Con Arcuri siamo sicuri

Vari siti hanno fatto scalpore per il fatto che il Kommissario Arkuri, quando il pubblico non vede, si toglie la mascherina:

Sacchetti: “Questa è una delle tante prove della bufala del coronavirus. Sulla tv italiana, Arcuri, uno dei ragazzi pagati dalla task force governativa Covid-19, sfoggia una maschera. Quando arriva la pausa pubblicitaria, se la toglie immediatamente. Non è una pandemia. È una telepandemia”.

Prendiamo le distanze da queste malignità, secondo cui la mascherina con cui i padroni si presentano tutti in video da poco prima del lockdown duro, è un elemento della propaganda .

Noi invece esprimiamo una volta di più la nostra gratitudine all’ex di Myrta: la vaccinazione a tappeto del pericoloso e mai sperimentato vaccino “efficace al 90%” (de che, precisamente?), affidata a lui, ci dà una ragionevole sicurezza: che potremo sfuggire all’inoculazione della misteriosa sostanza che va distribuita a-80 centigradi. Abbiamo la certezza, solo guardando quella faccia, che alla maggior parte degli italiani non arriverà. Fose alla fine basterà fare l’autodichiarazione di ricevuto vax..

Sotto il tallone della dittatura mondiale sanitaria, possiamo ragionevolmente fidare non nella umanità dei Ricchi di Stato (non ne hanno), ma delle inefficienze pubbliche italiane di cui Arcuri è un comprovato campione, come dimostrano i lunghi anni a capo di Invitalia. Si applica qui la vecchia e (ammetto) scipita barzelletta sull’Inferno.

Un signore muore e si ritrova all’Inferno. Il diavolo lo chiama nel suo ufficio e dopo varie formalità gli dice:

– Senti, tu devi andare all’Inferno, però sei fortunato, perché puoi scegliere se andare nell’Inferno tedesco oppure in quello italiano. Scegli tu!

– Ma signor diavolo, mi spieghi intanto com’è questo inferno tedesco.

– Nell’inferno tedesco si cammina sui carboni ardenti, dall’alto piovono chiodi arrugginiti, si ricevono frustate, e si spala la cacca tutto il giorno.

– Mamma mia, che brutto posto! E l’inferno italiano com’è?

– Nell’inferno italiano si cammina sui carboni ardenti, dall’alto piovono chiodi arrugginiti, si ricevono frustate, e si spala la cacca tutto il giorno.

– Ma così non ha senso… sono uguali! Scusi, ci dovrà pur essere una qualche differenza.

– Beh, sai anche tu come vanno queste cose…. nell’Inferno italiano una volta manca il carbone, un’altra mancano i chiodi, un’altra la pala è rotta…

Speriamo.