Ci sono cose più importanti che trattare di Berlusconi, ed anche meno sgradevoli. Perché bisogna indossare la mascherina e i guanti con cui il perito settore affronta un cadavere che emette liquami di putrescina sul tavolo di marmo. Ma bisogna, nella speranza che i dirigenti del partito da lui fondato (e affondato) si rendano conto a chi affidano i loro futuri seggi.
Avrete letto tutti questa notizia, chiamiamola così.
Aosta, il leader di Forza Italia commette una gaffe clamorosa. È il momento degli omaggi: un quadro realizzato da un’artista valdostana e un tipico cavallino in ceramica. Ma l’ex premier domanda: “Posso scegliere io? Preferisco lei”, rivolgendosi alla ragazza che gli sta porgendo i regali e che, sconcertata, sgrana gli occhi. “E’ mia figlia”, risponde il coordinatore regionale di Forza Italia, Massimo Lattanzi, scivolando, a sua volta, su una battuta peggiore: “Sei un buongustaio”.
Ma quale gaffe. Evidentemente il viscido porco si aspettava che i suoi fedeli ed adepti, gli avrebbero fatto trovare la diciottenne nel letto, quella sera, come “regalo”. Chissà quante volte lo hanno accontentato. Ormai del tutto incapace di contenere i suoi vizi. Ma si colga il valore di apologo: non solo il personaggio scade di un gradino nelle fetenti cantine della bassezza, ma trascina con sé coloro che gli stanno vicini, degradandoli al suo livello, rendendoli tutti peggiori. Il padre che non gli “regala” la figlia, deve tuttavia abbozzare, complice e servile come un tenutario di scuderie di escort: “Sei un buongustaio”.
Vi rende tutti peggiori
E sta riducendo tutto così, il suoi giornali le sue aziende, il partito, al servizio del suo vizio ossessivo e della sua malvagità senile.
Un lettore mi ha fatto notare l’elezione di tale Marta Fascina, 28 anni, da Portici (la città di Noemi Letizia): sconosciuta a tutto lo stato maggiore di Forza Italia in Campania, ma fatta votare in una posizione blindatissima, in due collegi plurinominali sicuri. Una cosa scandalosa, al punto che qualcuno ha protestato. “ Alessandra Caldoro, sorella di Stefano, ex governatore della Campania: «La candidatura di Marta Fascina in posizione blindata è un insulto a tutte le donne che fanno politica e non solo a quelle che fanno politica. Mara Carfagna, ex ministro alle pari opportunità, avrebbe dovuto opporsi».
Basta veder una foto di questa nuova deputata per capire tutto. Un’altra favorita del momento messa a carico di noi contribuenti, che le paghiamo 13 mila al mese.
Ma non basta ancora. Questa Fascina non si contenta di essere quello che è e prendersi l’emolumento. No, ritiene di avere della idee politiche. Così si fa pubblicare dal Giornale di famiglia un attacco violentissimo al presidente della Repubblica, Mattarella. L’articolo è apparso domenica 20 maggio. Titolo:
La vera delusione è il Colle
Il presidente della Repubblica sta rinunciando all’esercizio delle sue prerogative costituzionali, svilendo il suo ruolo e rappresentandolo agli occhi della opinione pubblica come sterile figura notarile
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/vera-delusione-colle-1529587.html
Ma perché attacca Mattarella, che sta facendo quel che può per impedire il governo Lega-5 Stelle? Il motivo è nelle ultime righe della Fascina:
“..un capo dello Stato che nemmeno di fronte alla riabilitazione dell’unico leader autorevole e unico protagonista della politica internazionale ad aver presieduto per tre volte il G8 come il presidente Silvio Berlusconi, ha avuto la minima tentazione di conferire al centrodestra unito (che ha vinto le elezioni) la possibilità di prendere il timone di un Paese, può essere ancora considerato una garanzia per il popolo italiano, un’ àncora di salvezza, un argine al dissolvimento delle più elementari regole di grammatica politica, economica e costituzionale? L’unica scialuppa di salvataggio viene dal presidente Berlusconi, forzatamente e ingiustamente tenuto in panchina per 5 anni”.
Dico la verità, quando ho letto questa sviolinata della favorita di Portici, mi sono vergognato per Sallusti, l’attuale direttore del Giornale. Posso garantire che è un buon giornalista, è stato mio redattore-capo, scanzonato e di mano sicura sulla notizia. Evidentemente non avrebbe mai pubblicato una articolessa così scema, presuntuosa, ignorante e persino controproducente per la strategia politica del Capo. Ma evidentemente questa Fascina ha ascoltato dalle labbra del porco questa assurda velleità: veramente si aspettava di essere convocato da Mattarella per fare il governo – il che la dice lunga sulla perdita di senso della realtà, in cui l’immondo vive.
Sallusti sta semplicemente difendendo i posti di lavoro suo e dei suoi colleghi, adeguandosi alla bassezza e alla stupidità del mostro, ormai alla sua abiezione finale. Avete visto tutti: abbandonata la finta bonomia e generosità, la faccia di allegrotto prodigale, l’immondo ha ormai assunto la grinta vera sua, la cattiveria e la meschinità che sono sue proprie.
Sta sbattendo fuori giornalisti dalla Mondadori, da Mediaset; alcuni perché secondo lui sono colpevoli di aver tirato la volata a Salvini; altri perché la sua impresa di cartapesta, basata sugli introiti pubblicitari, certamente sta soffrendo in un paese il recessione da due decenni, che ha perso il 25% delle sue industrie e quindi degli inserzionisti pubblicitari; anche perché le formule della tv-spettacolo berlusconiane, vecchie e mai rinnovate, interessano ormai solo un decrepito sottoproletariato morale di vecchie che guardano la D’Urso. Non vedo lontano il tempo in cui l’impero televisivo berlusconiano, ormai anacronistico, sarà smembrato e svenduto o in bancarotta. Ha venduto il Milan che era la vera base della sua popolarità “politica”. Sta distruggendo e smantellando insomma tutto quel che ha creato (non tanto lui quanto Confalonieri), come è tipico della personalità patologica, maniaco-depressiva che nelle senilità si fissa nella fase bassa: torva, sospettosa, vendicativa, che disprezza tutti gli yes men che gli devono la loro fortuna, li incolpa della sua caduta che deve solo a e stesso, e confida alla Favorita del momento i suoi deliri di grande ritorno sulla “scena internazionale”.
Lo dico ai dirigenti, alla corte dei miracolati di Forza Italia: non avete orrore di quella grinta che in Berlusconi ha sostituito la falsa benevolenza? E’ già la faccia annerita di un cadavere mal sepolto e mal mummificato, morto digrignando i denti per la rabbia impotente. Che futuro sperate di avere seguendo questo cadavere? Che seggi parlamentari? Credete forse che dopo la sterzata che Salvini e Di Maio hanno dato all’Italia, ci possa essere un futuro come il vostro passato? Un parlamento di Carfagne e di Gasparri, dove prendevate un sacco di soldi per apparire in tv?
Un solo video autoprodotto di Salvini, con il suo smartphone, vi fa apparire quello che siete. Spettri che state perdendo il pericoloso treno della storia, dell’Italia laboratorio inventivo della politica, in mano a un ottantunenne che ha già la grinta digrignante con cui passerà l’eternità all’inferno. L’unica vostra opportunità di salvezza è dare forza in parlamento a questa sfida mortale. Ci sarà pure uno psichiatra che firmi un TSO per questo individuo incapace d’intendere e di volere, pericoloso per sé e per altri – anzitutto voi.
E il PD? Il partito che ha riempito l’Italia di Slot Machines.
Invece continuate a sperare in un “governo del Nazareno”. Certo, la maligna, sabotatrice nullità di Forza Italia ha infatti il suo alter ego nel PD, che non è riuscito nell’ultima metamorfosi, dal “partito della sinistra” ex comunista a diventare il Partito del Nazareno con Berlusconi ed ora si dilania senza una minima luce di progetto e prospettiva per l’Italia. Quello che fa’ impressione, a sinistra, è che ancora un quinto degli italiani continuino a votarla. Votate cosa, precisamente?
Il vostro apporto all’Italia, oltre alle nozze gay e all’immigrazione di massa che avete trattato a Bruxelles, è che – per fare soldi – avete legalizzato il gioco d’azzardo. Avete riempito ogni tabaccheria del paese di sloth machines e aperto case da gioco dove sei milioni di italioti si sono abbandonati all’ultima schiavitù e tossicodipendenza: dove rovinano e sprecano i risparmi e le ricchezze delle famiglie, riducendole in miseria, e dove si spreca senza costrutto il 4 per cento del PIL nazionale. Questo, alla fine, sinistri, è il vostro contributo storico all’economia nazionale.