Ha perfettamente ragione la ammirevole, fascinosamente femminile Costanza Miriano, a scrivere sul Timone: “Ho fatto un proposito: non voglio permettere che l’argomento con la A maiuscola colonizzi tutti i miei pensieri e quelli della nostra famiglia […] non ci fa bene continuare a pensare alla salute del corpo o alle scelte del Governo, non ci fa bene se siamo d’accordo e ancor meno se non lo siamo. Non possiamo arrovellarci, spaventarci, intristirci..”.
Ha ragione. Perfettamente ragione. Ha ragione, attenzione, come donna: nei tempi di guerra, fuori dalle fatuità dei viziosi del “gender” che ne hanno contato 33, essere “donna” ed essere “uomo” ridiventano un destino. Alla donna spetta il conservare e nutrire, proteggere. Appunto fuori dalla politica.
Ma per l’uomo, è tempo di uccidere e di morire. sarebbe un disonore non occupare i suoi pensieri – e ancor più le azioni – sull’incubo del totalitarismo genocida, feroce e transumano. Insomma lottare come può – nel mio caso, informando – contro l’inaudita oppressione politica che sta distruggendo vite e salute morale e speciale, con la scusa dell’Impostura pandemica.
Dovrei distrarmi, e distrarre i lettori, dal fatto che centinaia di ragazzi subiscono effetti avversi invalidanti e permanenti dal siero pseudo-vaccinale, e che molti ne vengono uccisi? Che infermiere e donne muoiono di trombosi, emorragia cerebrali o abortiscono per i vaccino? Il lockdown all’italiana ha fatto calare l’intera massa salariale italiana di oltre il -7%, mentre quella UE è calata solo del 2 ,4% : è una ondata di povertà in atto, una immensa perdita di potere d’acquisto che indebolisce l’intera economia – ed è stata voluta, deliberata. Il fanatismo climatico con l’abolizione forzata dei veicoli a motore a scoppio rende certa la disoccupazione permanente, e dequalificazione, di 73 mila lavoratori che in Italia producono componenti per tali motori. E l’altro giorno l’INPS si vantava di aver risparmiato 11 miliardi grazie alle decine di migliaia di pensionati in più uccisi dal governo.
La donna fa bene a non occuparsi di questo incubi e cercare di tenerne pulita l’anima sua per dei figli. MA è l’uomo che deve – al contrario – avere la fermezza di figgere lo sguardo sull’orrore, denunciarlo, accusare – e se possibile lottare e combattere – perché da gran tempo è arrivato il momento – fisicamente.
Perché siamo in guerra: l’ha dichiarata ai popoli questo totalitarismo senza precedenti storci, che mira a ridurre la popolazione mondiale, farne ammalare schiere, e attuare il progetto di Davos, “2030, non possiederai nulla e sarai felice”.
Perché, per la parte virile, questa è la guerra, agli uomini: c’è un tempo per vivere e un tempo per morire, e questo è tempo di uccidere.
Riporto un testo d’ un vescovo. Joseph Strickland, perché dice perfettamente quello che ci riguarda come uomini, esseri virili.
*Per favore, rifletti su questo con me*
Blaise Pascal:
“È un crimine tanto disturbare la pace quando la verità prevale, quanto è un crimine mantenere la pace quando la verità è violata. C’è quindi un tempo in cui la pace è giustificata e un altro tempo in cui non è giustificabile. Perché sta scritto che c’è un tempo per la pace e un tempo per la guerra ed è la legge della verità che li distingue. Ma in nessun momento c’è un tempo per la verità e un tempo per l’errore, poiché è scritto che la verità di Dio durerà per sempre. Ecco perché Cristo ha detto che è venuto per portare la pace e allo stesso tempo che è venuto per portare la spada. Ma non dice di essere venuto a portare sia la verità che la menzogna».
“Questa citazione parla di verità essenziali che dobbiamo tenere chiaramente nei nostri cuori e nelle nostre menti. Spesso rifletto e prego per la prudenza. Le parole di Pascal mi ricordano che può essere imprudente parlare ma può anche essere imprudente non parlare. Discernere quando parlare e quando tacere è una sfida per tutti noi, ma dobbiamo riconoscere che il silenzio può essere imprudente così come parlare apertamente può essere imprudente.
“Alla fine dobbiamo rivolgerci alla Verità Incarnata, Gesù Cristo. Quando la Sua Verità viene negata dobbiamo parlare, rimanere in silenzio di fronte alla menzogna è un tradimento del Figlio di Dio, Suo Padre e del loro Spirito.
+Giuseppe (vescovo Joseph E. Strickland ndr)
Ora, è inutile nasconderci che i maggiori alleati del totalitarismo sanitario sono la maggioranza della popolazione, i covidioti che sono dal potere eccitati a perseguitare chi non si vaccina, e scateneranno la caccia al no-vax appena glielo chiedono i media.
Da pochi giorni sappiamo che il 47% della popolazione italiana è Analfabeta funzionale: formalmente ha imparato a leggere a scuola, ma dopo non ha più aperto non si dice un libro, ma un giornale; anche se le leggesse, non riuscirebbe a capre il senso e l’argomento; il che significa che ricever la cosiddetta informazione dalla TV, facendosi contagiare dal terrorismo mediatico tv. LA televisione è davvero “l’arma più forte”, lo strumento definitivo al servizio dell’Impostura totalitaria.
Questa popolazione (“popolazione” nel senso zoologico del termine, come si parla della “popolazione dei pinguini”) è mossa dai soli istintivi impulsi primari. E’ stato un gioco facile instillarle la paura di morire di Covid (una malattia sostanzialmente non letale). Vive di paura del Covid , e la sola possibilità sarebbe di instillarle una paura più forte – per questo ritorno sul tema degli eventi avversi. Fargli vedere gli effetti avversi sarebbe la tattica vincente: ma per questo occorre “controllare” le TV, che sono in mano del Nemico.
Quindi la nostra azione, l’azione di Messora, di Mazzucco, Fusaro e di Toscano, non sono che testimonianza. Con la speranza di risvegliare una o due coscienze, non i milioni che sono “posseduti” dalla tv. Ma si spara con il calibro che si ha , magari rendendo la verità maneggevole come un’arma, come disse Brecht.
MA come dice Pascal citato dal vescovo, “è un crimine mantenere la pace quando la verità è violata”.
“C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato. Un tempo per uccidere e un tempo per curare, un tempo per demolire e un tempo per costruire”