Di Jacopo Brogi e Filippo Della Santa, ComeDonChisciotte.org
“Quello che viviamo oggi esiste ogni anno per l’influenza” [1]. Queste parole, riferite all’attuale situazione degli ospedali, non sono del complottista di turno o dell’irresponsabile che minimizza l’emergenza sanitaria pandemica. Queste parole sono del Viceministro della salute del governo italiano Pierpaolo Sileri.
E Sileri non è uno sprovveduto messo lì a far figura, ma è un medico e docente universitario: una persona competente, che peraltro riveste un ruolo politico appropriato al suo curriculum vitae.
“Il virus non andrà più via. L’influenza fa un’ondata l’anno. Probabilmente sarà così anche per il coronavirus. Diventerà una malattia stagionale autunno-invernale” [2] .
Così l’epidemiologo star tv Pier Luigi Lopalco, da poco promosso assessore alla sanità della Regione Puglia.
Covid-19: micidiale peste del secolo o robusta sindrome influenzale?
In premessa, teniamo ben a mente ciò che ci mostra l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms): nel 2020, a livello globale, la circolazione dell’influenza si è completamente esaurita da metà aprile [3] [Fig.1,2].
E’ scomparsa. Com’è possibile? Per cercare di comprenderlo analizziamo i dati ufficiali, avendo peraltro già approfondito in precedenza la situazione della Toscana, dove – numeri alla mano – non c’è ancora mai stata una emergenza Sars-Cov-2 (acronimo di severe acute respiratory syndrome coronavirus 2): se hai sintomi influenzali stai a casa, tuonava l’amministrazione regionale sui manifesti affissi in ogni dove. Era la scorsa primavera, tempo di prima ondata e di lockdown generale.
Prendiamo adesso in considerazione i decessi avvenuti per ogni tipo di causa, al 31 agosto scorso, includendo anche le altre regioni.
Ad eccezione delle Marche, tutte le regioni colpite dall’emergenza si trovano a nord: Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte [Fig.3].
Esclusiva CDC: Addio all’influenza, esiste solo la Covid-19. Lo studio che lo rivela