-militare e virologico di cui non solo non avevo la minima idea, ma avrei canzonato come folle chi me l’avesse raccontato. Invece ecco lì l’incredibile, sulla rivista scientifica Chemistry Letters.
Nanotubo di glicoproteina intrappola il virus dell’influenza
https://www.journal.csj.jp/doi/10.1246/cl.160805
Un gruppo di studiosi giapponesi della Keio University comunica che ha fabbricato un nano tubo (diametro esterno 400 nanometri, cavo interno di 200 nm) che intrappola i virus dell’influenza, dalle dimensioni di 94 nanometri.
Siamo qui nel campo dell’inimmaginabilmente piccolo, eppure dove i giovanotti nipponici (e certo non solo loro) fabbricano mini-cerbottane, aspira-virus, bio-macchine proteiche più piccole di ogni batterio.
Non provo nemmeno a tradurre il testo che spiega il metodo di fabbricazione. Penso bastino i disegni e le foto a far capire l’essenziale a noi profani.
Possiamo condividere la gioiosa soddisfazione dei nano-scienziati: “ I cilindri di biopolimeri intelligenti, cavi, di dimensioni nanometriche e micrometriche attirano un notevole interesse scientifico a causa delle loro potenziali applicazioni 1 – 10 ai dispositivi di riconoscimento molecolare, reattori a canali enzimatici, veicoli per la consegna di farmaci. I nanotubi presentano numerosi importanti vantaggi […] numerose molecole ospiti possono essere caricate nello spazio dei pori unidimensionale”…
I giovani nipponici pensano ad usi medici. Ma gli usi militari sono evidenti anche a noi digiuni di queste tecnologie. Se i nano tubi possono “consegnare farmaci” nell’organismo, possono “consegnare” anche virus letali? A Bergamo, magari? Certo, visto che “numerose molecole possono essere caricate” nello spazio unidimensionale dei pori….
Ebbene: proprio questi tipo di “bio-macchine nanometriche” sono la specialità del professor Charles Lieber di Harvard, che a gennaio è stato arrestato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti perché lavorava per i cinesi senza averlo dettop alle autorità americane. Lieber veniva pagato $ 50.000 mensili, oltre a $ 158.000 in spese di soggiorno e $ 1,74 milioni per istituire un laboratorio di ricerca presso l’Università di Wuhan. Attualmente, pare, è libero su cauzione avendo pagato 1 milione di dollari.
L’intera storia del personaggio e delle sue attività segrete è stata indagata dal sito “Great Game India, Journal on Geopolitics and International Relations”: l’India ha ottime ragioni strategiche per osservare quel che fa la Cina in applicazioni militari di un campo,dove anche gli indiani sono certamente avanzati. Il Grande Gioco appunto: non è più quello che raccontava Kipling, adesso è fra Cina ed India.
Avverto che qui si entra nel campo della fantascienza più inverosimile. Eppure è, pare, realtà.
Lieber e i suoi “Trasmettitori di virus”
Il Dr. Leiber è entrato a far parte di Harvard nel 1991. Lieber ha inventato il metodo per “creare nanostrutture utilizzando nient’altro che tecniche chimiche semplici ed economiche. Ha mostrato come questi nanofili potessero essere usati come transistor, circuiti logici complessi, dispositivi di memorizzazione dei dati e persino sensori.
Transistor che possono entrare in una cellula.
“Lieber ha creato piccoli circuiti logici e memoria – i due componenti principali di un computer – usando nanofili. E questi circuiti erano davvero minuscoli, alcuni dei quali con solo pochi atomi!”
“Nel 2001, la rivista Harvard ha pubblicato un rapporto che parlava delle ricerche di Lieber e del suo team su ciò che era definito “Liquid Computing”. Il rapporto menzionava come lo scienziato fosse all’avanguardia nel risolvere la più grande sfida del settore della microelettronica basata sul silicio: rendere sempre più piccoli i chip di silicio.
Dieci anni dopo, Lieber ha creato un transistor così piccolo da poter essere utilizzato per penetrare nelle membrane cellulari e sondare i loro interni, senza influire sulle funzioni intercellulari. Il transistor biocompatibile – le dimensioni di un virus – non può solo misurare le attività all’interno di un neurone ma anche cellule cardiache e fibre muscolari”.
(Attenzione: questi oggetti bio-elettronici possono essere integrati nel tessuto nervoso per monitorarlo e controllarlo. Non è lontano il tempo in cui un uomo potrà essere telecomandato in questo modo come un cyborg. )
Nel 2017, Leiber e il suo team hanno creato con successo maglie (mesh) di nanofili 3D flessibili che possono iniettare nel cervello o nella retina di un animale, attaccarsi ai neuroni e monitorare i segnali elettrici tra le cellule.
“Le indagini di GreatGameIndia hanno dimostrato che Lieber stava lavorando su trasmettitori di virus che potevano penetrare le membrane cellulari senza influenzare le funzioni intercellulari e persino misurare le attività all’interno delle cellule cardiache e delle fibre muscolari.
Great Game India ha anche altre informazioni
Coronavirus Bioweapon – In che modo la Cina ha rubato il Coronavirus dal Canada e lo ha “armato”
https://greatgameindia.com/coronavirus-bioweapon/
Una intricata vicenda in cui è centrale la figura di
Ron Fouchier – Creatore del virus più pericoloso del mondo
Ron Fouchier è un virologo olandese che lavora come professore presso il Centro medico Erasmus di Rotterdam, Paesi Bassi. E’ stato coinvolto nella scoperta e nel sequenziamento di numerosi virus tra cui SARS nel 2003 e H1N1 nel 2009.
Ma questo personaggio richiede un articolo tutto per sé.