Emmanuel Todd: “Lo shock psicologico che attende gli europei sarà capire che la NATO non esiste per proteggerci ma per controllarci”.
Nato si “disintegra” se l’Ucraina perde la guerra con la Russia, secondo lo storico e intellettuale pubblico francese Emmanuel Todd. Parlando al quotidiano italiano Corriere di Bologna questa settimana, Todd ha affermato che “se la Russia viene sconfitta in Ucraina, la sottomissione europea agli americani durerà un secolo”, ma che se lo sforzo ucraino sostenuto dagli Stati Uniti fallisce, “la Nato si disintegrerà e l’Europa sarà lasciata libera”.
I commenti sono stati fatti durante un tour per promuovere l’edizione italiana del libro di Todd The Defeat of the West , in cui l’autore attribuisce il declino dell’Occidente alla crescente secolarizzazione della società anglosassone e sostiene che le potenze europee stanno diventando sempre più dipendenti dagli Stati Uniti. A suo avviso, la guerra in Ucraina non ha fatto altro che evidenziare questo malessere più ampio. Nell’intervista al Corriere di Bologna , ha affermato che “l’esercito ucraino è in ritirata, ed è un dato di fatto che ha difficoltà a reclutare soldati”, aggiungendo che “le sanzioni economiche occidentali hanno fatto più danni all’economia europea che a quella russa”.
Dopo aver dichiarato all’inizio dell’anno scorso che una terza guerra mondiale era già iniziata, Todd ha detto al quotidiano italiano che l’esito della guerra in Ucraina “deciderà il destino dell’Europa”. Ha sostenuto che Vladimir Putin “non avrà né i mezzi né il desiderio di espandersi una volta ricostituiti i confini della Russia precomunista”, e che l’Occidente “fantastica sul desiderio di espansione russa in Europa”, quando in realtà questo “è semplicemente ridicolo per uno storico serio”. Ha aggiunto: “Lo shock psicologico che attende gli europei sarà capire che la Nato non esiste per proteggerci ma per controllarci”.
Todd ha anche affermato nell’intervista che l’alto comando americano ha incoraggiato l’escalation della guerra in Ucraina, in vista di un’ulteriore “separazione della Russia dalla Germania”. Secondo lo storico francese, “costringere i russi a entrare in guerra per impedire l’integrazione di fatto dell’Ucraina nella Nato è stato, inizialmente, un grande successo diplomatico per Washington”. Ma ritiene che Germania e Russia alla fine ripareranno le loro relazioni e “il controllo americano sull’Europa sarà polverizzato”.