Non vorrei vi fosse sfuggito questo articolo da La Nuova Bussola Quotidiana:
È questa la lettura che padre Flavio Ubodi – sulla base delle rivelazioni mariane a Fatima e Civitavecchia – dà dei tempi che stiamo vivendo. Teologo cappuccino, autore del libro “Civitavecchia. 25 anni con Maria” (Ares, 2020), padre Ubodi è stato il vicepresidente della Commissione teologica diocesana che a metà anni Novanta si espresse in favore della soprannaturalità delle lacrime della Madonna di Civitavecchia. Una mariofania che è proseguita con le apparizioni e i messaggi alla famiglia Gregori, fatti che la Chiesa ha via via riconosciuto (per approfondire vedi qui). In quei messaggi è esplicito il legame tra Fatima e Civitavecchia, diocesi alle porte di Roma dove la Beata Vergine si è manifestata per portare a compimento quanto preannunciato ai tre pastorelli.
In occasione del 103° anniversario dell’inizio delle apparizioni alla Cova d’Iria, la Nuova Bussola ha intervistato padre Ubodi.
Padre Ubodi, il 13 maggio 2010, nel 10° anniversario della beatificazione di Giacinta e Francesco, Benedetto XVI disse: «Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa». Qual è questa missione profetica?
Intanto bisogna dire che quella frase di Benedetto XVI, di fatto, metteva in evidenza che era falso quanto era stato detto dal cardinal Bertone circa la conclusione del messaggio di Fatima. La missione profetica è l’annuncio di ciò che sarebbe accaduto in questi ultimi tempi. Trattandosi di profezia contenuta in un segreto, è difficile dire con precisione di cosa si tratti. Possiamo comunque dire, con una certa sicurezza, che si tratti dell’apostasia all’interno della Chiesa (annunciata anche a Civitavecchia), questa è la cosa più grave e scioccante. I cardinali Oddi e Ciappi dicevano che la Madonna aveva annunciato la grande apostasia all’interno della Chiesa. E Ciappi, che aveva letto il Terzo Segreto, specificava che la Vergine aveva detto che l’apostasia sarebbe iniziata dai suoi vertici. A mio avviso, questa è la grande profezia.
Questo come si lega con la terza parte del Segreto, in particolare con la visione dei martiri e delle persecuzioni alla Chiesa?
Se all’interno della Chiesa c’è un’apostasia, a cominciare dai vertici, è chiaro che chi non è in linea con le direttive dei vertici automaticamente verrà perseguitato. Oltre a una persecuzione da parte del potere laico avverso alla Chiesa.
A Fatima la Madonna aveva chiesto, assieme alla Comunione riparatrice dei primi sabati, la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato per preservare il mondo dalla Seconda Guerra Mondiale. Non fu ascoltata per tempo. A Civitavecchia, 25 anni fa, ha chiesto in particolare la consacrazione dell’Italia. Perché?
Dell’Italia e, anche, del mondo. Riguardo all’Italia, ha detto: «La vostra Nazione è in grave pericolo». Non ha specificato di quale pericolo si tratta, se fisico, morale, spirituale, sociale, catastrofi naturali. Certamente l’Italia sta subendo degli sbandamenti enormi, una perdita dei valori cristiani. L’Italia è stata avvertita, secondo me, perché la posizione dei capi, dei governanti può essere in sintonia con l’apostasia all’interno della Chiesa e anche favorirla, creando restrizioni, imposizioni sull’amministrazione dei Sacramenti, limitazioni al culto e così via. Ho l’impressione che il Covid-19 sia stata l’occasione per delle prove generali.
Crede che la Chiesa stia rinunciando alla sua libertà?
Sì. Si ha l’impressione che ci sia come un accordo massonico, ai vertici. Noi siamo governati dalla massoneria, perché tanti politici e diversi vescovi e cardinali purtroppo sono affiliati o rispondono a un’obbedienza massonica. Perciò se c’è un potere, al di sopra degli altri, che ordina, dà delle direttive, questa parte di gerarchia deviata deve obbedire. E dal momento che hanno potere, possono imporre e condizionare la vita dei fedeli.
Sia Fatima che Civitavecchia hanno l’Eucaristia al centro. Ai Gregori la Madonna ha parlato di Comunione quotidiana per santificarsi. All’opposto, da quasi 3 mesi i fedeli sono senza Messa, che riprenderanno il 18 maggio con gravi condizionamenti alla liturgia. Come si può leggere questa situazione di privazione dell’Eucaristia?
È un attacco al cuore del cristianesimo. Il centro di tutto è Gesù Cristo, e Lui lo troviamo nell’Eucaristia. Se vogliamo avere vita, vita piena, dobbiamo ricevere l’Eucaristia. Se invece eliminiamo l’Eucaristia dalla Chiesa, dalla vita dei fedeli, ci sarà un impoverimento spirituale pauroso. Privare i fedeli dell’Eucaristia è stato un grande atto satanico. Nelle parole della Madonna questo è implicito: se Lei raccomanda l’Eucaristia ogni giorno, e tu la neghi, evidentemente è in atto un forte scontro tra la Madonna e Satana, tra il cuore del cristianesimo che è Gesù Cristo e le potenze nemiche che vogliono allontanare gli uomini da Lui. Sono convinto che noi siamo già dentro il Terzo Segreto di Fatima, si sta realizzando.
Vescovi di intere nazioni, a partire dall’Italia, che sospendono le Messe, in duemila anni di Chiesa non si era mai visto.
Questo potrebbe essere un aspetto dell’apostasia generale, cioè un’apostasia pratica. Prima c’è un’apostasia dottrinale che consiste nel rinnegare i fondamenti del cristianesimo come la Rivelazione – negare che sia Parola di Dio valida per tutti i tempi e luoghi – e poi la Tradizione, i dogmi, le verità contenute nel Credo. Si arriva anche a negare la divinità di Gesù Cristo, riducendolo a un semplice uomo. E così si nega la presenza reale di Gesù nell’Eucaristia, l’importanza dei Sacramenti, ecc. Questo sul piano dottrinale. Poi c’è l’apostasia pratica: l’abbandono della pratica religiosa.
Cosa pensa del fatto di dare Gesù con i guanti?
Secondo me si tratta di una profanazione che rasenta il sacrilegio. Dare la Comunione con i guanti significa non avere rispetto per Gesù Cristo presente nell’Eucaristia e neanche per il fedele che la riceve. C’è anche il problema dei frammenti del Corpo di Cristo che possono rimanere attaccati ai guanti e non si sa che fine facciano.
Torniamo a Fatima e Civitavecchia. Il passaggio di testimone tra suor Lucia e Jessica Gregori che cosa ci dice?
A Jessica la Madonna ha affidato il Terzo Segreto. Lei nel 1996 si è incontrata con suor Lucia, hanno parlato in privato e, da quello che ho saputo da Jessica, hanno confrontato i messaggi della Madonna e questi combaciavano perfettamente. C’è un rapporto strettissimo tra Fatima e Civitavecchia. Fatima è all’inizio del secolo, Civitavecchia è alla fine. Fatima è l’annuncio di quello che sarebbe accaduto, Civitavecchia è l’ingresso nelle cose che sono state annunciate a Fatima. A Civitavecchia la Madonna, quando dice che Satana sta cercando di oscurare il mondo e anche la Chiesa, avverte: «Preparatevi a vivere quanto io avevo svelato alle mie piccole figlie di Fatima». Siamo entrati in quei tempi.
Quali sono i contenuti in comune?
L’invito, urgente, alla conversione. La consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Sia a Fatima che a Civitavecchia si parla di consacrazione, non di affidamento: c’è una differenza profonda. L’affidamento è più superficiale, la consacrazione è molto più potente perché coinvolge di più la persona, la famiglia, la Chiesa o nazione che la fa: è come dire “io sono tuo, consegno a te tutto il mio essere, perché tu lo possa consegnare al Padre”. Un altro punto in comune tra Fatima e Civitavecchia è la recita del Rosario come arma per sconfiggere Satana, quindi allontanare ogni pericolo per l’anima e non solo.
Un esempio di pericolo?
A Civitavecchia si mette in evidenza che Satana avrebbe tentato di distruggere il mondo cercando di provocare una guerra nucleare.
A Civitavecchia è chiaro l’odio di Satana contro la Chiesa e la famiglia.
Civitavecchia si caratterizza soprattutto per la famiglia, cioè la distruzione della famiglia, quindi della cellula primordiale della società. Quando ci sono stati questi avvertimenti della Madonna, non c’era ancora il martellamento su coppie di fatto, coppie omosessuali, utero in affitto, ecc. Io vedo questo collegamento: a Fatima la preoccupazione principale è la Chiesa, a Medjugorje la parrocchia, a Civitavecchia la famiglia. Questa si potrebbe dire la specificità delle mariofanie, che per il resto hanno molti punti in comune, come il richiamo costante alla preghiera, alla penitenza e quindi alla conversione.
Che legame c’è tra la visione di Fatima sull’Inferno e le lacrime di Civitavecchia?
Le lacrime di Civitavecchia mettono in evidenza il dolore della Madonna che piange il sangue di suo Figlio versato invano per molti. La visione dell’Inferno a Fatima ci ricorda che nonostante la Croce, il sangue versato da Gesù, tanti si dannano. La stessa cosa, in altro modo, viene detta a Civitavecchia. Il sangue che la Madonna piange è il sangue di Cristo perché tanti non beneficiano di questo sangue, rifiutando la Misericordia di Dio, e quindi dannandosi.
Mentre la seconda Madonnina di Civitavecchia, sempre proveniente da Medjugorje, che essuda olio profumato che significato ha?
Anche questo è un fenomeno significativo. Questa statuina – donata dal cardinal Deskur e benedetta a nome di Giovanni Paolo II – manifesta queste essudazioni quando meno te lo aspetti, davanti a gruppi o singole persone, spesso durante feste liturgiche: è segno della protezione di Maria e delle grazie dello Spirito Santo.
Se stiamo andando verso l’apice della battaglia, significa che il trionfo promesso dalla Madonna è vicino?
Certo, ma non sappiamo quanto può durare questa battaglia. Anche questo è un elemento comune a Fatima e Civitavecchia: la Madonna dice che ci saranno prove, tribolazioni, ma alla fine il Cuore Immacolato di Maria trionferà. Questo trionfo si staglia nelle rivelazioni di Fatima e Civitavecchia e infonde fortezza al cristiano che crede.