“Ucraina finalmente europea!”,mi scrive un lettore. E mi manda le foto della prima sfilata pederastica avvenuta a Kiev.
Il lettore ha creduto di fare una battuta sarcastica. Invece posso assicurare che non è uno scherzo. Riservatamente, fra le condizioni poste al regime di Kiev per “entrare in Europa”, è stato chiesto di far approvare al locale parlamento la legge sul matrimonio dei pervertiti, detto “unioni civili”. Di fronte al primo agghiacciato rifiuto della sbalordita giunta di Kiev – impossibile strappare in parlamento una maggioranza per questo – la risposta è stata: allora l’entrata nell’UE ve la sognate, perché questi sono i nostri valori.
Questa prima storica sfilata delle kulandre in Ucraina deve essere dunque parte del pacchetto concordato: da cui dipende tutto il resto, i viaggi senza visti, la protezione NATO, il fatto che Bruxelles sul Donbass continui a dar ragione a Kiev e torto a Putin… A vedere le quadrate legioni dei finocchi in fazzoletto rosa e le squadre dei sadico-anali in similcuoio e museruola , così palestrati, tutti uguali, provocatori e sicuri di sé (è vero che han dovuto esser protetti da cinquemila poliziotti, gli ucraini non sono ancora tanto maturi), viene persino da pensare che siano attori a noleggio, che esista una compagnia di giro che si produce in gay pride in giro per l’Europa a pagamento – un po’ come le Femen.
La protezione di 5 mila poliziotti mostra naturalmente il carattere totalitario delle operazioni europee: bisogna obbligare con la forza pubblica i popoli alla “libertà sessuale”.
L’Euro-sodomismo in espansione
Ma la liberazione totalitaria all’Est passa da un successo all’altro. Da qualche giorno la Serbia ha una lesbica militante capo del governo. Una notizia che Repubblica ha salutato così: “Svolta storica in Serbia: per la prima volta, nel Paese balcanico dove le tendenze omofobe sono storicamente forti e a volte violente, una donna dichiaratamente lgbt assume la guida del governo. Il giovane presidente eletto (ed ex premier) europeista e riformatore Aleksandar Vucic ha annunciato di aver scelto Ana Brnabic, dall’estate scorsa ministro della Funzione pubblica, quale suo erede alla guida dell’esecutivo”.
E’ chiaro dunque che anche questa nomina è stata pretesa da Bruxelles Berlino, come “segnale” dell’ “europeismo riformista” dei presidente Vučić: “ uomo molto potente: continua a mantenere un forte controllo sui media, sia attraverso l’apparato statale sia attraverso il controllo delle proprietà in mano ai suoi alleati oligarchi”, così viene descritto. Insomma un oligarca del passato sovietoide, ma ora legittimato “riformista europeo” grazie alla nomina della lesbica. Del resto, siamo giusti, che cosa lo distingue veramente dalla “democrazia” di Angela Merkel e di Macron? O di Gentiloni? Non mantengono anch’essi “un forte controllo sui media, sia attraverso l’apparato statale sia attraverso il controllo delle proprietà in mano ai suoi alleati oligarchi” confindustriali o finanziario speculativi?
La fondata speranza è che con la lesbica alla guida, la Serbia – alquanto recalcitrante – chieda (grazie al ricatto di rapporti economici con la UE) di entrare nella NATO e faccia piazzare i missili atlantici a ridosso della un tempo amica Russia, insomma partecipi all’accerchiamento. Da cui si vede che la “Liberazione delle Kulandre” fa tutt’uno col bellicismo atlantico; le nozze gay e le sfilate dei sadico-anali sono parte del pacchetto obbligatorio definito una volta per tutte. Seguirà l’obbligo di inviare truppe in Irak e Afghanistan,in Siria e dovunque li vuole Sion. Seguiranno, per la gioia degli ucraini e dei serbi, la teoria del gender nelle scuole per ordine delle autorità di Stato , i corsi di masturbazione forzata negli asili ai bambini di quattro anni, le 12 vaccinazioni obbligatorie ai neonati, il rialzo dei casi di autismo che noi già sperimentiamo; e non si dimentichi la forzata “accoglienza dei profughi e immigrati” a spese dei contribuenti locali, 4 miliardi l’anno da sottrarre ai poveri locali per darli a chi “assiste” i negri. Verrà anche lo “jus soli”, e tutto il resto. La dittaura dei kulattoni porta conseguenze anche impreviste, tutto un pacchetto.
In Italia la neo-Chiesa s’ingerisce , attraverso il più ignorante dei suoi arroganti rappresentanti oligarchi, nella questione dello jus-soli: bollando di egoismo i parlamentari che hanno delle riserve. Come si permette? La concessione o negazione della cittadinanza è l’atto giuridico per eccellenza che spetta ai rappresentanti del popolo. Ma i media applaudono, ovviamente. Ce lo chiedono gli atei, i miscredenti, i progressisti ricchi, i laicisti che solo ieri gridavano alla “ingerenza della Chiesa” nelle faccende interne: bisogna “obbedire a papa Francesco”.
Il quale papa Francesco coglie proprio questo momento per glorificare don Milani, il “prete di Barbiana” tanto amato dai cattolici adulti e dalle sinistre progressiste, ma da anni alquanto dimenticato.
Grazie ad Elisabetta Frezza, capiamo meglio perché proprio ora: “Silvia Ronchey su Repubblica (clicca qui) ci ha informati che «Milani è il rampollo di un’alta borghesia ebraica di antico lignaggio, radicate posizioni liberali, sofisticate tradizioni culturali…che si fa traditore sia del proprio ceto, sia degli schieramenti autoritari della propria chiesa, un ebreo non praticante calamitato dalla letteratura, dalla poesia, dalla pittura fin da adolescente, artista bohémien dalla non celata omosessualità nella Firenze di fine anni Trenta”. Ed ecco qualche passo da “l’epistolario di don Milani, che ora dovrebbero figurare nel Meridiano di prossima uscita: “E so che se un rischio corro per l’anima mia non è certo di aver poco amato, piuttosto di amare troppo (cioè di portarmeli anche a letto!)” – e poco più avanti, in una lettera a un giornalista poi suo biografo: “E chi potrà amare i ragazzi fino all’osso senza finire di metterglielo anche in culo, se non un maestro che insieme a loro ami anche Dio e tema l’Inferno .
https://www.riscossacristiana.it/la-missione-postuma-di-don-milani-di-elisabetta-frezza/
Di questo prete ebreo che lo vuol mettere in culo ai suoi ragazzi, Bergoglio ha voluto rinfrescare la glorificazione che era andata spegnendosi, con queste parole: : «Mi piacerebbe che lo ricordassimo soprattutto come credente, innamorato della Chiesa anche se ferito, ed educatore appassionato con una visione della scuola che mi sembra risposta alla esigenza del cuore e dell’intelligenza dei nostri ragazzi e dei giovani» (clicca qui). La fama di Don Milani era andata un po’ a pallino anche a causa dello scandalo pedofilo del Forteto, dove seguaci dei metodi educativi del prete ebreo omosessuale effettivamente lo “mettevano in culo” ai bambinelli, e non per metafora.
El Papa ha scelto proprio questo momento – l’avanzata del totalitarismo sodomitico – per riglorificarlo.
Pensate che sia un caso? Una coincidenza? Che Bergoglio sia mal consigliato? Ma niente affatto. Subito la Fedeli, quella ministra ignorante messa a guidare la “scuola” al solo scopo di imporre la teoria gender, “raccoglie con soddisfazione «l’invito di Papa Bergoglio: ricorderemo don Milani e lo renderemo protagonista di una memoria attiva», prendendolo a modello del «vero educatore appassionato di una scuola aperta ed inclusiva» (clicca qui).
Insomma bisogna dar ragione alla Frezza. Con Bergoglio “ si è finalmente realizzata la collaborazione piena e manifesta tra super-stato e neo-chiesa nel promuovere anche questo punto estremo dell’agenda sovranazionale partorita dalle élite mondialiste. Dopo l’adesione ad ambientalismo, immigrazionismo, salutismo sessuale e riproduttivo, femminismo e omosessualismo, l’ambíto traguardo dell’abolizione della cristianità richiede che sia derubricato l’abominio pedofilia anche presso i sacri palazzi e a beneficio dei residenti”.
“Il katechon si è tramutato in volano di ogni perversione dell’ordine naturale”. El Papa allinea la chiesa gerarchica nel nuovo ordine del vizio e dell’arbitrio totale, ancora una volta : obbligatorio. Non siete, non siamo liberi di opporci. E nemmeno di sapere la verità.
Ordine della Merkel: mentire sui migranti
Spero abbiate letto lo scoop (ne parla Marcello Foa) del Corriere del Ticino, che ha rivelato un documento riservato del Bundeskriminalamt (BKA) la Polizia criminale tedesca. Si intitola «Come agire in presenza di attacchi terroristici” e contiene le linee guida sulle informazioni da trasmettere alla stampa” nell’anno elettorale, dove la Merkel deve vincere le elezioni:
Ecco l’esordio del documento della polizia tedesca:
“Nell’anno elettorale 2017 non ci sarà alcun attentato, almeno se si sarà in grado di evitarlo. Ciò significa che, non importa quanto siano sicuri dei fatti i funzionari in campo, davanti alla stampa e all’opinione pubblica, per cominciare, si deve negare sempre tutto. Lo staff di consulenza del Governo ha bisogno di tempo per illustrare l’accaduto e per mettere insieme un racconto credibile agli occhi dell’opinione pubblica».
«Le lettere di rivendicazione devono essere citate solo se necessario, ma senza fornire particolari. In caso di dubbio, escludere l’attacco terroristico. Divulgare la teoria dell’autore singolo, come pure quella della persona psichicamente disturbata. In aggiunta: evitare sempre, per cominciare, di parlare di IS (Stato islamico, n.d.r.) o di Islam».
La Cancelleria ha ordinato alla polizia di fornire cifre false sull’immigrazione clandestina:
La percentuale degli ingressi illegali è cresciuta del 70%. I colleghi italiani prevedono l’arrivo di circa 350 mila, fino a 400 mila migranti dall’Africa nell’anno 2017. Verso l’esterno, alla stampa e ad altri media, indichiamo una cifra di 250 mila unità».
La verità è ben diversa, riconosce la polizia:
Dieci milioni di visitatori stranieri all’anno entrano in Germania con passaporti falsi o rubati. In tal senso è possibile correlare la quantità di passaporti rubati con Al Qaeda (IS) e le attività terroristiche islamiste».
I reati di diritto comune commessi da immigrati sono aumentati spaventosamente, riconosce il documento: “ Nel 2015 erano 309 mila, nel 2016 sono saliti a 465 mila”.
Soprattutto: «Mai parlare di migranti economici. La sollecitazione giunge direttamente dal ministro della Cancelleria e dal portavoce del Governo. Queste indicazioni sono tassative, per chi non le rispetta sono previste sanzioni severe, procedure disciplinari e il licenziamento dalla polizia».
Capito? Ogni libertà per le kulandre corrisponde alla perdita di libertà per i poliziotti, e alla falsificazione delle notizie da passare ai media. Tout se tient, è tipico del totalitarismo.
Secondo i sondaggi, la CDU della Merkel avrà la maggioranza assoluta. Anche questo è tipico: ogni totalitarismo si regge sulla complicità delle masse, persino sul loro entusiastico appoggio.
Anche in America, Justin Raimondo (celebre blogger di Antiwar.com) scopre la strana realzione fra LGBT e totalitarismo. Torna sul caso del militante democratico fanatico, James T. Hodgkinson, che ha sparato ai parlamentari repubblicani, ferendone gravemente uno (Scalise) per essere poi abbattuto. Dal suo profilo Facebook, si rileva che l’assassino era un fervido ammiratore di Rachel Maddow, la presentatrice di gran successo della MSNBC, network della tv mainstream. Ebbene: questa MAddow è una lesbica militante e sfegatata, che propaganda il LGBTQ, e nello stesso tempo organizza trasmissioni di un anti-putinismo delirante. Proclama che Trump è un agente russo, proclama la necessaria guerra contro Mosca. Justin Raimondo constata: il LGBTQ ha superato addirittura i neocon, che sulla questione di Putin sono alquanto divisi. La kulandra collettiva odia Putin in modo folle, il che è logico: sente in lui l’esponente internazionale di una tradizione e di una etica inconciliabile con il totalitarismo del vizio e del male.
http://original.antiwar.com/justin/2017/06/18/hodgkinsons-disease-politics-paranoia-age-trump/
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Non ho più parole.
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Mi associo atterrito da quanto letto
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Anzi aggiungo questo articolo
http://edition.cnn.com/2017/06/19/us/coming-out-as-mormon-and-gay-trnd/index.html
12-year-old girl comes out to her Mormon congregation
Anche i Mormoni inizieranno ad avere problemi.
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Beh che dire,siamo ormai alla frutta ,i lobbisti (cia compresa) hanno infiltrato ogni istituzione democratica,controllano tutto e guidano le masse verso un gusto unico che ci porterà a vivere come un branco di pecore al pascolo facili da gestire e da riportare all’ovile.
Nel paese dei ciechi chi ha un solo occhio sarà RE !
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Da quanto successo il 29 maggio a Soshi, il miracolo dell’icona sacra, capisco che la Russia rimarrà esente dall’imperversare dei vizi maggiori. Inoltre, si, anch’io credo che i partecipanti alle sfilate siano pagati dall’internazionalismo preda del diavolo, mediante le organizzazioni cosiddette non governative. Improvvisamente spuntano i rappresentanti di questo o quel vizio, a manifestare per la strada, a comando? Sembrano mercenari, più che promotori diretti di vizi. I propugnatori veri stanno ai vertici. Non è tanto solo che siano permissivi con il demonio; più che altro, lo evocano.
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Eloquenti gli sguardi dei bambini che marciano dietro i sadico-anali. Sarebbe da togliere la potestà genitoriale a chi ha consentito loro di trovarsi lì. Magari ad esercitarla è proprio uno di quelli carponi davanti a loro.
A proposito della kulandrite avanzante in Ucraina, appena qualche giorno fa Putin ha scherzosamente ammonito Poroshenko a fare attenzione alla diffusa omossessualità europea. Il presidente ucraino ha celebrato l’introduzione dei viaggi senza visto rispolverando una poesia di Lermontov, ed in particolare il verso “Farewell, unwashed Russia”. Peccato che, come Putin gli ha fatto notare citando la stanza per intero, Lermontov fosse lui stesso, in quel frangente, un ufficiale dell’esercito russo nel Caucaso. “Forse voleva dire, in modo sottile e senza scontentare quei nazionalisti idioti scorazzanti con le svastiche in mano, che in realtà l’Ucraina non andrà da nessuna parte” ha scherzato Putin, sottolineando che nella poesia si dice anche addio alle “blue uniforms” dei gendarmi. Ma “blue” in Russia sta anche per “gay”, e il Presidente russo ha avvertito Poroshenko che in Europa, di “blue”, ne troverà parecchi di più che in Russia. A quanto pare però, quelli a Kiev sono i benvenuti.
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La potestà genitoriale la tolgono solo se non li fanno vaccinare…perchè,come la foto dimostra,chi permette questo ha a cuore i bimbi. C’è anche Scooby Doo, lo vede?
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Effettivamente per tanti accadimenti non si hanno più parole.
Ma, forse quando si è toccato il fondo, quando molte argomentazioni hanno seguito il percorso della finestra di Overton, quando i frutti saranno lampanti anche per i più accecati, allora può generarsi un processo di coscienza generale contrario.
Ma sarà dura. Perché la battaglia è “hic et nunc”…
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Sono per metà serba, e conoscendo bene il paese di mio padre, posso affermare con assoluta certezza che gli omosessuali non troveranno mai terreno fertile da quelle parti. I serbi non sono come gli italiani che aspettano inginocchiati che il boia lasci andare la corda della ghigliottina… sono un popolo reattivo, capace di sacrificare tutto per i propri valori e credi. I gay non li tollerano se questi fanno pubblico sfoggio delle loro perversioni. La gente letteralmente dice “tu in casa tua puoi fare quello che vuoi, a me non interessa, ma non ti azzardare a farlo per strada, davanti a bambini o persone NORMALI, perché io ti ci rispedisco a casa, ma a calci in culo” (vedi i falliti tentativi di gay pride a Belgrado, dove ai finocchietti gliele hanno date di santa ragione! Pure le nonne col bastone!).
È praticamente certo, che sulla scia di ogni paese occidentale, ci sia un governo corrotto e asservito ai poteri forti filoatlantici, quindi non saprei dire cosa questo potrebbe cercare di fare nel paese, ma di una cosa sono sicura, il popolo non venderà i propri valori ancestrali per quattro denari.
Tanto ai serbi, il popolo, non gliene frega proprio un beneamato c**** di entrare in UE! Sentono vivo il legame di sangue con i propri fratelli del nord e non li tradiranno, com’è sempre stato nei secoli!
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Anche se lei è per metà serba ed il suo popolo è ancora normale, io non sarei altrettanto sicuro al riguardo.
Tenga conto che – da parte dei poteri trasnazionali – quali ad esempio l’ONU ecc, sono messi in campo vere e proprie campagne di destabilizzazione antropologica.
Anche la Russia ( che non mi risulta essere nella UE) ne ha fatto le spese.
Legga quest’articolo ” Propaganda gay Il bavaglio alla Russia” pubblicato da un Sito cattolico : http://www.lanuovabq.it/it/articoli-propaganda-gayil-bavaglioalla-russia-20222.htm?platform=hootsuite
dove si commenta la sentenza della CEDU contro le leggi Russe a difesa dei minori.
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Guardi io sono estremamente sicura di ciò che ho scritto, poi, ovvio, i poteri euroatlantici ci proveranno in tutti i modi, ma questo non assicura affatto una vittoria da parte loro. Sa cosa dicono i serbi degli italiani?
“Noi abbiamo avuto cinque secoli di dominazione turca e siamo rimasti cristiani, a voi italiani sarebbe bastato un giorno per una conversione di massa”. Credo che renda l’idea sull’indole di questo popolo. Il punto è che, diversamente da quello che ci vogliono inculcare, SIAMO TUTTI DIVERSI! Non c’è uguaglianza da nessuna parte! Questa è la realtà! La propaganda invece sappiamo vuole farci credere altro… La pasta di cui è fatto un serbo è diversa da quella di cui è fatto un italiano o francese o rumeno o anche russo. Tutto qua. I serbi sono abituati a resistere nonostante tutto mantenendo la propria dignità, ce l’hanno nel dna.
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Mi fa molto piacere sentire le sue parole. Dico sul serio. Qualcuno ( oltre ai russi) dovrà fare da argine a questa ondata di pervertiti.
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Stimo molto il popolo Serbo e mi auguro che in Italia sia rimasto un numero sufficiente di persone “normali”, che si comportano come le nonne serbe. Non tutti qua intorno sono degli smidollati o partecipano alle manifestazioni dei cuckold. C’è ancora speranza.
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“Propaganda gay Il bavaglio alla Russia” Il titolo dell’articolo é senz’altro iperbolico. Per mettere il ‘bavaglio alla Russia ci vorrebbe ben altro. Già nel 2015 è stato discusso questo problema in occasione di un’altra sentenza: “La partecipazione della Federazione russa in un accordo internazionale non significa il rifiuto della Sovranità del nostro Stato.. Le posizioni giuridiche della Cedu non possono ignorare la priorità della Costituzione. La loro attuazione pratica nel sistema giuridico russo è possibile solo con il riconoscimento della Legge fondamentale di più alto valore legale del nostro Paese… Se la Corte Costituzionale della Federazione Russa arriverà ad una conclusione di incompatibilità con la Costituzione, la decisione emessa a Strasburgo, non è applicabile.”
http://www.ksrf.ru/ru/News/Pages/ViewItem.aspx?ParamId=3244
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Destabilizzazione antropologica è un’ottima definizione. A chi le bombe, a chi la fame e a noi questo. L’argomento è troppo complesso per un commento e quindi, comincio dalla politica. Poi, se mi sarà concesso, arriverà il peggio.
L’EU considera il gender e queste cose una priorità assoluta, e già questo dovrebbe insospettire. Ma l’Eu NON è l’Europa, visto che ai Popoli europei queste cose devono essere letteralmente imposte. Quindi da chi vengono queste pressioni? Soros lo abbiamo scoperto: viene qui, si fa offrire un caffè dal Presidente del Consiglio, e da le direttive sui migranti. Poi chi altro c’è?
Per chi dice che arriverà un momento in cui i frutti saranno lampanti e ci si ribellerà, chiedo: negli usa, dove la cosa è in avanzato stato di decomposizione, c’è qualche segnale di ribellione?
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Bèh, quanto meno negli USA la Clinton è stata fermata. Noi siamo al quarto governo non eletto. Si vede che do noi ancora non basta…
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Si signor Togni, se Donald sopravvive….
Quello lì dev’essere come mia madre: era nata in un paesino dove tutti si conoscevano e ha visto di tutto, c’era il diavolo, c’era il Santo, c’era l’onesto e il disonesto c’era persino un pedofilo. Aveva un’esperienza di vita che io cittadina, non ho mai avuto. Eppure quando un mio fratello le ha detto dell’esistenza dei gay non ci credeva. Guardava me e diceva : mi state prendendo in giro, vero?
Ma non sono certo i gay il problema, credetemi.
Non lo son mai stati e hanno avuto anche gravi discriminazioni. Il problema è che, a differenza del passato, adesso possono procreare, sia pure in modo rocambolesco, e soprattutto ALLEVARE dei bambini.
Più che procreare è esatto IMPOSSESSARSI di bambini. E questo fa la differenza.
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Contro la manifestazione del Kiev Pride del 18 giugno ne è stata organizzata un’altra di segno opposto e contrario. Sia Settore Destro che altri gruppi meno estremisti e più moderati, fra i quali anche ebrei e musulmani, hanno sfilato a Kiev per la salvaguardia dei valori cristiani e della famiglia tradizionale. Quello che ci racconta Anna N è la realtà dei Paesi dell’Est: non sarà facile ‘pervertirli’ creando assuefazione a comportamenti contro natura. Sarà arduo per il Parlamento ucraino approvare una legge sulle unioni civili dal momento che la polizia ha dovuto blindare il corteo circense dei LGBTQ non solo lateralmente, ma anche alla testa e in coda. Il consenso della popolazione non c’è, ma Poroshenko crede di aver dimostrato, deretani all’aria e microslip al vento, che gli Ucraini sono ‘degni’ di entrare nella Ue…Ma chi sono gli organizzatori del КиевПрайд 2017 ? Uno si chiama Zoryan Kis maritato,o ammogliato, con Timur Levchuk ed è attivista di Freedom House. Freedom House è una Ong internazionale a difesa dei diritti civili e democratici con sede a Washington e riceve ‘circa il 90% dei suoi finanziamenti dal governo federale Usa (wikipedia): inutile commentare. L’altro è Ruslan Panuhnik Direttore della Ong KyyivPrayd supportata finanziariamente anche dall’Ambasciata Svizzera, dall’ Ambasciata dei Paesi Bassi, da quella della Repubblica di Germania, del Canadà e dalla Fondazione intestata al romanziere tedesco, nonché Premio Nobel, Heinrich Böll. Questo fondo è alimentato soprattutto dal Governo tedesco e da altre 28 rappresentanze estere. Il fondo si pone un obiettivo di formazione politica: promuovere nel mondo la democrazia. l’uguaglianza di genere, lo sviluppo sostenibile e bla bla bla… Tutto denaro dei contribuenti… E anche la pretestuosa rivendicazione delle unioni civili non è altro che l’ennesima arma di destabilizzazione e penetrazione nei confronti di quei Paesi ancora estranei al festino orgiastico neoliberista.
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Ma avete letto come hanno ricattato l’Ucraina? E tutti i Paesi dell’est ricevono soldi dalla’EU. Quelli che diamo noi. E le ditte perché credete che le delocalizzino la’? Gli fanno vedere le perline colorate e gli rubano le terre e l’anima! Purtroppo qui e là, la gente minimizza, credono che si sposeranno quattro gatti gay e che finisca così.
EU delenda est.
Posso finire i commenti sempre con questa frase?
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E’ tutto fatto diabolicamente contro l’Ordine del Creato. La Giustizia di Dio non tarderà. Restiamo saldi nella Dottrina di sempre ed umili nel chiedere a Maria di non farci vacillare.
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chissà come sono contenti i 5000 agenti di scorta che sulla foto hanno l’arcangelo Michele sul giubotto ……se fate lo zoom si vede
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… che schifo, mi viene da vomitare …
saluti
Piero e famiglia
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La sottomissione di Trump alla teoria gender è dimostrata da questa foto ufficiale con Nikos Giannopoulos alla sua destra e la moglie Melania alla sua sinistra. Giannopoulos nominato insegnante dell’anno nell’isola di Rodi “ha usato la sua visita alla Casa Bianca per fare un audace dichiarazione a nome della comunità LGBTQ negli Stati Uniti. ”
http://www.rt.com/usa/392809-queer-teacher-trump-viral-photo/
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La succitata SILVIA RONCHEY è una bizantinista italiana (di origini scozzesi, dice…) allieva del bizantinista ebreo KAZDAN (kazaro persino nel nome). Appartiene a quell’armonioso assortimento di “donnine” intellettuali (o presunte tali) italiote, ma con background culturale angloide, di cui la famigerata Cantarella è senza ombra di dubbio l’esponente di punta. Questa tipologia di “accademico” (o accademicissa?), molto di tendenza oggigiorno, detiene praticamente il monopolio di tutta la produzione culturale di massa, la sola reperibile nelle librerie dell’italico stivale (lo so, canali di propaganda secondari, se non terziari!). Ora, dando un’occhiata fugace all’articolo citato dal direttore, sarà facile intendere la posizione politica della Ronchey. E fin qui, nulla di strano, è una che scrive su Repubblica, direte! Che ti pretendi??? Il problema è che, come ho detto prima, le “donnine del sapere” (per differenziarle dalle donnine della magistratura), le quali, come facilmente avrete intuito sono tutte politicamente allineate alla Ronchey (femminismo, liberalismo etc.), spadroneggiano in ogni ambito scientifico ed impongono ovunque il loro punto di vista distorto e viziato a monte da una forma mentis femminista (e quindi omosessualista).
Bisanzio è l’antitesi della civiltà angloide da cui le nostre “scienziatesse” si vantano di esser fuoriuscite, come liquido purulento spremuto da escrescenze acneiche, sfoggiando nei loro curricula nomi altisonanti di atenei d’oltreoceano. La domanda sorge spontanea: come si possono amare contemporaneamente la cultura Bizantina ( che è anche la nostra, per metà del paese lo è anche in senso stretto) e la sua nemesi demoniaca, i.e. “i valori dell’occidente”? Si possono adorare contemporaneamente Dio e Satana? Forse la domanda andrebbe riformulata in tal senso: si può studiare ciò che non si ama? E se si, perché? Tra l’altro, la Ronchey è l’unica bizantinista reperibile sul “mercato”, mentre i maggiori bizantisinsti esteri sono judei di ceppo kazaro ( o per molti così sembra dal loro nome). E’ evidente che esista un controllo asfissiante ( che dall’illuminismo è sfociato in damnatio memoriae. La nostra impostazione storica “frangocentrica” è un lascito della Rivoluzione, aggravatosi con il Risorgimento che
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( che dall’illuminismo è sfociato in damnatio memoriae. La nostra impostazione storiografica “frangocentrica” è un lascito della Rivoluzione, aggravatasi con il Risorgimento che ha praticamente eraso dai libri di storia metà del paese, con tanto di zone costiere. Quanti di voi sanno che Ancona e Ragusa erano repubbliche marinare e che riconoscevano esplicitamente la sovranità dell’Imperatore d’Oriente?). Non sarà che la storia bizantina è pericolosa proprio perché si intreccia con la storia del khanato kazaro? Mah, forse sono io ad essere un “complottista”…
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In realtà il popolo italiano è stato, almeno storicamente, il popolo più resistente. Nessuna invasione barbarica ha lasciato una traccia tangibile. Questa invasione “interna” (LGBT) ed esterna (negri) sarà però ben più difficile da respingere. Non si tratta di una scorreria perpetrata da una esigua elite guerriera disorganizzata e incistata a macchia di leopardo in zone rurali, bensì di una disciplinata e razionalizzata campagna di sostituzione. La società italica dopo 150 anni di controllo massonico non è più dotata dei giusti anticorpi. La Serbia non è minimamente paragonabile all’Italia. I Serbi erano, al contrario, uno di quei popoli riottosi più facilmente assoggettabili culturalmente ( si pensi alla campagna di conversione di Cirillo e Metodio). Dubito possa resistere ad oltranza, benché glielo auguri vivamente. La Serbia sembra più resistente dell’Italia per il semplice fatto che non è stata esposta allo stesso bombardamento culturale a cui è stata soggetta quest’ultima. Al contrario, il tanto bistrattato stivale sembra evidenziare capacità di resistenza superiori a tutti gli altri stati europei. Basti pensare alla Francia o addirittura alla stessa Spagna (non vi potete rendere conto di come è ridotta la Spagna. A Madrid vi sono coppie “civili” ovunque ed esistono leggi draconiane femministe che impongo agli uomini di sedere in metro con le gambe incrociate per non urtare la sensibilità delle femministe. Sedersi con le gambe divaricate è percepito come un acto machista y de prevaricacion hahahah. Delirante!) o ai paesi scandinavi (la Svezia è l’Arabia Saudita del femminismo e del genderismo). Lo so, molti avranno da ridire su quest’ultima affermazione, ma anche la Russia non se la passa bene per niente…Da quello che mi dicono le cosiddette “libertà” si sono espanse a livello ipertrofico, assumendo una curiosa connotazione del tutto venale (parlano di un femminismo lucroso e dispotico, il quale ha imposto un sistema piramidale a tutta la società).
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In effetti, credo anche io che l’Italia abbia manifestato capacità di resistenza superiori alla media.
In fin dei conti, sono 150 anni che il potere massonico ha preso piede in Italia. Il fascismo di Mussolini non è stato altro che una reazione al potere massonico dello stato unitario. Ed è per questo motivo che ancora oggi il fascismo viene tartassato: occorre cancellare nell’italiano l’idea stessa di resistenza, l’idea che ci possa essere ancora la possibilità di reazione, come lo è stato il fascismo.
E’ servita una guerra mondiale, la seconda, per permettere l’affermazione delle sinistre: altrimenti, dopo il fascismo, nessuno avrebbe più voluto il comunismo.
Hanno persino falsato le elezioni: l’Italia dovrebbe essere ancora una monarchia.