MB: un segno dei tempi. Ultimi
Rete Voltaire | 29 maggio 2016
Il Regno dell’Arabia Saudita ha iniziato la costruzione di una gigantesca ambasciata in Israele, probabilmente la più grande di Tel Aviv.
Ufficialmente i due Stati non intrattengono relazioni diplomatiche dall’espulsione nel 1948 da parte di Israele della maggioranza della popolazione palestinese (la Nakba).
Tuttavia, il Patto di Quincy, firmato nel 1945 dal presidente Roosevelt e dal re Abdelaziz, e rinnovato nel 2005 dal presidente Bush e dal re Fahd, contempla tra le altre cose che l’Arabia Saudita non si opponga alla costituzione di un nucleo ebreo in Palestina (il futuro Stato d’Israele) [1].
Nel 2008-2009 il re Abdallah finanziò, al posto degli Stati Uniti, l’operazione israeliana contro la Banda di Gaza Piombo fuso [2]. Questo riavvicinamento mise fine alla “dottrina della periferia”, ossia allo sforzo di Tel Aviv di riunificare i protagonisti non arabi della regione (Iran, Turchia, Etiopia) per coalizzarsi contro i Paesi arabi.
Il presidente Shimon Peres si esternò in video davanti al Consiglio di sicurezza del Golfo nel novembre 2013. I membri del Consiglio non poterono porgli domande direttamente, ma attraverso l’intermediario Terje Rød-Larsen [3].
Attualmente, i due Paesi stanno conducendo insieme una guerra allo Yemen, guidata da uno stato maggiore comune, installato nello Stato non riconosciuto del Somaliland [4].. La Forza “araba” di Difesa Comune riproduce il concetto del Patto di Bagdad, pure militarmente comandato da uno Stato che non ne era membro (in quel caso gli Stati Uniti).
Insieme stanno progettando diverse operazioni di sfruttamento petrolifero in Yemen e nel Corno d’Africa [5].
Il re Salmane ha designato il principe Walid Ben Talal (che si trova al quinto posto della classifica dei più ricchi del mondo, con Citigroup, Mövenpick, Four Seasons) come prossimo ambasciatore a Tel Aviv.
Traduzione
Rachele Marmetti
Il Cronista
[1] I termini esatti del patto sono ancora segreti.
[2] “La guerra israeliana è finanziata dall’Arabia saudita”, di Thierry Meyssan, Traduzione di Alessandro Lattanzio, Rete Voltaire, 10 gennaio 2009.
[3] “Shimon Peres ha parlato al Consiglio di sicurezza del Golfo a fine novembre”, Traduzione di Alessandro Lattanzio, Rete Voltaire, 4 dicembre 2013.
[4] “La Forza “araba” di Difesa comune”, di Thierry Meyssan, Traduzione Matzu Yagi, Megachip-Globalist (Italia) , Rete Voltaire, 20 aprile 2015.
[5] “Esclusivo: i progetti segreti di Israele e Arabia Saudita”, di Thierry Meyssan, Traduzione Matzu Yagi, Megachip-Globalist (Italia) , Rete Voltaire, 22 giugno 2015.