Elon Musk sta imitando “i guaritori con l’imposizione delle mani e i paranormali al telefono negli anni ‘90”? Se lo domanda con prudenza (per non turbare i “Mercati” che hanno investito tanto nelle proliferanti escogitazioni dell’inventore) il MIT, Massachsetts Insitute of Technology di fronte all’ultimo annuncio del genio: il Neuralink, la sua ennesima startup che fornirà – dice – un impianto cerebrale per collegare direttamente il cervello umano con l’Intelligenza artificiale (AI), e per ora al computer.
“In pratica, si effettua un foro nel cranio, che lascia solo una piccola cicatrice, e si inserisce il dispositivo”, ha dichiarato Musk ai media: “Contiamo di realizzare questi dispositivi entro un anno.. Questa tecnologia potrebbe evolversi in una sorta di interfaccia cerebrale completa, che consentirebbe la ‘simbiosi’ tra uomo e AI. Non abbiamo ancora iniziato ad effettuare i test sugli umani, ma non aspetteremo molto. Potremmo essere in grado di impiantare un collegamento neurale in una persona in meno di un anno. Questo impianto potrebbe riparare lesioni cerebrali potrebbe consentire ad esempio ai paraplegici di camminare di nuovo”, ha promesso Musk.
E’ a portata di mano (e dei mercati) la cura dell’”l’Alzheimer, la demenza e le lesioni del midollo spinale” – e non basta : “ Infine l’umanità sarà fusa con l’intelligenza artificiale” , ha sancito il nuovo Prometeo.
E ha fatto anche una dimostrazione, presentando a San Francisco il maiale Gertrude, nel cui cranio era impiantato l’elettrodo-miracolo, e mostrando sul video del computer “ il grafico in movimento che tracciava l’attività neurale mentre l’animale grufolava nella paglia. I ricercatori di Neuralink hanno già testato il dispositivo su tre maiali, con due impianti ciascuno, monitorati a loro volta mentre si muovevano su un tapis-roulant apparentemente “sani, felici e del tutto simili a un maiale dal comportamento normale”.
E’ su questa “dimostrazione” che il corpo scientifico del MIT ha gettato un dubbio fatale , in un articolo pubblicato domenica sul MIT Technology Review . “L’evento di impianto cerebrale trasmesso da Elon Musk ha fatto promesse che saranno difficili da mantenere; nessuno di questi progressi è a portata di mano, e alcuni è improbabile che si realizzino”, afferma l’articolo, definendo la maggior parte delle affermazioni mediche della società “altamente ipotetiche”.
Notare il fraseggio, per evitare cause milionarie per “turbativa dei mercati”. Tuttavia, prendendo sempre più coraggio, la rivista aggiunge che “Neuralink non ha fornito alcuna prova che possa (o abbia nemmeno provato a) curare la depressione, l’insonnia o la dozzina di altre malattie menzionate da Musk . Durante l’evento, la società non ha rivelato i piani per avviare una sperimentazione clinica, una sorpresa per coloro che credevano che sarebbe stato il suo prossimo passo logico. “Non è chiaro quanto sia seria l’azienda nel trattamento delle malattie”.
Ma soprattutto, la dimostrazione del maiale impiantato di Musk non è “niente di nuovo” per i neuroscienziati. La tecnologia è vecchia di decenni: “sono decenni che sentono nei loro laboratori il ronzio e il crepitio degli impulsi elettrici registrati dal cervello degli animali (e da alcuni umani)”.
Questa è, temo, la vera pugnalata alla schiena del povero-ricco Elon: Rivelare che la cosa “è vecchia” è la sola cosa che spaventa i mercati, che hanno investito miliardi e miliardi sulle “novità” che Musk gli propina mese dopo mese in eventi-stampa affollati di “giornalisti” e tv, dalla fallimentare super-auto elettrica alla dannosa corsa allo spazio privatizzata e adesso, l’incursione nel transumano…
I mercati, ossia gli agenti delle finanziarie speculative, sono giovinotti come lui, febbrili che vanno di fretta, perché pressati a ottenere “rendimenti” eccesivi dai loro “investimenti finanziari”: come lui sono dotti ignoranti, ossia sanno “tutto” su quasi niente. Ma sono stati allevati a credere nella “infallibilità dei mercati” (ossia di loro stessi, giovanotti magari con superlaurea in matematica), e all’inarrivabile superiorità della “iniziativa privata” sul quella pubblica, essi hanno riempito di miliardi il loro beniamino coetaneo: l’ultima volta che ho guardato, l’azione di Tesla era a 498 dollari, cresciuta di 55 dollari (+12,57%) in un giorno.
Ma in realtà i mercati –ossia i giovinotti – non fanno che regolarsi secondo ciò che per loro è “nuovo”. Le categorie di giudizio di tanti giovanotti, “nuovo” o “vecchio”, sono tutto ciò che li guida – più la pressione dei capi (vecchi) a “rendere” nei loro investimenti, altrimenti addio bonus per l’Aston Martin, e magari il licenziamento in tronco con conseguente crisi di astinenza da coca.
Ora si vede – ma loro non lo sanno che i mercati, ossia gli investitori, di scienza capiscono niente; scambiano per nuovo un esperimento vecchio; non vogliono nemmeno studiare il problema, si regolano solo per istinti che credono di avere (gli animal spirits) in quanto “audaci” investitori.
Ora, tutto questo è pensiero magico, coacervo di luoghi comuni, e credulità conformista. E’ peggio che ignoranza. E’ oscurantismo. Nutrito di “convinzioni” e “idee” che sono superstizioni
Quell’oscurantismo che vediamo spirare da ogni tavola rotonda dove si parla di Covid, dove giornalisti e politici, per non parlare di “virologhi” ed epidemiologhi, giurano sull’esistenza di una pandemia pericolosissima, e sulla letalità di un vius spento e che bisogna cercare “moltiplicando i tamponi” e tenere a bada con le mascherine e il “distanziamento sociale”; altrimenti si è “negazionisti” come quelli che “negano l’esistenza dei Lager nazisti” (come ha detto Giamp Casini), e quindi al rogo!
Ogni richiesta d indagine sulla pandemia, ogni domanda sulla opportunità del vaccino obbligatorio e totale, viene respinta come peccato inominabile, Male Assoluto – Negazionismo. E’ ovviamente il contrario dello spirito scientifico che ci ha fatto progredire fino ad oggi, e che consisteva nel “fare domande”, nel porsi questioni. Il divieto di far domande intimato di costoro, è sintomo di arrtetratezza irresponsabile, e della dittatura della menzogna che stanno instaurando sul povero popolo passivo …
La rivista del MIT ha il coraggio di dirlo: “Speriamo che la discutibile dimostrazione di Neuralink di Elon Musk che è stata data giorni fa fosse legittima” – ossia non sia stato un trucco. “Perché altrimenti, la speranza che Musk sta suscitando nelle persone disperate che soffrono di disturbi gravissimi, e nei loro familiari sarebbe simile a quelle dei guaritori per imposizione delle mani”.
Adesso, il crollo di Musk, infinitamente rimandato dalle sue escogitazioni mediatiche e promesse di “Novità”, mi sembra imminente . E può innescare quel fenomeno ben noto dei “mercati” – dei giovanotti – che dall’audacia di “giovani leoni amanti del rischio” (come sono descritti e si credono), passano al terrore della mandria che sia affolla alle uscite. La reazione di “attacca/fuggi” scoperta da Hans Selye: un fenomeno dominato non dalla mente, ma dalle ghiandole surrenali, peraltro perfettamente adeguato a un gruppo umano che giudica la realtà secondo le profondissime categorie binare “nuovo/vecchio”. I “mercati” hanno rinunciato da anni definitivamente al cervello.
E nemmeno la Fed li può salvare.
Un lettore mi manda una puntualizzazione essenziale:
“In riferimento all’articolo che ha pubblicato in data odierna, vorrei sottoporLe alcune considerazioni; soprattutto in merito a quanto scritto qui:
“Ora si vede – ma loro non lo sanno che i mercati, ossia gli investitori, di scienza capiscono niente; scambiano per nuovo un esperimento vecchio; non vogliono nemmeno studiare il problema, si regolano solo per istinti che credono di avere (gli animal spirits) in quanto “audaci” investitori.”
Le cose non stanno proprio così, o meglio credo sia necessario alcune precisazioni; probabilmente Lei non tiene in considerazione che buona parte degli investimenti non avvengono certo per consolidare un patrimonio che mi garantisca una rendita futura, ma per mera speculazione; compro cioè azioni con la speranza di rivenderle tra un paio di giorni a prezzo maggiorato, o viceversa….. ecco perché alla fine a me investitore importo poco (o nulla) se quanto detto da Musk sugli impianti cerebrali sia o meno fattibile nel prox. futuro; a me importa valutare il possibile rialzo (ribasso) azionario suscitato da tali dichiarazioni e agire di conseguenza. Probabilmente si ricorderà quando questo inverno, in piena emergenza COVID, la notizia che l’azienda XYZ stava mettendo a punto un vaccino; ecco la finalità è proprio questa.
Un discorso simile me lo fece un mio carissimo amico d’infanzia, tecnico in una importante multinazionale del settore energetico, l’utile non veniva tanto dal valore della singola commessa (risicato, almeno a suo dire), quanto piuttosto dalle speculazione azionarie che gli azionisti possono fare con l’annuncio di aver ottenuto una di queste in un paese del Golfo.
Economia basata su un vero e proprio castello di carta, obietterà lei; ma non credo che si sia fatta una grande scoperta.
Cordiali Saluti.
Davide V.