(Per non dimenticare)
La Voce del Trentino – 14 novembre 2016
Il giornalista Persio Tito su blastingnews, uno dei più importanti social new magazine del mondo, spiega come Matteo Renzi ha finanziato la campagna elettorale di Hillary Clinton con i soldi dei cittadini italiani.
Persio Tito, parla di «ennesima brutta figura per il Governo Renzi » e conferma la cifra versata in più tranche dal Ministero dell’Ambiente, cifra autorizzata dal Ministro Gian Luca Galletti alla fondazione di Hillary Clinton che si aggirerebbe tra i 110 e i 250 mila dollari.
Cerchiamo di fare chiarezza su l’ennesimo scivolone del Governo Renzi. – Il senatore di Forza Italia Lucio Malan aveva notato che sul sito dei finanziatori della Clinton «The Italian Ministry For The Environment, Land, & Sea» destinato alla attività della Clinton Global Initiative, era presente anche lo Stato Italiano rappresentato dal Ministero dell’Ambiente. Il Senatore Lucio Malan lo scorso 4 agosto aveva chiesto un’interrogazione parlamentare sulla donazione al presidente del Senato Piero Grasso senza ottenere nessuna risposta anche per via della chiusura per la pausa estiva di Palazzo Madama.
Il Codacons oggi è a chiedere chiarimenti – La donazione non è passata inosservata nemmeno al Codacons “Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori”, che ha richiesto a sua volta un’interrogazione parlamentare, di come è possibile che in un momento di difficoltà dove il Governo sta facendo dei tagli su tutti i settori possa fare una donazione a un candidato di un altro Stato che di per sé è già una cosa di un’incredibile gravità, ma l’evento diventa ancora più grave perché quei soldi erano destinati alla tutela del territorio e del mare, soldi sottratti al popolo Italiano.
La donazione per lo più è stata fatta tenendo all’oscuro tutte le altre forze Governative, denaro utilizzato come se fosse di proprietà di questo Governo. Per il momento il Codacons non ha avuto nessuna risposta, ma pretende un’interrogazione parlamentare dove venga a rispondere direttamente il Ministro Gian Luca Galletti.
La domanda nasce spontanea: l’endorsement di Obama sulla riforma Costituzionale è frutto della generosa donazione? – Certo che a questo punto a pensar male si fa presto anche perché Obama fino ad ora non aveva mai speso una parola sulle riforme e le politiche interne degli altri stati tranne che per il Governo Renzi. A questo punto sorgono anche delle ombre sull’invito di Renzi per la cena alla Casa Bianca dello scorso 18 ottobre in compagnia della moglie Agnese Landini, e tutta la sua delegazione a partire dal comico Benigni. Sarà stato invitato per le sue politiche o come un ottimo contribuente per la campagna elettorale della Clinton? Ai lettori l’ardua sentenza.