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Transizione energetica: che sia un esproprio dei proprietari di case?

16 settembre 2024 13:00

I miliardi investiti dalla Germania nella transizione energetica mettono sotto pressione i proprietari: dalle ristrutturazioni forzate alle perdite di valore: scoprite quali rischi si profilano e chi ne trae realmente vantaggio.

La Germania prevede di investire circa 721 miliardi di euro nella transizione energetica entro il 2030. Ma cosa significa questo per i cittadini? Produzione di energia, reti elettriche, economia dell’idrogeno: tutti questi settori devono essere completamente modernizzati. E alla fine, sono i proprietari di casa a sostenere gran parte dell’onere finanziario.

Vantaggi a lungo termine o solo oneri a breve termine? I sostenitori, come l’Istituto tedesco per la ricerca economica (DIW), promettono: sì, a lungo termine potremmo beneficiarne tutti, attraverso costi di riscaldamento più bassi e valori immobiliari più alti. Gli edifici verdi potrebbero essere più attraenti una volta venduti e, attraverso il risparmio energetico, compensare l’investimento iniziale nel corso degli anni. Ma per molti sorge la domanda: chi può effettivamente permettersi questo futuro?

La transizione energetica come trappola dei costi: proprietari in difficoltà finanziarie e libertà di scelta limitata

La transizione energetica rappresenta una sfida immensa, soprattutto per le famiglie a basso reddito. I costi delle ristrutturazioni finalizzate al risparmio energetico sono insostenibili per molti, e i sussidi governativi di solito coprono solo una frazione delle spese effettive. Soprattutto gli anziani spesso non hanno la possibilità di stipulare ulteriori prestiti: l’onere finanziario è semplicemente troppo grande per loro.

Nel peggiore dei casi ciò significa che i proprietari sono costretti a vendere i loro immobili al di sotto del valore di mercato. Ciò colpisce particolarmente coloro che avevano pianificato il proprio immobile come previdenza per la vecchiaia. Inoltre, molti ritengono che la loro libertà di scelta sia limitata poiché le nuove leggi li costringono a modificare la loro fornitura energetica, spesso contro la loro volontà.

Ristrutturazioni forzate e perdita di valore: una minaccia per i proprietari

Da gennaio 2024 sono in vigore requisiti più severi: la nuova legge sull’energia degli edifici (GEG) prescrive che i nuovi edifici debbano ottenere almeno il 65% dell’energia termica da fonti rinnovabili. Gli adeguamenti sono obbligatori anche per gli edifici esistenti. Sebbene ci siano periodi transitori più lunghi, anche questi edifici dovranno essere gradualmente ammodernati, altrimenti ci saranno sanzioni fino a 50.000 euro.

Inoltre, la Direttiva UE sull’efficienza energetica degli edifici (EPBD) richiede che i vecchi edifici raggiungano almeno la classe di efficienza energetica “D” entro il 2033. Questo regolamento presenta ai proprietari enormi sfide finanziarie. Secondo uno studio DIW, i costi di ristrutturazione al metro quadrato ammontano a 180-360 euro , a seconda dell’entità e della portata delle misure necessarie. Esistono programmi di sostegno e prestiti a tasso agevolato, ma anche questi devono essere interamente rimborsati.

Diminuzione dell’attrattiva del mercato: le conseguenze della transizione energetica

Inoltre, le ristrutturazioni finalizzate al risparmio energetico non sono sempre sensate o economicamente pratiche. Negli edifici vincolati o in regioni con valori immobiliari già bassi, i costi di ristrutturazione spesso superano il possibile aumento di valore.

Un altro problema è il calo del valore di mercato degli immobili che non soddisfano i nuovi standard energetici. Gli acquirenti tengono conto dei costi di ristrutturazione associati al momento dell’acquisto, il che porta a significative riduzioni di prezzo. Secondo la società di gestione immobiliare e di investimenti JLL, nel primo trimestre del 2023 i prezzi richiesti per gli immobili delle classi energetiche G e H erano in media inferiori del 28% rispetto ai prezzi degli immobili delle migliori classi energetiche (A/A+). .

Roman Heidrich, Lead Director Residential Valuation & Transaction Advisory presso JLL Germania, sottolinea: Da un lato, “ci si può aspettare un reddito locativo inferiore e una minore commerciabilità per gli immobili con una minore efficienza energetica”. D’altro canto, la modifica della legge sull’energia edilizia ha suscitato un ampio dibattito sulla “futura sostenibilità degli immobili esistenti energeticamente inefficienti” .

Decisioni politiche e loro impatto sulla ricchezza

La transizione energetica è senza dubbio necessaria per raggiungere gli obiettivi climatici prefissati. Ma per molti proprietari i nuovi requisiti comportano perdite finanziarie significative. Le decisioni politiche hanno quindi un’influenza enorme sulla ricchezza dei cittadini. È necessario un dibattito approfondito su come i proprietari possano essere meglio protetti e sollevati senza perdere i loro mezzi di sussistenza.

Anche se le misure di sostegno precedenti, come i programmi di finanziamento della KfW, rappresentano un passo nella giusta direzione, non sono sufficienti, soprattutto per le famiglie a basso reddito, a proteggere la loro proprietà e a prevenire la perdita di valore. Inoltre, questi sussidi sono vincolati ai fondi di bilancio disponibili e quindi non sono garantiti. Ciò che è veramente necessario sono ulteriori incentivi volontari, maggiori aiuti finanziari, nonché più sovvenzioni dirette e finanziamenti più completi. Questo è l’unico modo per realizzare la modernizzazione del patrimonio immobiliare in linea con gli obiettivi climatici senza ricorrere a misure e sanzioni coercitive.

Chi trae realmente vantaggio dalla transizione energetica?

I vincitori sono soprattutto i grandi investitori e le imprese di costruzione. A causa dei severi requisiti legali per l’esecuzione di ristrutturazioni a risparmio energetico, il settore edile sta beneficiando dell’aumento della domanda. Le grandi aziende, soprattutto nei settori delle energie rinnovabili e dell’edilizia, dispongono delle risorse necessarie per realizzare ampi progetti di transizione energetica.

Lo Stato offre anche elevati sussidi e programmi di sostegno per gli investimenti nelle energie rinnovabili, nelle ristrutturazioni energetiche e nelle tecnologie verdi. La costruzione di turbine eoliche, campi solari e altre fonti di energia rinnovabile è massicciamente sostenuta dai fondi statali. Questi sussidi consentono alle grandi aziende di espandere le proprie attività commerciali e di aprire nuovi mercati.

Nel frattempo, gran parte dell’onere finanziario è a carico della classe media, il che aumenta ulteriormente la disuguaglianza sociale. È importante trovare soluzioni che conciliano giustizia sociale e tutela ambientale al fine di garantire un futuro equilibrato e sostenibile per tutti.

L’amico francese ha capito prima e dà l’allarme: la Kommissaria all’esproprio dei Risparmi

La nuova Commissione europea ha annunciato ieri la creazione di una posizione di commissario per i “servizi finanziari”, ma ha aggiunto per la prima volta “e l’unione del risparmio”!

Molto importante Secondo Les Échos, il nuovo commissario al “risparmio” avrà il compito di “riorientare il gruzzolo degli europei”… (vedi: lesechos.fr/monde/europe/c )

Spero che tutti capiscano cosa significa: la realizzazione del progetto dell’UE per rubare i nostri risparmi! #Macron , Von der Leyen, Draghi e soci ne parlano ossessivamente da mesi: noi ci siamo con questa nuova Commissione! Informazioni da condividere ovunque per avvisare per favore! È ormai giunto il momento di partire: #Frexit !