Per lo storico ed economista, il voto tedesco conferma la posizione incerta della Germania in Ue, fra deflazione e crisi dei corpi intermedi. Scholz? Deve firmare un nuovo patto sociale con i sindacati, ma l’austerity è dietro l’angolo. Draghi può fare asse con Macron, ma non con quel trattato
Sospesa nel vuoto, a un passo dal precipizio. Appare così la Germania post-Merkel a Giulio Sapelli, storico ed economista dell’Università Statale di Milano. All’indomani del voto che ha aperto una strada per la cancelleria al socialdemocratico Olaf Scholz, i problemi strutturali del Paese sono tutti sul tavolo.
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