Il sovversivo di Prima Linea Chicco Galmozzi
condannato per l’omicidio di Giuseppe Ciotta
insinua senza un benché minimo indizio
che il vicebrigadiere Mario Cerciello
fosse “sul libro paga del pusher”
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Prima finì sotto i riflettori per una battuta un po’ infelice e molto criminale sui proiettili spediti in una lettera anonima a Matteo Salvini, poi per il suo libro sulla storia delle battaglie operaie all’origine di Lotta Continua che culminò nell’esperienza terroristica di Prima Linea, ora si scopre che non solo attacca i politici vivi lontani dalla filosofia rossa di estrema sinistra ma infama persino la memoria di un Carabiniere morto nell’adempimento del suo dovere.
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