da ByoBlu
Quando Draghi era al Tesoro, l’Italia si riempì di titoli derivati. Servivano a coprire i rischi dell’emissione del debito. Oggi quei derivati, che sono in mano agli specialisti del debito italiano (Morgan Stanley, JP Morgan, Deutsche Bank e soci), proprio grazie alle “immissioni di liquidità” effettuate da Mario Draghi in qualità di presidente della BCE fanno guadagnare le stesse grandi banche d’affari che hanno il monopolio del nostro debito, caricando i cittadini di una passività che al momento assomma ad oltre 34 miliardi di euro. E Renzi vuole continuare sulla stessa strada. Sono i paradossi di uno Stato che per finanziarsi non può battere moneta ma è costretto a farsela prestare dalla grande speculazione finanziaria.In questo video cerchiamo di semplificare lo scenario.