di Gianluca Marletta
(Stamattina ho letto questo esaustivo articolo del giornalista serbo Stephen Karganovic col quale mi trovo pienamente d’accordo e che mi evita la fatica di dover scrivere un articolo io stesso. Mi limito quindi solo a qualche breve riflessione).
PREMESSA: personalmente, considero la questione riguardante ciò che avvenne a Fatima un secolo fa, un evento molto importante e dai rimandi simbolici e provvidenziali da non trascurare.
Tuttavia, venendo allo specifico della “consacrazione della Russia” a Maria che sarebbe stata richiesta all’epoca e che NON é mai stata fatta, mi sento di dire alcune cose.
In primis: ammettendo che il messaggio di Fatima sia autentico – cosa che molti, anche nel mondo cattolico, hanno messo in discussione – bisognerebbe per prima cosa contestualizzarlo alla sua epoca. L’Apparizione di Fatima è avvenuta in contemporanea con la Rivoluzione Bolscevica che aveva azzerato il Patriarcato ortodosso russo e proclamato lo stato ateo. “Gli errori che la Russia spargerà nel mondo” di cui parlerebbe la Signora di Fatima sarebbero, dunque, strettamente collegati col Comunismo ateo.
La consacrazione andava fatta QUANDO IL COMUNISMO REALE esisteva ancora: cento anni infatti sono trascorsi, i danni del Comunismo ci sono stati e … sono in parte stati anche curati: il tempo richiesto dalla Signora é ormai alle spalle!
Sempre ammettendo la validità del messaggio, il Vaticano – all’epoca, ricordiamolo, il Patriarcato russo era stato sciolto da Lenin – avrebbe dovuto Consacrare la Russia con tutti i Vescovi del mondo: era una PROVA di Fede anzitutto per il Vaticano stesso, ma il politicamente corretto e l’umana troppo umana “prudenza” del clero hanno prevalso (fine della storia). L’unico che abbia tentato qualcosa di simile a quanto richiesto a Fatima fu Giovanni Paolo II: consacrazione di TUTTO il mondo alla Vergine NON della Russia (una scappatoia tiepida e Dio non ama la tiepidezza…).
In ogni caso, da quel gesto sono passati 40 anni, la Russia non é più l’URSS, gli errori non sono più sparsi nel mondo da Oriente ma da Occidente e ormai è troppo tardi.
PEGGIO ANCORA: la toppa è più grave del buco perché, al giorno d’oggi, la Russia e l’est sembrano messe spiritualmente molto meglio dell’Occidente (non ci vuole nemmeno tanto, a dire il vero). I credenti di quell’area del mondo sono in stragrande maggioranza cristiano-ortodossi, in misura minore musulmani e persino buddhisti; i cattolici sono statisticamente inesistenti: che diritto ha, oggi come oggi, Bergoglio di consacrare quei popoli?
Se proprio si volesse fare qualcosa di sensato, sarebbe il caso oggi non di “consacrare” ma di ESORCIZZARE quell’Occidente sta annichilendo il mondo, spiritualmente e materialmente.
E soprattutto, attenzione: dietro la Russia – terra d’ingresso di Byelo Vodje, la terra della Acque Bianche – si muovono potenze spirituali che non vanno sfidate. I cattolici, se vogliono fare qualcosa di utile, dovrebbero pregare e mantenersi in timoroso silenzio di fronte a quello che accade: perchè sono in moto forze e processi che nessuno ormai può fermare. Guai a mettersi adesso contro la Russia e l’Oriente!
E ai partigiani di Fatima, ricordiamo che proprio Suor Lucia avrebbe detto che la Russia sarebbe diventata strumento della giustizia divina contro il mondo empio. Ci siamo capiti?
Visione TV (https://visionetv.it/ma-cosa-ha-davvero-in-mente-bergoglio/)
Ma cosa ha davvero in mente Bergoglio?
C’è solo una spiegazione coerente per la corsa di Bergoglio a “consacrare” la Russia. I credenti ortodossi probabilmente rimarranno imperturbabili a questo, e si può anche presumere che persino molti seguaci della chiesa cattolica romana rimarranno imperturbabili allo stesso modo, tuttavia il recente annuncio del Vaticano riguardante la “consacrazione” di Russia e Ucraina il 25 marzo non dovrebbe essere preso alla leggera.