Grazie alla censura mediatica, pochi ui si rendono conto di quanto agli americani la gestione di Biden appaia disastrosa: crisi umanitaria alla frontiera messicana, insicurezza, delitti BLM e Woke, inflazione galoppante, spesa pubblica incontrollata, rimpicciolimento sulla scena internazionale – Kamala Harris che ha mostrato una ridicola incompetenza, e Biden con la mente minacciata da Alzheimer.
Ma sarebbe possibile che Donald Trump lo rovesci? L’uomo screditato per sempre: Donald Trump coi suoi 72 milioni di elettori che vengono descritti come terroristi di estrema destra, bandito a vita da Facebook, Twitter e Youtube, ha effettivamente una possibilità di tornare al timone. E no, non con le elezioni presidenziali, che essendo nel 2024, lo vedrebbero troppo vecchio per l’impresa-. Ma già nel 2022, due anni prima, alle elezioni di mid-term. Il come, lo descrive (o immagina) un avvocato francese che sta a New York, Anthony Lacoudre.
Seguiamolo: Donald Trump si candida alle elezioni legislative del novembre 2022, in un distretto della Florida; anno in cui si prevede una vittoria schiacciante dei repubblicani alla Camera dei rappresentanti..Una volta eletto (a mani basse) alla Camera dei Rappresentanti, Trump entra a far parte della nuova maggioranza repubblicana di questa assemblea. Saldamente in mano ai repubblicani, per allora: le stime prevedono un guadagno di 30-40 seggi per la destra americana in queste future elezioni (Alla camera bassa, i democratici ora hanno una maggioranza risicata di soli 6 voti).
“Ad essere precisi”, dice l’avvocato, “questa futura maggioranza non sarà repubblicana; sarà trumpista. Dietro le quinte, Donald Trump è alla manovra: uno dopo l’altro, sta distruggendo i candidati repubblicani moderati, a cominciare da quelli che hanno votato per il suo impeachment e da quelli che hanno negato i brogli elettorali dello scorso novembre.
Il GOP (Grand Old Party) è totalmente nelle mani dell’ex presidente, al quale sarà assicurato l’incrollabile sostegno da parte dei futuri deputati repubblicani – meglio, trumpiani – che saranno eletti dietro a lui nel 2022. Sarebbe facile a tanti sostenitori determinare l’elezione di Donald Trump alla prestigiosa carica di presidente della Camera (l’equivalente oggi di Nancy Pelosi). Ciò renderebbe Trump la terza figura nello stato, dopo il presidente Joe Biden e il vicepresidente Kamala Harris.
Divenuto presidente della Camera, Donald Trump avrà in mano i poteri in materia di impeachment. Può quindi facilmente avviare un procedimento contro Joe Biden per indagare, ad esempio, sui sospetti di traffico di influenze in Ucraina che gravano su di lui sin dalle rivelazioni dello scorso ottobre quando è stato svelato al pubblico – ben informato, non come quello italiano – del contenuto del computer di suo figlio, Hunter Biden.
Anzi, perché non avviare un procedimento di impeachment anche contro Kamala Harris, rendendo pan per focaccia? Proprio l’impeachment contro di lui avviato da Nanci Pelosi ha dimostrato che ora è del tutto possibile che il Congresso voti sull’impeachment contro un avversario senza bisogno di contestare e documentare reato, ma solo per disaccordo politico. Non mancano le ragioni per rovesciare Kamala Harris, la sua incapacità di governare essendo così lampante.
D’altra parte potrebbe anche non essere necessario ricorrere all’arma impeachment nel 2023 nel caso in cui l’incapacità (o la morte) di Joe Biden si verificasse. Dopo le catastrofiche esibizioni di Joe Biden al vertice del G7 di Ginevra, una dozzina di parlamentari repubblicani – tra cui Ronny Jackson, l’ex medico della Casa Bianca sotto Barack Obama e Donald Trump – hanno ufficialmente chiesto al presidente di sottoporsi un test di abilità cognitive.
Già lo scorso febbraio, una trentina di membri democratici della Camera dei Rappresentanti aveva chiesto che Joe Biden fosse rimosso dal suo potere per il rischio che potesse iniziare inconsapevolmente una guerra nucleare. Donald Trump presidente nel 2023? In caso di incapacità o impeachment di Joe Biden e Kamala Harris, spetterà solo al Senato – che probabilmente sarà anche esso passato a destra nel 2022 – condurre l’istruttoria e votare la condanna dei due protagonisti; non è un’ipotesi da escludere.La diretta conseguenza di questo doppio impeachment che avverrebbe nel 2023 è che il presidente della Camera, in quanto terza carica dello Stato, diventerà il nuovo presidente, in perfetta legalità, in conformità con il 25° emendamento della Costituzione e il Presidential Succession Act del 1947.Improbabile? Fantapolitica? Soggetto per un film di Hollywood. Attenzione: Interrogato su questo improbabile scenario all’inizio di giugno, Donald Trump ha risposto: “È davvero molto interessante. La gente mi dice che devo candidarmi al Senato, ma probabilmente è molto meglio se mi candido da deputato”. Il 19 giugno, Kevin McCarthy, il portavoce dell’opposizione alla Camera dei rappresentanti che, in questa veste, mira a diventare il prossimo presidente della Camera nel 2022, ha dichiarato a un giornalista di Fox News che Trump gli aveva detto di recente di aver confessato che potrebbe candidarsi per Presidente della Camera…