WASHINGTON, DC ( LifeSiteNews ) – Una nota della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (USCCB) ha suggerito ai vescovi di prendere in considerazione i test del DNA e gli esami medici per l’ammissione al seminario e alla vita religiosa dopo che più donne che si sono identificate come uomini sono state ammesse ai seminari e alle case di formazione.
La nota , pubblicata il 22 settembre dall’arcivescovo di Milwaukee Jerome Listecki, capo della commissione USCCB per gli affari canonici e il governo della Chiesa, afferma che la commissione è stata recentemente “messa a conoscenza di casi in cui era stato scoperto che una donna che viveva sotto un’identità transgender aveva stato inconsapevolmente ammesso al seminario o a una casa di formazione di un istituto di vita consacrata”. Non viene specificato se i seminari e le case di formazione si trovassero o meno negli Stati Uniti o altrove, né viene precisata la frequenza con cui si sono verificati tali incidenti.
La nota menziona un caso in cui “i documenti sacramentali erano stati ottenuti in modo fraudolento per riflettere la nuova identità [dell’individuo]”. In tutti i casi, tuttavia, “nulla nei rapporti medici o psicologici di queste persone aveva segnalato trattamenti passati o interventi chirurgici pertinenti”. Nessuna delle donne che si identificavano come uomini aveva ancora tentato gli ordini sacri.
Listecki , dottore in Diritto Canonico, ha affermato che “il diritto canonico richiede che il vescovo diocesano ammetta al seminario maggiore e promuova all’Ordine solo uomini che possiedano le qualità fisiche e psicologiche richieste” necessarie per il ministero. Ha poi sottolineato che i vescovi possono canonicamente “richiedere vari mezzi per stabilire la certezza morale al riguardo”. Listecki ha anche affermato che alcuni membri del Comitato hanno suggerito “che un vescovo dovrebbe considerare di richiedere un test del DNA, o come minimo, una certificazione da parte di un medico esperto di sua scelta, per assicurare che un richiedente sia di sesso maschile”.
Mentre i certificati di battesimo cattolici non specificano il sesso biologico dei battezzati, alcune chiese protestanti hanno invitato le persone che si identificano come transgender a riaffermare le promesse fatte al battesimo con il nome prescelto, riflettendo una tendenza nel protestantesimo principale. La Chiesa cattolica, tuttavia, ha mantenuto il suo insegnamento tradizionale secondo cui il sesso biologico è un assoluto, con Papa Francesco che ha condannato la teoria del genere in diverse occasioni, in un caso definendola demoniaca.