Dal genocidio, un video e un conto

alba, Israele ha massacrato 53 civili palestinesi a Gaza, la maggior parte bambini. 19 erano in una clinica di UNRWA che ospitava sfollati nel campo profughi di Jabalia, 9 bambini. Il massacro mattutino che piace all’Occidente che piace.

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L’intera striscia di Gaza è grande quanto Nagasaki. Israele ha sganciato l’equivalente di entrambe le bombe atomiche che sono cadute su Hiroshima e Nagasaki. L’equivalente di quattro bombe atomiche. E pensiamo che ci siano solo 50.000 persone morte? Che stro**ate sono?“.

Non va per il sottile il dottor Mark Perlmutter, intervistato per la seconda volta in pochi mesi dalla nostra Francesca Salvatore. E come potrebbe essere altrimenti dopo aver prestato servizio volontario due volte in una delle zone del mondo più martoriata da bombe, carestia, pulizia etnica?

Il senso di missione lo ha riportato dopo pochi mesi a Gaza. Dai suoi “amici palestinesi” come li chiama lui.

Sorride quando gli raccontiamo che qualche giorno fa, quando improvvisamente non ci ha più risposto al telefono, eravamo in pensiero per lui. Adesso è “al sicuro” in Giordania, in attesa di tornare a casa. “Le navi da guerra mi hanno tenuto sveglio tutte le notti, elicotteri. Il suono di F-16 o F-35 è sconcertante. I miei amici palestinesi mi dicono che l’unico vantaggio per loro è che ormai è come rumore bianco“.

Sull’attacco al Nasser Medical Complex dove stava prestando servizio, il dottore dice: “Il drone è entrato attraverso una finestra appositamente per uccidere, il che è una violazione della Prima Convenzione di Ginevra”.

E alla domanda sul numero delle vittime effettive, il dottor Perlmutter risponde senza alcuna esitazione: “Questo è un grande problema e una grande bugia sui nostri media. I media prendono i numeri dall’Autorità palestinese, che è pesantemente controllata dalle Idf. Sotto i milioni e milioni di tonnellate di calcestruzzo e cemento armato che si sono sgretolati al suolo, c’è probabilmente 10 volte il numero dei corpi, più della metà dei quali saranno bambini”.

E ancora: “Ci sono state fosse comuni. Un testimone mi ha raccontato che guardava fuori dalla finestra e sentiva le urla dei bambini mentre un bulldozer li spingeva vivi in una fossa comune”.

Da InsideOver