Siccome non ho più voglia di stare al computer per ore a torturarmi la schiena a scrivere cose inutili, vi prego di accontentarvi di qualche copia-incolla facile:
https://twitter.com/Potemkin959/status/1292256843662872579/photo/1
Potemkin
@Potemkin959
Finestre di Overton da tutte le parti – The Times dice che è ora di mettere un prezzo alla vita umana. Cioè se uno costa troppo e non ha i soldi per pagarsi la salvezza diventa un peso per la società e bisogna sacrificarlo ”Sarebbe più onesto” dice chi scrive…
“Si può , anzi si deve, mettere un prezzo alla vita umana” – Il tizio (un ex parlamentare conservatore) dice di più: che sono stati “i cristiani” , per secoli, a farci “eludere la questione”. La didascalia sotto la foto del feto chiarisce ancor meglio: “Discussioni sulla santità della vita hanno deformato le nostre capacità di decisione”. Naturalmente, si capisce che questa nuova coscienza è collegata a questa:
Disuguaglianze, in 26 posseggono le ricchezze di 3,8 miliardi di persone
https://www.ilsole24ore.com/art/disuguaglianze-26-posseggono-ricchezze-38-miliardi-persone-AEldC7IH
I super-ricchi pensano che gli costiamo troppo. Si chiama “plutocrazia” e sarebbe curabile politicamente con un prelievo fiscale del 90% sulle loro super-ricchezze. Ma questo poteva accadere quando i politici non erano al loro servizio. Perché adesso invece abbiamo politici che curano noi, che diamo così fastidio.
Tout se tient. Si apprezzi almeno la coerenza dell’ideologia dei nostri governanti, e loro camerieri. Tutto prevedibile, del resto:
Arriverà il tempo in cui all'uomo si imporrà l'eutanasia per un semplice raffreddore, poiché veicolo virulento non gradito nel loro mondo salutocentrico, straordinariamente asettico.
— Italia dei Dolori™ (@italiadeidolori) October 30, 2019
Comincia la grande persecuzione
Stamattina, un caro sacerdote diceva che dopo il lockdown imposto dalla gerarchia ecclesiastica per obbedienza alla dittatura sanitaria, sono tornati alla Messa il 30 per cento di quelli che ci venivano prima. “Scomparsi i giovani e le famiglie”. Di questo risultato hanno responsabilità diretta Bergoglio e i cardinali: si sono precipitati a insistere che quello che ci accadeva non è un castigo di Dio, perché Dio non castiga, è infinitamente buono, e del resto voi non avete fatto niente di male, non dovete pentirvi di nulla … Ovviamente, un Dio che non punisce è anche un Dio che non guarisce, a cui è inutile chiedere grazie, che è inutile pregare.
Ma non è più questo, ormai, il punto. Il punto è che contro questa sparuta minoranza, così irrilevante socialmente, non difesa dal Vaticano né da alcuna magistratura, che deforma i nostri processi decisionali con le sue bubbole sulla santità della vita, diventa indispensabile la rieducazione, e la persecuzione. A nome beninteso della tutela delle minoranze, esaltato come “un passo avanti importante nel pieno rispetto della civiltà”. E sapendo di poter fidare sul silenzio-assenso di Papa e Collegio cardinalizio. Finché toccherà a loro, e sarà tardi.