Diversi lettori mi segnalano uno snack americano “sostenibile” perché fra i ingredienti c’è la “farina di grillo”, ovviamente “bio”.
In Europa, direttamente la Commissione Europea che ha legalizzato come “cibo” degli insetti, e ne propaganda l’uso:
Che si tratti di uno spuntino o di un ingrediente alimentare, sapevi che attualmente ci sono tre insetti autorizzati nel “nuovo cibo” dell’UE? Il “grillo domestico”, il “verme della farina gialla” e il “locus migratorio” sono i tre tipi di insetti autorizzati come “nuovo cibo” nel mercato dell’UE.
https://twitter.com/EU_Commission/status/1558014412249866245
La Commissione li raccomanda esplicitamente per i “benefici sull’ambiente”, facendo intendere che servono ad abolire gli allevamenti di bestiame, inquinanti:
I benefici ambientali dell’allevamento di insetti a scopo alimentare si basano su:
- alta efficienza di conversione del mangime degli insetti
- minori emissioni di gas serra
- minor utilizzo di acqua e seminativi
- utilizzo della bioconversione a base di insetti per la riduzione degli sprechi alimentari
In Canada – sempre avanti nell’Agenda – sarà impiantata a London dell’Ontario una gigantesca fabbrica di allevamento e trattamento di 4 miliardi di grilli, da cui conta di produrre 13 milioni di chili di proteine di grilli l’anno.
Massive cricket-processing facility comes online in London, Ont.
Il proprietario, di nome Mohammed Ashour, co-fondatore e CEO di Aspire Food Group, afferma che i grilli possono produrre proteine in modo molto più efficiente e con una frazione della quantità di cibo, acqua e terra necessaria per altre fonti proteiche.
E’ eccitato ed ottimista. Sono tutti eccitati.
“Penso che sia così eccitante che ci troviamo in un momento storico in cui stiamo davvero rivalutando i nostri sistemi alimentari in generale ed esplorando nuovi modi più efficienti di produrre proteine”, ha affermato Evan Fraser, direttore dell’Arrell Food Institute presso l’Università di Guelph in Ontario.
Un terzo dei gas serra nel mondo proviene dal cibo, ha affermato Fraser.
“Purtroppo, l’agricoltura proteica e zootecnica è il grande attore in questi problemi negativi”.
Secondo Fraser, ci sono un miliardo e mezzo di mucche sul pianeta.
“Quel numero deve scendere se vogliamo soddisfare le esigenze del futuro in modo sostenibile”.
Quello che mi meraviglia è la velocità con cui viene attuato il progetto, fino a ieri negato come fantasia di complottisti.