Due ex suore: “Abusate da Marko Rupnik, che il muro si sgretoli. Siamo tante ma ci chiedono il silenzio”

“Amoris Laetitia”

Almeno una ventina di giovani religiose appartenenti alla Comunità di Loyola sono state abusate sessualmente, spiritualmente, psicologicamente. Il numero si pensa però sia maggiore…

I gesuiti lo avevano cacciato nel 2023 parlando di “psicologici e sessuali per oltre 30 anni”. Oggi due donne, considerate tra le vittime di Marko Rupnik, hanno deciso di parlare in pubblico. Mirjiam Kovac e Gloria Branciani , la prima slovena la secondo italiana ex componenti della Comunità Ignazio di Loyola, hanno raccontato la loro storia e gli abusi che sostengono di aver subito dal sacerdote su cui processo lo stesso Papa Francesco era intervenuto per ottenere una deroga sulla prescrizione e far procedere il giudizio.

“Ci siamo conosciute in comunità – ha spiegato in una conferenza stampa Mirjam con al fianco Gloria – eravamo tutte ragazze giovani, piene di ideali ma proprio questi ideali insieme alle nostra formazione all’obbedienza sono stati sfruttati per abusi di vario genere: di coscienza, di potere, spirituali, psichici, fisici e spesso anche sessuali. Ci siamo trovate davanti a un muro di gomma – hanno detto-, che il muro si sgretoli”.

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