Draghi riceve il premio “Corna di Caprone” dal padronato ebraico

Il premio gli è stato assegnato dall’organizzazione guidata dal potente rabbino Arthur Schneier “per la sua multiforme leadership nella finanza e nel servizio ai cittadini di cui hanno beneficiato l’Italia e l’Unione Europea e ha aiutato la cooperazione internazionale”

Dall’ex segretario di Stato americano Kissinger (la sua “capacità analitica, il coraggio e la visione” ci”dicono che continuerà a essere con noi ancora per molto tempo”) all’amministratore delegato di Blackstone Stephen Schwarzman (“Ha ispirato una rinnovata fiducia globale nell’Italia”) è stato un coro unanime di amicizia, stima e sostegno a Draghi, in viaggio a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Tutti con l’auspicio – dichiarato o meno – che il presidente del Consiglio continui ad avere un ruolo per l’Italia e per l’Europa.

Presenti [..] anche Maurice Lévy, fondatore di Publicis Group, Brian Thomas Moynihan, amministratore delegato di Bank of America, l’ambasciatore John Negroponte, ex direttore dell’Intelligence nazionale e vicesegretario di Stato americano, John Elkann, amministratore delegato di Exor e nipote prediletto di Gianni Agnelli, oltre a molte personalità del mondo economico e finanziario di New York.

o anche, per usare il suo linguaggio:

Il Pupazzo Prezzolato sghignazza quando sente la parola Italia

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Copio e incollo da Open Online, il poliziotto che ci controlla, incarnazione stessa dell’ebraicamente e politicamente corretto

E Draghi scoppia a ridere a New York quando gli dicono che deve rimanere un “fattore di stabilità” per l’Italia – Il video

di Redazione

Durante la cerimonia di consegna del premio “Statista dell’anno” a New York il presidente del Consiglio Mario Draghi è stato protagonista di un divertente siparietto con il rabbino Arthur Schneier, fondatore e presidente della Appeal of Conscience Foundation e sopravvissuto all’Olocausto. Schneier mostra il premio e gli dice che il premier italiano è in grado di comprendere il mondo: «Non sei soltanto dotato di saggezza nel cuore, ma sei anche un grande difensore non solo del tuo paese ma anche dell’Unione Europea, delle sue relazioni con gli Stati Uniti e dell’umanità». A quel punto il premier comincia a girarsi verso la giuria e a sorridere. Il clou arriva subito dopo: «Ci aspettiamo con ansia che tu rimanga un fattore di quella stabilità di cui l’Italia ha bisogno». E a quel punto Draghi scoppia a ridere.

Il bene che ha già fatto: