Avvocato Luca Campanotto
Esito puramente ideologico ipervaccinista, che molti ritenevano scontato, ma sancisce ufficialmente la fine di ogni garanzia giurisdizionale sotto la Repubblica Italiana (sono vax free; me ne vanto; tale rimarrò, sempre e comunque, a ogni costo):
https://www.cortecostituzionale.it/documenti/comunicatistampa/CC_CS_20221201194237.pdf
SAREBBE STATO GIUSTO CHE LA UDIENZA COSTITUZIONALE PUBBLICA STRAORDINARIA COVID 30.11.2022 VENISSE RINVIATA INVECE CHE DECISA FRETTOLOSAMENTE E MALAMENTE
ANZITUTTO PER CONSENTIRE LA COMPLETEZZA DEL THEMA DECIDENDUM E DEL CONTRADDITTORIO TRA TUTTE LE PARTI ANCHE SOLAMENTE PRINCIPALI (dopo la ord. 118-22 CGARS)
ANCHE IN CONSIDERAZIONE DELLA DOPPIA PREGIUDIZIALITÀ ANCHE EUROUNIONALE ANCORA PENDENTE A LUSSEMBURGO COME DA ALLEGATI
E CON UN COLLEGIO DIVERSO, EVITANDO IL PALESE E CONCLAMATO CONFLITTO DI INTERESSI, DELL’ULTIMO GIUDICE NOMINATO DOPO ESSER STATO LEGISLATORE MATERIALE
Al di là della inammissibilità in rito e quindi della sopravvivenza nel merito della prima questione citata dal comunicato sui casi marginali (ord. 42-22 TAR Lombardia TELEMEDICINA), rimangono ancora aperte solamente le questioni speciali sulla esenzione vaccinale perpetua per la immunità naturale dei guariti, che ancora non sono state nemmeno sollevate dai giudici nonostante la Legislazione Lorenzin preveda esenzione totale e perpetua pur a fronte di semplice certificato sierologico.
La ipotesi di un ricorso CEDU a Strasburgo, sia pur complessa e difficile, resta la unica opzione processuale praticabile (a parte quella della impugnazione giurisdizionale delle multe che stanno arrivando e delle future misure che verranno adottate anche al di fuori del quadro emergenziale in quella che sta diventando una emergenza per lo stato di diritto).
Tali ricorsi andranno spediti a Strasburgo entro quattro mesi dal deposito delle motivazioni costituzionali che leggeremo credo prima di Natale ma sono molto laboriosi e rischiosi.
Del resto mi consta che la CEDU abbia già dichiarato inammissibili in limine tutti i ricorsi presentati a Strasburgo anche in materia di COVID e anche contro la Repubblica Italiana ad esempio contro tutte le sentenze del Consiglio di Stato che per prime hanno difeso l’obbligo vaccinale.
In questo caso la novità consisterebbe nella presentazione di motivi anche processuali (artt. 6 e 13 CEDU) e non solamente sostanziali (artt. 2 e 8 e 15 CEDU).
CI ATTENDE UN NATALE AMARO PER LA TERZA VOLTA CONSECUTIVA; SIAMO SOLAMENTE ALL’INIZIO DELLA TIRANNIA; LA VERITÀ È UNA E UNA SOLA E NÉ LE LEGGI NÉ LE SENTENZE INGIUSTE RIUSCIRANNO MAI A CANCELLARLA; BISOGNA COMUNQUE CONTINUARE A PARLARE DI INEFFICACIA E INSICUREZZA VACCINALE; SAREBBE INCOSTITUZIONALE MA UNIFORMARSI A QUESTA SENTENZA SAREBBE ANTIUMANO E QUINDI BEN PEGGIO: LA GIUSTA RESISTENZA ALLA TIRANNICA OPPRESSIONE RISULTA APPENA INCOMINCIATA!!!
Ne cives ad arma veniant …
Studio Legale Bulfone
Avv. Luca Campanotto